A decenni di distanza dall’ultima volta, la Renault 5 è rinata in formato elettrico. Un’ottima notizia, che rispolvera un nome iconico, ma che lascia perplessi i puristi. L’idea di una 5 a batteria stride con la natura dell’originale. Eppure, la Casa della Losanga ha deciso di andare fino in fondo, consapevole di dover fare le cose per bene per avviare una transizione elettrica di successo.
Renault 5 termica: un’arma per conquistare l’Europa?
Svelata al Salone di Ginevra 2024, la Renault 5 ha ricevuto parecchi apprezzamenti sia dagli appassionati che dagli addetti ai lavori. Il lavoro svolto dai designer è eccellente, tenendo conto del prezzo abbordabile. La carrozzeria mutua la personalità sbarazzina del passato, confermando l’attenzione della Losanga al green. Introdotta la Zoe già nel 2013, il percorso ha vissuto poi altre tappe fondamentali come la Twingo EV, la Megane e la Scenic. Senza nulla togliere ai predecessori, la Renault 5 fa storia a sé, in quanto tenta di ripercorrere i fasti di ieri in chiave moderna.
Il listino non è ancora stato comunicato, ma circolano voci circa una cifra d’attacco inferiore ai 25.000 euro. Condizioni competitive difficili da trovare altrove, e quasi sempre firmate dal gruppo transalpino. La BEV meno costosa sul mercato resta la Dacia Spring, seguita dalla Twingo e “solo” in terza posizione dalla Citroen e-C3. La proposta Stellantis sarà con ogni probabilità l’antagonista numero uno da superare.
Oltre all’economicità e alle dimensioni compatte, un terzo punto in comune potrebbe essere la varietà dei propulsori. Oltre alla full electric, ci sono buone possibilità di vedere una variante termica. Il conglomerato presieduto da John Elkann e guidato da Carlos Tavares potrebbe essere d’ispirazione. Esemplari ne troviamo a bizzeffe, anche per la Fiat 600, la Jeep Avenger, la Lancia Ypsilon e la futura Alfa Romeo Milano, la cui presentazione avverrà ad aprile.
Al momento, il produttore è riluttante all’idea, preferendo creare una gamma di auto a batteria ben definita, in netto anticipo rispetto al bando di benzina e diesel previsto per il 2035. Tecnicamente, però, il pianale AmpR Small consentirebbe la realizzazione del piano. Derivato dalla CMF-B, è stato progettato ad hoc per le BEV, ma la versatilità è la sua cifra distintiva.
La Renault 5 potrebbe accogliere un serbatoio del carburante, mentre il treno multilink, meno ingombrante rispetto a quello della Clio, assicurerebbe un maggiore margine di manovra. Inoltre, la fisionomia della carrozzeria, simile a quella della Clio, favorirebbe l’installazione di un “motore termico di vecchia scuola”, eventualmente in un sistema ibrido.