Exploit di Rivian, Casa statunitense specializzata in Suv, pickup e furgoni elettrici: semplifica la produzione, taglia i costi, punta al primo profitto, come riporta Reuters, e zittisce i criticoni delle startup di vetture a corrente sempre pronti a organizzare prematuri funerali alla mobilità a batteria e alle aziende che ruotano attorno ai veicoli green. Grande ottimizzazione della società californiana (Irvine) creata nel 2009 dal geniale RJ Scaringe (patrimonio 1,7 miliardi di dollari). Con l’eliminazione di 100 passaggi dal processo di produzione delle batterie, più la sforbiciata di 52 pezzi di attrezzature dalla carrozzeria e oltre 500 parti dalla produzione.
Il risultato della riorganizzazione del processo produttivo di Rivian è una riduzione del 35% del costo dei materiali per i mezzi, ha detto proprio Scaringe. Il costo complessivo dell’azienda per la costruzione dei suoi veicoli elettrici s’è abbassato notevolmente: queste le sue parole durante una recente visita alla fabbrica di Normal, Illinois, oltre 200 km a sud di Chicago.
Stretta creditizia, un guaio
I veicoli elettrici, specie Suv e pickup di lusso a batteria, costano un occhio, per via di investimenti fortissimi. A soccorrere spesso i clienti, anche danarosi, le banche. Ma la stretta creditizia degli ultimi tempi e l’innalzamento dei tassi di interessi per i prestiti hanno fatto calare il numero potenziale di consumatori. Che magari hanno rivolto le loro attenzione alle meno care macchine termiche a benzina o perfino diesel: in quanto alle ibride, di qualsiasi tipo, queste erano, sono e resteranno auto a benzina.
Stop a quei sorrisini maliziosi
Perché sarà un evento il possibile primo trimestre profittevole per Rivian? Perché dal 2009 non non ha mai realizzato un utile netto trimestrale: ha perso 1,5 miliardi di dollari nel primo trimestre 2024. Sì, all’inizio serve reggere l’urto, i sorrisini maliziosi, le critiche dei cosiddetti esperti. Rivian è su una base finanziaria più solida, ma brucia quasi 39.000 dollari a veicolo.
Rivian R1, rivoluzione
Oltre all’assemblaggio semplificato e alla riduzione delle attrezzature nello stabilimento, ecco la seconda generazione di veicoli Rivian R1, con unità di trasmissione costruite dall’azienda, software aggiornato e nuovi pacchi batteria. Le quali sono ora più facili da fare. Moduli ridisegnati e disponibili in un unico pezzo invece che con pareti e pavimenti costruiti separatamente. Altri “trucchi”? Mezzi meno pesanti.
Investitori da tranquillizzare: c’è la Suv Rivian R2
Ma gli investitori sono preoccupati. Rivian mira alla produzione di 57.000 veicoli nel 2024, quasi come nel 2023. E le azioni della società si sono dimezzate quest’anno. La liquidità e gli investimenti a breve termine sono diminuiti, attestandosi a 8 miliardi di dollari. Rivian potrebbe in ogni caso avere capitale sufficiente per lanciare la Suv R2 a cinque posti da 45 mila dollari (le meno costose e le più piccole) a inizio 2026. L’anti Tesla Model Y nascerà nello stabilimento dell’Illinois, che sarà ampliato, invece che in uno stabilimento da 5 miliardi di dollari previsto in Georgia. La mossa farà risparmiare 2 miliardi di dollari. Obiettivo, 155.000 R2 vendute l’anno, magari anche in Europa a metà 2026.