Stando a Bloomberg e Reuters, Renault svilupperà la nuova Twingo elettrica con un partner cinese: collaborerà con una società di ingegneria del Paese del Dragone per sviluppare la piccola elettrica Twingo di nuova generazione con un prezzo inferiore a 20.000 euro, come riporta Automotive News. Fra gli obiettivi, contrastare anche Stellantis, che ha nei piani elettriche attorno a quei prezzi e già ora propone la Citroën ë-C3. Il gruppo euro-americano prevede di offrire veicoli elettrici della cinese Leapmotor in nove Paesi europei a partire da settembre. All’inizio del prossimo anno presenterà una versione più economica della ë-C3. “Lo sviluppo della vettura sarà effettuato con un partner cinese per migliorare i tempi e i costi di sviluppo”, ha detto un portavoce della Renault. In Francia il progetto stilistico e di ingegneria avanzata; in un altro Paese Ue la produzione. Il progetto è guidato da Ampere, la divisione veicoli elettrici di Renault.
Niente alleanza con Volkswagen? Renault ha già trovato la soluzione
A inizio maggio 2024, è morta l’idea di Renault e Volkswagen: pareva potessero fare insieme l’elettrica per il popolo, che costa poco. Allora ecco i cinesi. Comunque, il gruppo transalpino sostiene che l’alleanza con un partner orientale sarebbe nata lo stesso, pur se fosse proseguito il rapporto con VW. Insomma, profilo basso, nessuna polemica, nessun riferimento neppure alle elettriche da 20 mila euro di Stellantis. Nel risiko dell’auto elettrica, il gigante teutonico ha appena dichiarato che costruirà auto a batteria al prezzo di 20 mila euro in Europa senza alleati, facendo affidamento su un elevato grado di localizzazione in Europa. Inoltre, l’amministratore delegato della Renault Luca de Meo ha svelato i piani per la Twingo elettrica alla fine dello scorso anno. Il veicolo sarà costruito in Europa, in Slovenia. La decisione di Renault di collaborare con un partner cinese ha lo scopo di insegnare all’azienda come muoversi più rapidamente nello sviluppo di veicoli elettrici.
Niente ingegneri europei: costano troppo e quelli cinesi hanno maggiori competenze nell’elettrico
I produttori dell’Europa occidentale si affidano sempre più agli ingegneri dei paesi a basso costo per tagliare le spese. Anche se l’ingegneria in Cina non è necessariamente più economica, è da lì che proviene la maggior parte delle scoperte tecnologiche dei veicoli elettrici. Quindi, anche maggiori competenze. Nel frattempo, i marchi cinesi puntano all’invasione elettrica: BYD in particolare prevede di offrire la sua berlina Seagull l’anno prossimo a un prezzo inferiore a 20 mila euro.
Renault con Geely per i motori termici
In più, ecco la joint venture tra Renault e cinese Geely per motori termici. Nascerà Horse Powertrain Limited, con sede a Londra e 19 mila dipendenti distribuiti in 17 siti produttivi e 5 centri di ricerca. La nuova società guiderà il mercato dei componenti e dei sistemi di propulsione ibridi e a combustione. “La giornata di oggi segna un passo importante nell’affrontare la più grande sfida che l’industria automobilistica deve affrontare: la decarbonizzazione del trasporto su strada – ha commentato Luca de Meo, ceo Renault -. Collaborare con un’azienda leader come Geely per creare un nuovo attore con la capacità e l’esperienza necessarie per sviluppare motori a combustione interna a bassissime emissioni e tecnologie ibride ad alta economia è fondamentale per il futuro”. Target della Horse, 15 miliardi di euro di ricavi annuali e una produzione di 5 milioni di unità di propulsione l’anno.