Carlos Sainz monterà il suo quarto motore al Gran Premio di Turchia questo fine settimana, che include l’aggiornamento del sistema ibrido che Charles Leclerc ha già fatto debuttare sul circuito di Sochi, nell’ultimo GP. Di conseguenza, lo spagnolo partirà dal fondo della griglia a Istanbul. La Ferrari ha introdotto un nuovo sistema ibrido sull’auto di Leclerc due settimane fa in Russia. Quelli di Maranello erano contenti delle prestazioni del motore e già si vociferava che Sainz potesse averlo a disposizione dalla Turchia. Sarà così e lo spagnolo monterà il suo quarto propulsore all’Istanbul Park.
Questo sarà il quarto motore di Carlos Sainz, dei tre consentiti dal regolamento, per il quale sarà penalizzato e partirà in gara dall’ultima posizione. Il madrileno è obbligato a fare una corsa in rimonta e ci sono motivi sufficienti per pensare che sarà così. Carlos ha già dimostrato in più di un’occasione che le rimonte gli fanno bene. Ne è prova la sua prestazione lo scorso anno all’Istanbul Park, quando è partito dalla quindicesima posizione e ha tagliato il traguardo in quinta posizione. Ha anche il riferimento del suo compagno di squadra, che ha beneficiato del suo nuovo motore a Sochi per tornare in avanti fino alla comparsa della pioggia.
Il suo miglior alleato per la gara sarà la causa della penalità: il nuovo sistema ibrido. La Ferrari ha preferito non fornire troppi dati sull’extra prestazionale che il nuovo aggiornamento le dà, anche se si stima un guadagno approssimativo tra i 15 e i 25 cavalli. Ovviamente ogni miglioramento delle prestazioni sarà significativo nelle sette gare che precedono il campionato. Tuttavia, la Ferrari ha gli occhi puntati sul 2022, poiché il suo nuovo sistema ibrido determinerà il suo futuro e il suo tanto atteso ritorno ai vertici.
Quindi, il team di Maranello si limita a dire che è un passo avanti in termini di prestazioni e non fornisce ulteriori dettagli. L’obiettivo principale della Ferrari è avere una buona base per il motore 2022, poiché la prossima stagione il suo congelamento entrerà in vigore fino al 2026.
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