Dopo quasi tre anni di relazioni tese, i partner Renault e Nissan stanno avviando colloqui sulla distribuzione dei diritti intellettuali che potrebbero aprire la strada a una ristrutturazione radicale dell’alleanza. Il CEO di Renault Luca de Meo è volato a Tokyo per colloqui nel fine settimana con il suo omologo giapponese Makoto Uchida, riporta il Financial Times, citando proprie fonti.
Renault: de Meo vola a Tokyo per incontrare il CEO di Nissan
Tra le due società alla fine degli anni ’90 è stata creata da Carlos Ghosn una alleanza. Da allora, i francesi detengono il 43% del capitale di Nissan, mentre i giapponesi hanno solo il 15% di Renault. Lo scandaloso arresto di Ghosn tre anni fa, secondo gli esperti, sarebbe stato orchestrato proprio dall’ambizione di Nissan di liberarsi della dipendenza. Adesso al centro delle trattative c’è di nuovo la volontà della Renault giapponese di ridurre la propria quota.
Secondo una fonte ben informata, De Meo ha due offerte per Uchida. La prima è che i giapponesi approvino il suo piano di trasferire gran parte della produzione di motori a combustione interna di Renault al nuovo partner cinese Geely. A tal fine, i francesi vogliono creare una joint venture con Aurobay, una controllata di Geely e Volvo.
Finora, tuttavia, Nissan ha resistito con forza perché le tecnologie dei motori a combustione interna di Renault sono state sviluppate congiuntamente dalle due società. Tuttavia, è fondamentale per De Meo concludere l’accordo con Geely a novembre.
La seconda proposta di De Meo è che Nissan investa nella nuova divisione “veicoli elettrici e software” di Renault, che i francesi hanno annunciato sarà quotata in borsa.
Nissan, dal canto suo, cercherà di sfruttare la disputa sui diritti intellettuali per costringere la Renault a ridurre la propria partecipazione nella società. L’argomento era tabù durante l’era Ghosn, ma secondo gli addetti ai lavori, De Meo potrebbe ora essere disposto a scendere a compromessi in nome del rafforzamento dell’unione. In passato, Nissan era la principale fonte di reddito della casa francese, ma negli anni successivi alla cacciata di Ghosn, l‘azienda giapponese è entrata in crisi e ha generato perdite record.
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