Che sia il grande momento delle auto ricaricabili lo dimostra l’arrivo della Renault Rafale E-Tech 4×4 300 CV: la Suv-coupé più sofisticata della gamma del costruttore transalpino, lunga 4,71 metri. Sino a ieri, era proposta solo in versione ibrida autoricaricante da 200 CV. Adesso, l’anima è un powertrain plug-in hybrid da 300 CV con batteria da 22 kWh, con 100 km in modalità EV. E 1.000 km di autonomia grazie ai 55 litri di benzina: da 0,7 a 5,8 litri di verde ogni 100 km in funzione di quanto sia carica la batteria. Il cocktail è perfetto, dato da tre ingredienti. Primo: il tre cilindri 1.2 turbobenzina con una nuova turbina (150 CV e 230 Nm), col cambio automatico e il motore elettrico anteriore da 70 CV e 205 Nm. Secondo: un motore elettrico da 136 CV e 195 Nm sull’asse posteriore sterzante (è un’integrale). Terzo: il mini propulsore elettrico numero tre, l’HSG (High-voltage Starter Generator) da 34 CV e 50 Nm. In vendita nell’autunno 2024. I prezzi? Sconosciuti. La versione HEV convenzionale gira attorno a 43.700 euro.
Renault Rafale E-Tech 4×4 300 CV: in elettrico sino a 70 km/h
Fa tutto l’elettronica di bordo di questa vettura lunga 4,71 metri, larga 1,86 e alta 1,61. Sceglie il motore a corrente anteriore fino a 70 km/h. Poi quello posteriore alle velocità superiori per ottimizzare i consumi. In EV Mode, la vettura eroga 160 CV sino a un massimo di 135 km/h. Come alternative, hai le modalità Hybrid ed E-Save: quest’ultima tiene almeno al 25% la carica della batteria, sorta di riserva per la città. Con le palette al volante, controlli il livello di frenata rigenerativa. Insomma, spetta al guidatore essere virtuoso, consumare meno benzina: bisogna un po’ saperci fare con le ibride plug-in, specie le sportive. Se no, la usi a benzina, e consumi tanto. Svuotando di significato l’aver comprato un’ibrida plug-in sofisticata.
La potenza di ricarica massima è di 7,4 kW, mentre il pieno di elettroni avviene in 2 ore e 55 minuti (45 minuti in meno per raggiungere l’80%). La trazione 4×4 è gestita tramite il sistema 4Control advance: le ruote posteriori in grado sia di guidare il veicolo elettricamente.
Molto meglio Atelier Alpine
Due allestimenti. La Esprit è basica. Ma a nostro giudizio, visto che è una grintosa, allora si opti per la più ricca Atelier con verniciatura Satin Summit Blue con elementi Starry Black e assetto sportivo a controllo elettronico che modifica in tempo reale la risposta. Un mezzo ad alte prestazioni: c’è una telecamera predittiva situata nella parte superiore del parabrezza per adattare l’ammortizzazione all’asfalto rovinato e alle buche. Splendono lo spoiler posteriore in nero lucido e i cerchi specifici da 21 pollici con pneumatici sportivi Continental. Da amare (o detestare) al volo, appena la vedi. Chi va sul classico la trova rozza. Chi ama le pepate, moderne e aggressive, se ne innamora. Per fare un confronto, molto più accattivante della nuova Peugeot 3008.