Rivian R2S 2026, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
Reduce da un buon primo impatto sul mercato, la start-up a stelle e strisce Rivian prepara l’invasione della RS2 per il 2026.
Rivian R2S 2026 render

Maturati dei buoni risultati con la R1S e la R1T, la start-up americana Rivian si prepara al rilascio di una nuova vettura. Il suo nome è Rivian R2S e, stando alle informazioni rilasciate dalla compagnia, consisterà in uno sport utility compatto e accessibile. Se le precedenti proposte avevano una barriera di prezzo piuttosto elevate, presto pure le famiglie in possesso di disponibilità limitate avranno modo di mettere mano su un modello del giovane Costruttore. Avrà il delicato compito di rompere il ghiaccio, in vista di un’intera carrellata di proposte “low cost” (entro certi limiti), comprensiva anche della R2T. Sul conto del futuro rilascio l’azienda ha preferito fin qui tener ben celate le proprie carte. Tuttavia, i media d’oltreoceano consentono di avere un’idea di massima su quali saranno le caratteristiche. Lo spirito con cui verrà realizzato il mezzo ricalcherà le sorelle maggiori: darsi all’avventura sarà un piacere.

I dettagli del powertrain sono in attesa di annuncio, ciononostante è già sicura l’adozione del full electric. Alla pari della maggior parte delle compagnie sorte negli ultimi anni, le bev costituiscono il fiore all’occhiello pure di quest’azienda. Relativamente alla data di uscita, lo sbarco nei punti vendita non avverrà nello stretto immediato, bensì richiederà degli anni di gestazione. Non lo vedremo prima del 2026, così da consentire al personale incaricato di curare ogni singolo dettaglio in maniera accurata.

Data la folta concorrenza sarebbe quasi un crimine affrettare le procedure. Inoltre, in certi territori, dove le colonnine di ricarica rimangono poche (tipo l’Italia o la Spagna, in territorio europeo), l’operazione rischierebbe di rivelarsi un buco nell’acqua. La presenza di adeguate infrastrutture è alla base del successo, anche per via del noto timore di rimanere a piedi. Andiamo allora a scoprire ogni dettaglio trapelato a proposito di esterni, interni (incluse le tecnologie), motori e prezzi.

Rivian R2S: gli esterni

Rivian R2S 2026 render

Nei piani iniziali le Rivian R2S e R2T sarebbero dovute nascere nel 2025. Da allora le tempistiche si sono allungate di almeno un anno, affinché lo stabilimento sito in Georgia fosse pronto. Così facendo, l’azienda ha avuto pure l’opportunità di curare nel minimo dettaglio la fabbricazione delle sorelle di caratura superiore. Comunque, i ritardi non hanno influito sulla progettazione delle due proposte entry level.

Si affiancherà al centro di Normal, Illinois, con una tiratura stimata di 150 mila unità annue. Durante la Global Auto Industry Conference Call organizzata Deutsche Bank, il Chief Financial Officer della società, Claire McDonough, ha spiegato che, a differenza delle R1, le R2 potrebbero uscire non solo in Nord America. Rispetto al 2018-2019, quando sono sorti, hanno compiuto dei progressi notevoli sul fronte del costo dei materiali. Detto ciò, ha la sensazione di ritrovarsi in una posizione di negoziazione parecchio diverse relativamente all’architettura della R2.

Nel tempo, il pianale assumerà un ruolo sempre più strategico nelle operazioni compiute da Rivian nel panorama mondiale. Finora nessuna testata, nemmeno quelle rinomate d’oltreoceano, hanno avuto l’opportunità di pizzicare su strada dei muletti. Tuttavia, sulla base delle informazioni raccolte e con il contributo dell’intelligenza artificiale, CarScoops ha provato a immaginarne il design. Secondo l’opinione prevalente, l’estetica strizzerà maggiormente l’occhio alle giovani generazioni di conducenti, in confronto alla R1. I pixel master del magazine hanno provato a immaginare un paio di versioni, di cui uno più sportivo e uno da coupé-crossover.

