Bene il primo trimestre Ferrari, con un utile netto di 352 milioni di euro (+19%) e ricavi per 1,585 miliardi (+10,9%). Consegne invariate sul 2023 a 3.560 unità, il 46% dei quali ibridi. Un neo: la redditività del colosso dell’auto guidato da Benedetto Vigna è inferiore rispetto alle attese degli analisti. A fare da traino la famiglia 296, la Purosangue e la Roma Spider.
Inizio d’anno molto positivo per Ferrari
Vigna parla di inizio d’anno molto positivo, grazie a un mix prodotti e geografico ancora più forte, oltre al maggior contributo delle personalizzazioni. La strategia del Cavallino è focalizzata sulla crescita del valore e non sui volumi: si è confermata vincente. Sta proseguendo nei tempi previsti, dice, l’esecuzione del piano industriale: arricchimento della gamma vetture grazie al recente lancio della 12Cilindri e della 12Cilindri Spider.
Previsioni 2024
Ferrari conferma le stime per il 2024: ricavi netti oltre 6,4 miliardi a fronte dei 6 miliardi del 2023. La guidance 2024 è fatta anche di attività racing impattate dal peggiore posizionamento nel campionato di Formula 1 2023, nonostante il più alto numero di gare nel calendario 2024. Presente pure il contributo delle attività lifestyle al fatturato atteso in aumento. Più l’investimento per accelerare lo sviluppo.
Al 31 marzo, la società ha registrato per la prima volta una posizione di liquidità netta industriale pari a 38 milioni di euro. Invece c’era un indebitamento netto industriale di 99 milioni al 31 dicembre 2023. Questo per il riacquisto di azioni proprie pari a 136 milioni. La liquidità complessiva disponibile? A fine marzo era di 1.966 milioni (1.722 milioni al 31 dicembre 2023). Poi ci sono linee di credito inutilizzate per 600 milioni di euro: banche che mettono a disposizione denaro, non impiegato da Ferrari