Ci sono auto che il cambiamento lo seguono e anche che lo impongono. Introdotta per la prima volta 27 anni fa, la Renault Scenic si appresta a entrare nella sua quinta generazione. Il nome completo aggiunge un E-Tech per il 2024, emblematico circa le velleità attuali del modello. Alla luce dei grossi scossoni intercorsi nella mobilità, la Casa della Losanga ha stabilito di effettuare la transizione ecologica. Con buona pace di Luca de Meo, il numero uno del gruppo, il quale serba ancora qualche perplessità circa le direttive comunitarie.
A suo avviso, già adesso le BEV sono in grado di offrire degli standard superiori alle endotermiche, tuttavia bisognerebbe tenere una porta aperta alle alimentazioni tradizionali. In caso contrario – almeno così sostiene lui – si acuirà la divisione tra la classe ricca e quella “meno ricca”. La prima avrà l’opportunità di assicurarsi le proposte a batteria, diversamente dalla seconda. Che, piaccia o meno, dovrà cercare di virare sull’usato e di mantenere in perfette condizioni il proprio veicolo a lungo. Forse la visione è un troppo catastrofica (o forse no), o forse no: il curriculum del ceo suggerisce di prestare bene attenzione alle sue parole.
Perché un operatore della filiera vorrà sempre avere l’ultima parola, ma le difficoltà incontrate dalle compagnie occidentali appaiono evidenti. Finora di esemplari low cost nel vero senso non se ne vedono e chissà quanto toccherà attenderli. Non è regalata neppure la Renault Scenic E-Tech Electric, che, tuttavia, vanta delle ottime credenziali. Forte di una base di partenza davvero valida, conferma le caratteristiche cruciali delle serie precedenti.
Due nello specifico: lo spazio e la praticità, entrambe cruciali in una (ex?) monovolume. Nel corso dei prossimi paragrafi andremo a conoscere in maniera dettagliata le peculiarità della next gen, con un particolare accento posto sulle novità. Scaveremo a fondo sia in merito agli esterni sia agli interni, prima di soffermarci su motori, prezzi e data di uscita.
Indice Show
Renault Scenic E-Tech Electric: gli esterni
La base della Renault Scenic E-Tech Electric viene mutuata dalla sorella Megane E-Tech Electric. Malgrado vada a occupare un gradino superiore nell’offerta, nasce sull’architettura CMF-EV. Scopriamo le dimensioni:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
Scenic E-Tech 2024 | 4.470 mm | 1.864 mm | 1.521 mm |
Superiore è la capienza del vano bagagli, incrementata a 545 litri. Stando alle comunicazioni ufficiali, il peso parte da circa 1.750 kg in ordine di marcia.
E le linee? Cosa presenta di nuovo? Le immagini avranno “un’aria familiare” ed è facile capire: parecchio è stato mantenuto rispetto alla concept car Scenic Vision svelata nel 2022. I progettisti hanno lavorato sodo soprattutto sugli aspetti inerenti al comparto aerodinamico, mossi dal proposito di ottimizzare sia l’efficienza sia l’autonomia. Un esempio lo trovate nelle barriere collocate sotto le luci diurne anteriori, dirette a perfezionare la penetrazione dell’aria circostante.
In merito, invece, alle linee scolpite, esse favoriscono la resistenza dell’aria. La zona anteriore è figlia del corso da poco avviato, comprensiva della distintiva firma luminosa e del logo “Nuovel’R”. Con il proposito di sottolineare la presenza su strada del veicolo, i fanali figurano alle estremità della carrozzeria. I cerchi sono di 19 e 20 pollici, mentre sulle tonalità c’è un discreto imbarazzo della scelta. In totale, il listino conta sei tinte e certi allestimenti prevedono quelle bicolore, dove alla tinta metallizzata si combina il tetto Nero Etoilé.
