Rolls-Royce: record di vendite storico nel 2021

Natale LiVecchi Autore Auto
Rolls-Royce

Il 2021 è stato uno degli anni più interessanti per i costruttori inglesi, perlomeno per quelli più votati ad un pubblico di nicchia come Rolls-Royce o Bentley ma anche Lotus e Aston Martin. A dirlo sono i dati di vendita. Per quanto riguarda Rolls-Royce si può infatti dire che in 117 anni di attività non ha mai venduto così tanto, come proprio nel 2021.

Le consegne del marchio di Goodwood hanno infatti raggiunto un picco massimo pari a 5.586 unità consegnate, in accordo con una crescita che rispetto al 2020 fa segnare un +49% in accordo con risultati da record in ogni fetta di mercato e per tutta la gamma del prodotto oggi a disposizione del marchio.

Rolls-Royce ha inoltre a disposizioni ordini confermati fino al terzo trimestre dell’anno appena cominciato, in accordo con una domanda in forte crescita dovuta agli ottimi riscontri forniti da Cullinan e Phantom. L’iconico stabilimento di Goodwood oggi opera quasi al massimo della sua capacità produttiva, sebbene i tempi di consegna rimangono quelli consueti ovvero nell’ordine di un anno.

Risultati eccellenti arrivano anche per l’usato certificato di Rolls-Royce

Risultati di tutto rispetto sono anche quelli registrati dal programma Provenance che Rolls-Royce dedica alle sue vetture usate certificate. I dati sono stati infatti definiti dal costruttore come “eccezionali”, mentre ottengono ottimi riscontri anche i settori dedicati alla personalizzazione.

Insomma, si può dire che il 2021 è stato un ottimo anno per Rolls-Royce visto che il costruttore è riuscito ad immatricolare più vetture di sempre in accordo con una domanda in forte crescita su tutti i mercati. È quanto ha ammesso anche il CEO del marchio, Torsten Müller-Ötvös, che ha sottolineato anche valori di performance decisamente incoraggianti se rapportati al lancio della nuova Spectre previsto per il 2023: ovvero la prima Rolls-Royce elettrica della storia.

Oggi la Spectre è stata avvistata durante alcune sessioni di test su strada, gli stessi che prevedono un set di percorrenze utili a tracciare due milioni e mezzo di chilometri e una simulazione utile a tracciare 400 anni di utilizzo della vettura: nulla viene quindi lasciato al caso.

La crisi dei chip e la difficoltà di approvvigionamento di molteplici elementi, che caratterizza i ritardi e i numeri di altri costruttori, sembra quindi non interessare Rolls-Royce. Il comparto dell’automotive legato al lusso, in accordo con numeri contenuti e con un’utenza poco estesa, è infatti spesso esente dai problemi che affliggono la controparte più tradizionale del mercato dell’auto. A dimostrarlo sono sempre i numeri, tanto che anche Bentley è riuscita a realizzare il proprio massimo storico con 14.659 unità vendute, pari ad un +31% di incremento rispetto al 2020. È invece pari a un +24% il dato in crescita per Lotus, migliore risultato degli ultimi 10 anni, e addirittura un +82% per Aston Martin con 6.182 unità vendute.

Torsten Müller-Ötvös
Il CEO del marchio di Goodwood, Torsten Müller-Ötvös

“Nel settore del lusso, la lotta non si è concentrata tanto sul tentativo di trovare clienti, quanto sull’assemblaggio di un numero di prodotti sufficiente a soddisfare l’enorme domanda dei clienti”, ha ammesso il CEO di Rolls-Royce a Reuters.

Müller-Ötvös ha poi ammesso che sebbene il Covid abbia costretto tanti a fermarsi, non potendo più viaggiare, ha permesso di accumulare un maggiore livello di ricchezza accumulata da spendere in beni di lusso: “noi ne abbiamo approfittato”, ha aggiunto.

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