Entrambe le chiavi di lettura appaiono affascinanti e sul web non sono mancati i complimenti degli internauti. Che hanno espresso la speranza di vedere qualcosa del genere nel veicolo reale. Con la computer grafica è possibile tramutare in realtà anche i sogni più reconditi. Solo il tempo ci dirà se e quanto gli artisti digitali ci saranno andati vicini.

Gli interni

L’amministratore delegato di Rivian, RJ Scaringe, ha sottolineato come su un veicolo con un target di costo prefissato occorre stabilire dove canalizzare gli investimenti. La sensazione prevalente vuole che qualcosa la R2S la sacrificherà in termini di capacità off-road, in favore del comfort e la qualità degli interni. Ai microfoni la start-up ha evidenziato di aver rivisto il modo in cui interagisce e negozia con i fornitori per ridurre i costi dei materiali, apprendendo dall’esperienza acquisita con la R1T e la R1S.

I dati di vendita di queste due sono stati decisamente buoni, migliori delle previsioni. Ora la gamma della R2 sembra avere le credenziali per trasformare il marchio, aprendolo a fasce di utenti meno abbienti. Tuttavia, il compito non si profila facile e il caso della Tesla con la Model 3 lo insegna. A differenza dei precursori, la R2 approderà, però, anche nel Vecchio Continente.

Le fortune della Rivian vanno, anzitutto, ascritte all’approccio hi-tech. La compagnia ha avuto modo di svilupparsi in un intervallo parecchio ristretto, complice l’intuitività delle dotazioni di bordo. Fattori quali la connettività non stop e la ricarica wireless saranno confermati. Altrettanto da mettere in conto è la volontà di garantire la stessa esperienza software. In poche parole, non vi sarà nessun collegamento né con Android Auto né con Apple CarPlay.

Dalla R1 verranno forse ripresi alcuni preziosi strumenti di guida, tra cui la frenata di emergenza automatizzata, gli avvisi di deviazione dalla corsia e un cruise control adattivo. Sebbene il prezzo di listino sarà inferiore, l’esperienza tecnologica a bordo avrà parecchio da insegnare ai diretti competitor. I passi in avanti avvenuti sulla capacità di tenere a bada le spese produttive avranno un effetto positivo pure sui clienti.

Rivian R2S: motori e prezzi

Rivian R2S 2026 render

Se parliamo di powertrain, la Rivian R2S disporrà di una configurazione a doppio motore elettrico, inferiore nel range di potenza rispetto alla R1, capace di sprigionare 600 CV. Tra le ipotesi al vaglio, i dirigenti starebbero vagliando l’eventuale conferma del Quad-Motor da 835 CV e 1.320 Nm di coppia, per uno scatto da 0 a 100 in 3 secondi netti in esclusiva per i modelli di caratura superiore. Ad alimentare il sistema ci penserebbero delle batterie da 800 volt di capacità inferiore, comunque sufficiente per assicurare dei buoni valori di autonomia.

La première globale è in programma entro il prossimo anno, sebbene le unità da porre in vendita non saranno immesse in commercio prima del 2026. In merito al prezzo, si parla di un limite minimo di 40 mila dollari (36 mila euro al cambio attuale) a uno massimo di 60 mila dollari (55 mila euro). Le rivali da superare rispondono a nomi di assoluto prestigio, tra cui le connazionali Ford Mustang Mach-E e la Tesla Model Y. La berlina di Elon Musk si è rivelata la vettura più venduta al mondo nel primo semestre del 2023 e probabilmente anche allora costituirà un osso duro da battere.

A maggior ragione se proseguiranno i tagli di costi sanciti dal Costruttore texano per dare slancio alle immatricolazioni. Andranno poi tenute d’occhio le evoluzioni di Kia EV6 e Genesis GV60, ambedue provenienti dalla Corea del Sud. Ormai la competizione avviene su tutta la linea, senza particolari confini geografici, frutto della globalizzazione, che ha sconvolto le logiche di mercato. Sebbene debbano ancora essere mostrati prototipi o immagini teaser, la prospettiva di un’elettrica Rivian più accessibile una prospettiva parecchio allettante. Lo è soprattutto a seguito dei giudizi molto positivi riscossi dalla R1, capace di lasciare immediatamente il segno.

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