Renault EDC: come funziona il cambio automatico

Walter Gobbi
Renault EDC cambio automatico

Si chiama Renault EDC e rappresenta una delle innovazioni più recenti in termini di cambio automatico. Il termine EDC è l’acronimo di Efficient Dual Clutch e indica un cambio efficiente a doppia frizione. Anche se viene montato dalle vetture Renault, l’azienda che lo produce è tedesca e si chiama Getrag. Ma come funziona questo tipo di cambio automatico? Esso funziona grazie all’utilizzo di due alberi coassiali, in cui troviamo un albero interno pieno e un secondo albero esterno cavo che ruotano intorno allo stesso asse.

Come funziona un cambio automatico

Ogni albero è collegato alla frizione, per cui il cambio è a doppia frizione. Uno dei due alberi presenta le ruote dentate delle marce dispari (1, 3, 5, 7), sull’altro sono montate le ruote dentare relative alle marce pari (2, 4, 6, 8). I due alberi coassiali ruotano contemporaneamente ma solo uno dei due trasmette la potenza del motore ad uno dei due alberi di uscita. Infatti solo una delle due frizioni chiude il collegamento in quanto la marcia inserita normalmente è solo una. Mentre noi stiamo guidando, ad esempio, su una strada ad una certa andatura, il secondo albero di uscita, su cui sono montate le ruote dentate, ruota e il selettore automatico inizia a inserire il rapporto successivo più adatto. Fondamentalmente quindi abbiamo 2 marce inserite contemporaneamente, ma solo quella con l’albero collegato muove effettivamente il veicolo.

Quando ci accingiamo a cambiare marcia, in realtà non si fa altro che aprire la frizione che fino a poco fa era chiusa e chiudere quella che era aperta. Questo processo avviene in tempi estremamente più rapidi rispetto al dover inserire da zero una marcia con il tradizionale cambio manuale. Parliamo di un tempo pari a 30-40 millisecondi, see in alcuni casi addirittura inferiori sui modelli più recenti. Il cambio a doppia frizione può funzionare sia in modalità totalmente automatica, in cui è il software a scegliere la marcia da inserire, sia in modalità sequenziale, dove è l’automobilista a scegliere se ingranare o scalare tramite leva o paddle sul volante.

Schema cambio automatico
Lo schema tecnico di un cambio automatico

Frizione a secco e a bagno d’olio: differenze, pro e contro

Prima di entrare nello specifico dei vari tipi di trasmissione sviluppati da Renault, è importante capire la differenza tra frizione a secco, e frizione a bagno d’olio. Nella frizione a secco, la frizione rimane in un ambiente isolato o viene lasciata parzialmente esposta all’aria. Questa soluzione consente di ridurre al minimo l’assorbimento energetico della stessa, assorbimenti dati dall’attrito viscoso e dallo sbattimento con l’olio, soprattutto in percorrenza di curva. Nella frizione a bagno d’olio, invece, l’elemento di attrito è immerso in un liquido refrigerante e lubrificante, che ne migliora la durata e la resistenza allo stress.

La frizione a secco è più rumorosa nell’inserimento delle marce. Per smaltire il calore generato dall’attrito sfrutta delle aperture che permettono l’ingresso dell’aria fresca durante la marcia. La frizione a secco è più facile da sostituire durante la manutenzione del veicolo, per cui sono più economiche anche sotto l’aspetto della mano d’opera.

La frizione a bagno d’olio invece, è più silenziosa e anche l’inserimento delle marce è più morbido. Il contro di questa soluzione è che ogni tanto bisogna tenere sotto controllo il livello dell’olio, oltre ad avere una maggiore complessità nella sostituzione.

Renault EDC: 4 versioni di cambio disponibili

Il costruttore francese utilizza quattro diverse versioni del cambio automatico a doppia frizione Renaul EDC. Due di esse sono dotati di frizioni a secco e due sono con frizioni in bagno d’olio. Le frizioni a secco venivano montate sul DC0-6, adottato per su Renault Twingo, e il DC4-6, montato su Renault Captur, Clio, Clio RS, Kadjar e Megane. Questi cambi presentavano 6 marce. Con frizioni in bagno d’olio c’era il DW6-6, che equipaggiava la Renault Talisman, la Talisman Sporter e la Espace, oppure il DW5-7, che equipaggiava la Renault Kadjar, la Megane, la Talisman, la Talisman Sporter e la Espace. In questo caso, sulle motorizzazioni Diesel avevamo 6 rapporti, mentre sulle trasmissioni a benzina le marce diventavano 7. Iniziamo ad analizzare nel dettaglio ogni singolo tipo di cambio Renault EDC.

