Renault-Nissan-Mitsubishi: 30 elettriche in arrivo

Walter Gobbi
Renault-Nissan-Mitsubishi

Accelerazione di Renault-Nissan-Mitsubishi: in arrivo 30 nuove elettriche con un’offensiva molto forte. Investimenti nei prossimi cinque anni di 23 miliardi di dollari (20 miliardi di euro). Obiettivo, sostenere lo sviluppo congiunto e il lancio di oltre 30 nuovi veicoli elettrici entro il 2030. Lo dice la Reuters, anticipando alcuni dettagli della strategia, denominata “Alliance to 2030”, del 27 gennaio 2022.

Renault-Nissan-Mitsubishi: quali auto

Soldi che si sommano ai 10 miliardi già spesi. L’Alleanza ha sviluppato quattro architetture. Si veda la CMF-EV: base delle Renault Mégane E-Tech e Nissan Ariya. Poi c’è l’ossatura della Dacia Spring e delle low cost. Quindi, le basi dei kei car giapponesi e dei veicoli commerciali leggeri. Infine, la CMFB-EV per mezzi elettrici compatti, tra cui la versione a batteria della Nissan Micra e la Renault 5 prevista per il 2024. Serve produrre 220 gigawattora di entro il 2030.

Contraddistinta dalla denominazione Common Module Family – Electric Vehicle (appunto CMF-EV), questa moderna architettura consente di realizzare modelli con un passo lungo fino a 2,77 metri. E quindi caratterizzati da interni ancora più ampi. Con molto spazio a disposizione di tutti. Per le prossime elettriche compatte, lo stesso abitacolo di una berlina di segmento superiore. Adattabile per essere usata per modelli compatti, berline, coupé e persino suv, l’architettura CMF-EV è stata immaginata per offrire ampie possibilità di design del corpo vettura. Con gommature da 18 e 19 pollici.

CMF-EV

L’architettura CMF-EV sfrutta un pavimento piatto che offre ancora più spazio per i componenti aggiuntivi e abbassa il centro di gravità del veicolo. Tra l’altro le batterie sono state ridotte alle dimensioni senza comprometterne la potenza e le altre caratteristiche elettriche.

Renault: De Meo dice sì, ma…

Limitatamente a Renault, il capo Luca De Meo ha detto che la gamma sarà al 100% elettrica nel 2030. Occhio però: servono la presenza di un’adeguata rete di ricarica e prezzi dell’elettricità favorevoli. Se no, la Casa transalpina continuerà a offrire propulsori endotermici. E la Dacia? Continuerà ad avere motori tradizionali in gamma anche dopo il 2030: elettrificazione all’ultimo momento possibile. Cioè quando? Il 2035 se la proposta della Commissione Ue diverrà legge.

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