Renault si accinge a rinnovare i contenuti della Captur per mantenersi sulla cresta dell’onda nel comparto dei crossover di piccola taglia. Mai come nel periodo attuale le concessionarie pullulano di esemplari rientranti in tale categoria ed è, perciò, naturale pensare a una bella rinfrescata di contenuti. Ne saranno soddisfatti i fan della Losanga, in particolare quelli di un modello che si è saputo far valere a lungo sul mercato.
Le offensive messe a segno dalle controparti praticamente costringono a gettare il cuore l’ostacolo, dimostrandosi un passo avanti sul fronte dei contenuti. Soprattutto nel Vecchio Continente la clientela ha tante alternative tra cui scegliere, da lì l’urgenza avvertita dal marchio d’oltralpe. Per conoscere con esattezza ogni dettaglio del Model Year 2024 toccherà aspettare la presentazione; tuttavia, circolano voci insistenti a riguardo, anche piuttosto interessanti e, perché no, sorprendenti. L’ipotesi più clamorosa ventilata da fonti vicine alla compagnia vuole l’introduzione di una variante a passo allungato. Così facendo, verrebbe colmato il divario tra il celebre modello di segmento B e la più grande Austral. Sul fronte degli sport utility, pochi giorni fa è stata mostrata pure la Rafale, il terzo innesto, che segue, appunto, la Austral e la Espace.
A ogni modo, non distraiamoci: la Renault Captur merita uno spazio a parte, soprattutto visto il forte seguito di pubblico riscosso negli anni di onorata carriera. Cos’avrà in serbo nei prossimi mesi? Prendendo a riferimento i rumor trapelate da fonti vicine al quartier generale, cerchiamo di tirare le somme. Nel corso dei paragrafi seguenti passeremo in rassegna, anzitutto, gli esterni. Vedremo se e quanto le linee si discosteranno dalla proposta attuale, in linea con i canoni estetici in perenne evoluzione del pubblico. In seconda battuta, ci interrogheremo sugli interni, sia sul fronte dello spazio che delle dotazioni di bordo e, in conclusione, esamineremo le motorizzazioni.
Indice Show
Renault Captur 2024: gli esterni
La Renault Captur oggi in commercio, la seconda generazione del modello, è approdata nei punti vendita ormai quattro anni fa. Naturale avvertire il bisogno di rinfrescare i contenuti, data peraltro le tante novità approdate negli store. Da allora il linguaggio stilistico della Renault è, oltretutto, cambiato in modo significativo. Rimanere impassibili sui propri passi sembrerebbe un atto di pura e semplice pigrizia, stonerebbe con i messaggi trasmessi dalle sorelle. Dei muletti sono stati pizzicati su strada mentre si sottoponevano ai classici test su strada e le ricostruzioni possiamo effettuare sulla base degli indizi trapelati.
A quanto pare, gli sforzi principali del centro stile riguarderanno il frontale. Si prenderà a riferimento la Clio da poco rivista e la sopra menzionata Rafale. A sua volta, sfoggerà dei fari a LED di ultimo grido, con luci diurne a forma di freccia collocate sul paraurti. Inoltre, all’interno della griglia aggiornata figurerà il nuovo logo della compagnia. Per chi lo ha ben presente, non si tratta di uno stravolgimento radicale del precedente, ma di un lieve adattamento, volto a mantenerlo contemporaneo.
Se passiamo al “lato B”, le linee saranno pressoché le stesse. Che, d’altro canto, sono già contemporanee, ben inserite nell’epoca attuale. Dei ritocchi leggeri interesseranno i paraurti e la grafica dei fanali posteriori a LED. Gli accenti cromati svaniranno o comunque verranno ridotti in misura drastica: ormai appaiono demodé, perciò, cavalcata l’onda finché ne hanno avuto l’opportunità, i designer vi diranno addio, in favore di spunti contemporanei. Per quanto riguarda, invece, i cerchi in lega, da buon restyling metterà a disposizione delle opzioni aggiuntive. Finora è una speculazione, perciò prendete la pinza con le molle: i progettisti sarebbero sul punto di introdurre l’equipaggiamento Esprit Alpine visto altrove, diretto a conferire un aspetto sportiveggiante. Le dimensioni verranno mantenute, con 4.329 mm in lunghezza, che già le valgono il primato nella sua classe di appartenenza.
