Renault Rafale: dopo Austral ed Espace, arriva il suv coupé ibrido

M Magarini
Renault Rafale

Non c’è due senza tre. Dopo la Austral e la Espace, la Renault “sforna” un terzo modello con la stessa architettura (la CMF-CD): la Renault Rafale, suv coupé che completa il terzetto. Ieri, domenica 18 giugno 2023, era previsto il reveal delle caratteristiche. E le promesse sono state mantenute. Stuzzicata la fantasia degli appassionati del marchio, era impossibile tirarsi indietro. E così la Casa della Losanga ha tirato su il velo all’ennesimo rappresentante del segmento più apprezzato nell’epoca attuale. Nessuna realtà delle quattro ruote si chiama fuori dalla corsa, dai marchi generalisti a quelli di lusso. L’opportunità di sfruttare lo stesso pianale consentirà al Costruttore di ottimizzare le spese.

Un aspetto, quello dell’efficienza, che preme tanto alle aziende. E vale pure nel caso della Régie, affamata di successi. Nella corsa incessante al profitto è quasi da porre in preventivo un’attenzione quasi maniacale alle uscite di cassa. Con la stessa base delle sorelle già uscite in precedenza, gli oneri da sostenere diminuiscono, a fronte di un potenziale di guadagno davvero succulento. Per l’apertura degli ordini toccherà, comunque, aspettare. Difatti, il via verrà dato durante la primavera del 2024. In tutto questo lasso di tempo gli appassionati avranno l’opportunità di studiare a fondo le caratteristiche della vettura d’oltralpe, in modo da stabilire se risponda o meglio alle proprie esigenze.

Gli aspetti da esaminare sono, al solito, parecchi, a cominciare dagli esterni. Il colpo d’occhio generale conferito a un modello ricopre un ruolo cruciale e non è senz’altro meno importante l’abitacolo. Uno spazio capiente, contraddistinto da tecnologie di ultimo grido, fa la differenza, specialmente tra le giovani generazioni. In conclusione, sarà d’obbligo passare in rassegna i motori, provando a determinare sotto quali presupposti si presenta la compagnia. Senza perderci in inutili fronzoli, andiamo a scoprire i dettagli resi noti dai portavoce ufficiali.

Renault Rafale: gli esterni

Renault Rafale

Rafa… che? Il nome forse vi suonerà vagamente esotico o bizzarro. Eppure, ha uno stretto legame con il produttore, nello specifico con la sua storia. Difatti, la scelta di attribuirle tale denominazione dipende dal desiderio di sottolineare i trascorsi nel campo dell’aviazione. La lunghezza è di parecchio sotto la soglia dei 5 metri, fermandosi a quota 471 cm, mentre l’altezza non si spinge oltre i 161 cm, ovvero 30 in meno rispetto alla Austral. È, invece, identico alla Espace il passo di 274 cm. Ampia è poi la possibilità di personalizzazione, date le cinque vernici tra cui scegliere, compresi gli specifici Bianco perlato satinato e Blu alpine, che si vanno a sommare a tre opzioni già presenti in listino.

Per quanto riguarda il look conferito, si evidenzia un cambio di filosofia rispetto alle controparti. Difatti, prende spunto dall’idea alla base della Clio, sottoposta al restyling di metà carriera. In merito, al “lato B” il centro stile ha conferito un aspetto dinamico e poco o per nulla ingombrante. La zona anteriore, invece si distingue per il cofano, la mascherina e i fari a Led disposti in senso orizzontali. Il tocco finale, degno di un artista, sono le finiture argento e nere. Delle sottigliezze, magari impercettibili a uno poco attento, le donano personalità, tipo i cerchi in lega da 20 pollici inseriti nel pacchetto di serie e i 4 cm in più della carreggiata in confronto agli sport utility con i quali condivide la base portante.

