Che Luca de Meo, numero uno del gruppo Renault e dell’associazione ACEA, non fosse il maggior sostenitore delle auto elettriche lo avevamo “vagamente” intuito. Ma le ultime dichiarazioni rilasciate in merito dal top manager di origini meneghine fugano ogni dubbio. Intervenuto alla presentazione di Viva Festival, la kermesse di musica elettronica avente la Losanga come sponsor principale, è andato dritto al punto sui propri timori circa le bev.
A suo avviso, costituiranno un lusso fuori portata per la maggior parte delle famiglie. Così le avrà a disposizione la fascia più ricca della popolazione, mentre il resto potrebbe vedersi tolto il diritto di avere un’automobile. La conquista risalente al secolo scorso potrebbe, insomma, essere messa a serio repentaglio, almeno stando alle dichiarazioni proferite alla stampa da de Meo.
Renault: elettriche solo alla portata dei ricchi
L’auto elettrica – ha spiegato il ceo – è una rivoluzione per i ricchi: la mobilità privata intesa nel modo convenzionale smetterà di esistere. Il ceto abbiente comprerà le bev, mentre gli altri terranno i veicoli usati, finché la politica gliene darà modo.
Renault stessa fatica a tenere sotto controllo i prezzi di listino. Sebbene vorremmo raccontare una differente realtà, de Meo evidenzia i notevoli costi da fronteggiare nel processo, tra gli investimenti, i componenti e la tecnologia di bordo. Per non andare in perdita sono pressoché costretti a imporre certe cifre. A suo avviso, il mercato europeo da 17 milioni di pezzi l’anno diverrà un retaggio del passato. La mobilità a batteria sarà esclusivamente appannaggio dei ricchi e occorre accettare l’idea.
Nei giorni scorsi, Luca de Meo ha puntualizzato, in un’intervista alla Repubblica, alcune dichiarazioni. Mentre dal titolo sembrava di capire cercasse ancora di spingere verso il rinvio del bando delle endotermiche verso il 2040, in realtà non è così. Ha cercato di farlo capire alla Commissione Europea nel momento in cui occorreva prendere delle decisioni. Tuttavia, non lo hanno voluto ascoltare; dunque, si adegueranno alle direttive delle istituzioni. Per il 2035 il gruppo Renault cercherà di farsi trovare pronto.
Sulle caratteristiche tecniche delle bev de Meo ha, d’altro canto, una buona considerazione. Gli esemplari a combustione interna sono ormai morti e fin da ora alcuni esemplari a zero emissioni sono superiori per efficienza e prestazioni. Inoltre, il costo di gestione è inferiore. L’unico appunto riguarda le tempistiche, perché cinque anni in più avrebbero consentito di avere una domanda sostenuta e naturale per le bev. Infine, non crede nelle potenzialità di soluzioni quali il leasing sociali proposto dall’amministrazione Macron.