Gli interni
Senza nulla voler togliere agli esterni, in un mezzo come la Renault Scenic E-Tech Electric la curiosità verte, in primo luogo, sugli interni. A tal proposito, l’abitacolo si rivela davvero spazioso, tale da accogliere cinque passeggeri in disinvoltura. Gli operatori addetti all’ergonomia hanno cercato di favorire il comfort percepito a bordo pure mediante i tanti vani portaoggetti, disseminati qua e là, per un volume complessivo di quasi 40 litri (38,7 l). L’acquirente tipo – un padre di famiglia – al quale il veicolo si rivolge è chiaro fin dalle battute iniziali, il tempo di dargli una rapida occhiata e lo si intuisce.
Uno sguardo approfondito conferma le impressioni: il bracciolo “ingenius” è la prova schiacciante. Esso consta in due sezioni amovibili e orientabili verso i passeggeri, al fine di garantire un paio di vani portaoggetti dove collocare pc e tablet. E qualora ciò non vi bastasse, sarete contenti di conoscere che ci sono pure dei supporti adatti ai dispositivi mobili (smartphone e tablet), due prese USB-C e due portabevande. Previo esborso di un extra, è disponibile pure il tetto in vetro intelligente Solarbay, oscurabile in singoli segmenti.
E qui scatta automatico l’effetto déjà-vu, essendo stato implementato dalla Rafale, presentata prima di lei. Il conducente si sentirà immediatamente a proprio agio, con l’ausilio di idee moderne, tipo l’opzione “relax”, che configura la vettura in base a impostazioni registrate in precedenza. E, dopo un’estenuante sessione di guida, la funzione lo rimetterà al mondo.
A livello di dotazioni, le varie funzionalità sono governabili dal display multimediale da 12 pollici OpenR Link sviluppato con Google. Poco più grande è il quadro strumenti digitale da 12.3 litri pollici.
Nel colosso hi-tech della Silicon Valley la Casa d’oltralpe ha trovato un partner valido, sul quale fare affidamento. Il sistema operativo Android Automotive consente di usufruire di oltre 50 app e muoversi tra le varie voci è un gioco da ragazzi. Difatti, il meccanismo ricorda da vicino quello di uno smartphone.
La tecnologia è evoluta oltre le aspettative, al punto da contemplare raccomandazioni proattive. Ipotizzate (non dovrebbe essere difficile) di ritrovarvi in una giornata dalle calde temperature: l’IA potrà consigliarvi di azionare il climatizzatore o, se già acceso, di chiudere i finestrini. In caso di aggiornamenti, vi sarà la possibilità di scaricarli e installarli in completa autonomia, da casa od ovunque ci si trovi via etere.
Motori e prezzi
Per garantirsi un avvenire in perfetta armonia con la natura, ciascuno ha modo di apportare un prezioso contributo. Nella Renault Scenic E-Tech Electric le belle parole si tramutano in azione concrete. Le componenti metalliche sono riciclate nella misura del 80 per cento e l’alluminio di portiere e cofano sempre fino all’80 per cento. Al posto della solita pelle, i rivestimenti dell’abitacolo sono in fibre di seconda mano per i sedili e in tessuto spalmato granulare per il volante.
Analogamente, la batteria ormai giunta alla fine del ciclo di vita sarà riutilizzabile nella fornitura di energia a case o strutture mobili. E non servono terre rare nella fabbricazione del motore sincrono a rotore, avvolto con otto poli magnetici. In totale, ci sono due tipologie di powertrain, da 170 CV e 280 Nm di coppia motrice massima o da 220 CV e 300 Nm. La prima copre lo “zerocento” in 9,3 secondi e raggiunge una velocità di picco di 150 km/h, la seconda copre lo “0-100 km/h” in 8,4 secondi e si spinge fino a 170 km/h.
L’accumulatore standard da 60 kWh assicura 420 km con una sola carica, la più performante da 87 kWh permette una percorrenza di massimo 620 km. Di serie è incluso un caricabatterie di bordo compatibile sia con la ricarica in corrente continua che alternata a 22 kWh. Lo schema delle sospensioni è di tipo MacPherson davanti e multilink a tre leve dietro. Le consegne della Renault Scenic E-Tech Electric cominceranno entro aprile 2024 in due allestimenti: lo sportivo Esprit Alpine e l’elegante Iconic, a prezzi da stabilire, ma dovrebbero partire da 50 o 55 mila euro.