EDC DC4-6

Il Renault EDC DC4-6 è un cambio automatico doppia frizione a 6 rapporti con frizioni a secco. L’intero sistema pesa appena 80 chili e oltre ai due alberi già citati e alle due frizioni, troviamo anche la centralina per la gestione della trasmissione. La coppia massima trasmissibile è di 240 Nm. Le frizioni e i rapporti sono mossi da un sistema elettrico con motori sincroni passo passo.

EDC6

L’‪‎EDC6 è un cambio ‪‎automatico doppia frizione dotata di 6 marce con frizioni in bagno d’olio. È la trasmissione accoppiata sui motori Diesel. La doppia frizione a secco è stata sostituita con una frizione doppia multidisco concentrica in bagno d’olio. Questa soluzione consente di ridurre le dimensioni di ingombro, oltre che ridurre le inerzie delle masse in movimento e trasmettere delle coppie più elevate. Questo cambio consente di toccare i 450 Nm di coppia, quasi il doppio rispetto al DC4-6.

Su questa trasmissione gli attuatori delle frizioni e quelli dei rapporti sono idraulici. Rispetto agli attuatori elettrici, sono meno pronti e dunque agiscono con un po’ più di ritardo. L’unità pesa poco meno di 90 chili e troviamo un sistema di raffreddamento con scambiatore di calore acqua olio (comunemente detto radiatore).

Cambio automatico EDC7

EDC7

La trasmissione ‪automatica EDC7 è un doppia frizione a 7 rapporti con frizioni in bagno d’olio. A differenza dell’EDC6, il 7 è usato solo sulle vetture alimentate benzina. Anche in questo caso troviamo una frizione doppia multidisco concentrica in bagno d’olio.

Essendo una trasmissione per auto a benzina, la coppia trasmessa è un po’ minore: parliamo di 300 Nm di picco, ma il peso è molto più contenuto: pesa circa 67 chili. Anche le dimensioni di ingombro sono molto più ridotte rispetto alle trasmissioni Diesel. L’unità è dotata di tre attuatori elettrici per il controllo e la lubrificazione delle frizioni, sensori di pressione e temperatura olio, attuatori per le pompe idrauliche, un’elettropompa addetta alla circolazione dell’olio e uno scambiatore di calore liquido di raffreddamento/olio integrato direttamente nella scatola cambio.

Il liquido di raffreddamento utilizzato è lo stesso usato all’interno del motore che vien fatto passare anche nell’intercapedine dello scambiatore di calore del cambio. La gestione termica del sistema dipende dalla mappatura della centralina adottata, oltre che dalla temperatura dell’olio. Nella modalità più sportiva, con l’auto che viene spinta verso maggiori prestazioni, serve una miglior capacità di smaltire il calore generato dai collegamenti.

I vantaggi del cambio automatico/sequenziale

Sei in procinto di comprare una nuova auto e sei indeciso se puntare sul piacere di guida di una trasmissione manuale o sulla comodità di un automatico? La scelta è tutt’altro che semplice, tuttavia lasciami spiegare i vantaggi di un normale cambio automatico.

Come avrai capito dal funzionamento del doppio albero, avere due frizioni separate che gestiscono rapporti separati, consente di avere un cambio marcia molto più fluido e rapido senza praticamente mai perdere velocità nei tempi morti di cambiata. Questo si traduce in accelerazioni più rapide e motore sempre in coppia.

Un altro importante vantaggio è la maggiore fluidità di erogazione della coppia e della potenza grazie alla capacità di girare sempre al regime ideale effettuando passaggi di marcia rapidi e impercettibili. I cambi più moderni danno la sensazione di avere un monomarcia: nonostante ci siano tra i 7 e gli 8 rapporti da inserire, a bordo di un veicolo moderno non si ha la percezione del cambio marcia.

Migliora notevolmente il comfort di marcia e anche lo stress meccanico sui componenti è ridotto: non ci sono rischi di bruciare la frizione a seguito di manovre errate e simili. Avendo una propulsione più lineare, anche i consumi e le emissioni ne risentono in positivo: si consuma meno carburante e si inquina meno. Di contro, bisogna segnalare i maggiori costi, o almeno questo valeva fino a qualche anno fa. Le moderne vetture sono offerte di serie con il cambio sequenziale o automatico rendendo su richiesta la tradizionale trasmissione manuale. Si aggiunge anche la maggiore complessità tecnica realizzativa del cambio, il maggiore peso e la maggiore difficoltà di intervento o manutenzione.

Con il passare degli anni e con l’evoluzione della tecnologia anche il cambio Renault EDC diventa sempre più efficiente e più funzionale.

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