Le rivisitazioni, sommate tra loro, consentiranno di differenziare la Renault Captur 2024 dalla Mitsubishi ASX, frutto della strategia del rebranding definita dalla capogruppo insieme al marchio nipponico. Gli aggiornamenti serviranno a confermare l’immagine all’avanguardia e accattivante, nell’affollato segmento dei b-suv europei.
Gli interni
È da mettere in conto altresì una rinfrescata alla strumentazione di bordo. Al quadro strumenti digitale da 10,2 pollici si affiancherà il display touch da 9,3 pollici per le funzioni multimediali. L’esperienza di viaggio sia del conducente sia dei passeggeri salirà di livello, a tutto vantaggio del relax. Probabilmente il software otterrà in dote un upgrade, con il passaggio al sistema di infotainment OpenR da poco introdotto, con interfaccia utente aggiornata e una connettività di grado superiore.
Lo spazio continuerò a essere uno dei più generosi e adatti alle famiglie della sua categoria. Varrà a maggior ragione se sarà introdotta la variante dal passo allungato, che renderebbe felici quel pubblico desideroso di maggior spazio e di un’ottima capienza del vano bagagli.
Resta da scoprire cosa abbia intenzione di fare l’azienda in merito alle finiture, se abbia o meno intenzione di differenziare le finiture delle versioni meno nobili con materiali di bassa fattura. Sotto il profilo economico è la mossa più congeniale, comportando un dispendio di risorse economiche inferiori. Ma il rischio è di sfigurare al confronto delle dirette rivali che si sono prese la briga di elevare gli standard pure delle proposte più economiche. Non è nemmeno dato sapere se sia stato o meno presa una decisione in merito.
Di conseguenza, toccherà attendere i prossimi mesi, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte dei portavoce. E resta poi da vedere quali siano i propositi in quanto ai sistemi ausiliari di guida, meglio conosciuto con l’acronimo ADAS. Gli allestimenti di punta si arricchiranno con tecnologie finora inedite nel segmento? Ciò avrebbe delle ripercussioni positive sulla sicurezza generale garantita agli occupanti, da cui un giudizio migliore ai crash test di EuroNCAP.
I motori di Captur 2024
Lo abbiamo detto all’inizio e ora è giunto il momento di entrare nei dettagli. Le analogie tra la Renault Captur e la Clio saranno evidenti, specie in termini di motorizzazioni. Difatti, la meccanica sarà pressoché la stessa, il che porta a immaginare un’unità a tre cilindri turbo da 1.0 litri. Stando alla tesi delle “gole profonde”, il motore saprebbe generare 90 CV (66 kW) a benzina e 100 CV (74 kW) a GPL. In teoria, era ai titoli di coda la storia del propulsore turbodiesel dCi da 1.5 litri. Ma con la conferma nel listino della Clio le prospettive cambiano e sarebbe strano constatarne il pensionamento. La première mondiale della Renault Captur facelift sarebbe in programma in autunno, mentre la variante dal passo allungato approderebbe successivamente, nel 2024.
In linea con il moderno andamento del mercato, saranno presenti dei powertrain dal basso impatto ambientale, cioè mild hybrid e plug-in hybrid. Entrambe saranno accompagnate dal riconoscibilissimo badge E-Tech, che accompagna le opzioni green del brand, con il crescente interesse manifestato dagli acquirenti. Ma fonti francesi escludono l’inclusione dei PHEV da 1.3 litri (12 Volt) e 1.2 litri litri (48 Volt) della Austral. A tanto non si arriverà, o almeno così sostengono fonti autorevoli. Meglio mettersi il cuore in pace e andare avanti. I costi da sostenere per l’implementazione sarebbero, infatti, eccessivi rispetto alle effettive possibilità di guadagno con gli sport utility di taglia “small”.