La conformazione del lunotto risponde, invece, ai principi aerodinamici. Perché, anche se la “u” sta per funzionalità, la “s” non viene messa in secondo piano. La Renault Rafale pare la risposta ideale a chi desidera partire in lunghi viaggi, con la famiglia al gran completo. Difatti, a bordo trovano spazio fino a cinque persone (conducente compreso) e il bagagliaio si difende abbastanza bene in termini di capienza, pari a 530 litri.

Gli interni

Renault Rafale

Una volta messo piede a bordo si nota il nuovo tetto panoramico da 147 cm di lunghezza e 111 cm di larghezza, curato dalla Saint Gobain. Anziché ricorrere a improbabili idee “fai da te”, il cristallo è oscurabile mediante la sofisticata tecnologia AmpliSly. E qui ne abbiamo una prova tangibile, che ribadisce il valore della Renault, casomai qualcuno avesse da obiettare in merito. Oltre a oscurarne la totalità, c’è pure l’opzione di definire singole sezioni. Certe soluzioni, una volta prerogativa delle aziende di maggiore lignaggio industriale, ormai hanno ampiamente preso spazio. Dal punto di vista dell’assortimento hi-tech, analogamente alla Austral si contano tre display, ciascuno deputato a un preciso compito: uno da 12,3 pollici è adibito al quadro strumento, uno da 12 pollici si rivolge ai contenuti multimediali, e, infine, quello da 9,3 pollici costituisce l’head-up display.

Nel rispetto dell’ambiente, oltre la metà dei rivestimenti è in Alcantara riciclata. Come spesso sostenuto dai capi d’industria, l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente è perseguibile pure attraverso strade differenti al “semplice” powertrain elettrico o ibrido. Degli accenti adottati qua e là sottolineano, invece, il carattere sbarazzino, che sebbene non colpisca magari a primo acchito è presente eccome. Ciò rende la Renault Rafale adatta pure ai ragazzi e alle ragazze dei giorni nostri. Oltretutto, il divertimento garantito su strada è considerevole. A tal proposito, soffermiamoci sulle motorizzazioni in listino.

I motori

Renault Rafale

A onor del vero, dovremmo usare il singolare. In occasione del lancio il listino della Renault Rafale disporrà di un’unica motorizzazione: l’E-Tech full hybrid, capace di sviluppare una potenza di 200 cavalli. Il valore conseguito è frutto del lavoro congiunto di un turbo benzina da 1.2 litri da 130 CV e 205 Nm di coppia motrice massima e da due moduli elettrici.

Di questi uno, associato alla batteria da 2 kWh, eroga 70 CV e 205 Nm, l’altro, invece, è strettamente correlato all’Hsg, il sistema addetto a occuparsi dell’avviamento, nonché dei cambi di marcia, affinché siano fluidi. Pagando un sovrapprezzo, l’acquirente riceve in dote pure il sistema Multi-Sense. Stando ai dati riferiti dalla Casa nel comunicato stampa, la Renault Rafale consuma 4,7 litri ogni 100 km e rilascia 105 grammi di anidride carbonica al chilometro.

Qualora l’idea di puntare su un’unica proposta al debutto faccia storcere il naso, infonderà un po’ di tranquillità il garantito approdo, in un secondo frangente, di una E-Tech con trazione integrale. Il miglioramento in termini di performance è evidente: i cavalli saranno ben 300, per un boost di 100 CV.

Per riuscirci sull’asse posteriore verrà montato un secondo propulsore elettrico, mentre la tecnologia applicata sarà la plug-in hybrid (PHEV). A completamento dell’opera, i tecnici hanno optato in favore del sistema 4Control Advanced con asse posteriore sterzante e una maggiore reattività ai cambi di direzione, in virtù delle modifiche apportate allo sterzo. I prezzi rimangono, invece, top secret. Ne sapremo di più in merito con il passare delle settimane. Intanto, la scheda tecnica completa permette di capire se il suv coupé di matrice francese abbia o meno le credenziali adatte a soddisfare le vostre pretese.

 

 

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