La Renault amplierà la sua offerta commerciale di vetture a batteria con due ulteriori innesti: la supermini 5 e il crossover 4Ever, che chiameremo Renault 4 2025 perché, stando ad alcune indiscrezioni sarà questo il suo nome finale. La Losanga si concederà un tuffo nel passato, rievocando la versione passeggeri 4L e l’equivalente furgone 4 Fourgonette. Degli esemplari di eccellente qualità costruttiva, approdati in commercio negli anni Sessanta e ritirati entrambi nel 1992. Dopo oltre trent’anni, è giunto il momento di rispolverare un mito, ovviamente attualizzato al presente. L’annuncio è stato dato nel corso del mese di giugno del 2021, capace di far battere forte il cuore ai fan di lunga data.
In pochi si sarebbero immaginati di apprendere una notizia del genere, una vera e propria “bomba”. Che, una volta sganciata, ha portato gli appassionati ad arrovellarsi giorno e notte circa le soluzioni destinate a essere messe in pratica. Cos’avranno in serbo per l’occasione? Di sicuro, ci sono tante speranze sulle caratteristiche. E un anticipo gustoso è stato dato nel corso del 2022, al Salone di Parigi, dove è stata rivelata la Renault 4Ever Trophy Concept. Mentre all’inizio erano stati rivelati esclusivamente la griglia, la firma luminosa e le sagome delle varianti passeggeri ed LCV, alla kermesse transalpina è stato possibile approfondirne le caratteristiche.
Allora ci si è accertati che il produttore ha in mente per lei un aspetto massiccio e robusto, con soluzioni orientate al contenimento dei costi. Le numerose anteprime concesse dal Costruttore permettono, dunque, di avere un’idea piuttosto chiara su cosa ci aspetta in futuro. Anche se il modello di serie è previsto nel 2025, fin da ora abbiamo un’idea di massima circa i tratti distintivi della Renault 4 2025. Senza attardarci, andiamo a scoprire come saranno il look, gli interni, le motorizzazioni e i prezzi.
Renault 4 2025: gli esterni
La versione definitiva dovrebbe avere, più o meno, le stesse dimensioni della showcar, avente una lunghezza di 4160 mm. Quasi mezzo metro più dell’originale 4L e poco più corta della Renault Captur a combustione interna, che, al giorno d’oggi, è la seconda proposta più piccola dell’intero portafoglio prodotti del marchio. Il passo della 4ever svelata al pubblico e agli addetti ai lavori conta su un passo di 2.570 mm, che, se confermati, andrebbero a collocare la vettura attesa nei punti vendita tra i suv di segmento B. Una categoria parecchio fruttuosa, che vedrebbe il brand d’oltralpe competere con modelli di ottimo appeal.
Scendendo nel dettaglio, i rendering realizzati da CarScoops aiutano a immaginare le sembianze definitive. Dal prototipo verrà ripresa “l’ossatura”, con alcune caratteristiche destinate a essere rese meno estreme. Un passaggio imprescindibile, a maggior ragione perché, come abbiamo già detto poc’anzi, i piani alti hanno disposto la razionalizzazione delle uscite di cassa. Dunque, oltre a ruote dal diametro inferiore, sia gli specchietti sia le maniglie delle porte saranno convenzionali. In generale, l’aspetto sarà abbastanza discreto, perdendo le dotazioni da fuoristrada “duro e puro”, che altrove verrebbero mantenuti, ma eccessivi per un modello orientato perlopiù alla città. Inoltre, sparirà, salvo clamorosi colpi di scena, il cofano concavo, tanto scenografico quanto poco pratico.
I rimandi alla 4L del glorioso passato troveranno presumibilmente conferma, tra cui la semplice griglia nera che racchiude i fari a LED, il parabrezza, i gruppi ottici posteriori montati verticalmente, la forma dei parafanghi pronunciati, i finestrini posteriori trapezoidali e la coda affusolata con i gruppi ottici verticali.
Gli interni
Alla pari degli esterni, pure l’abitacolo della Renault 4 2025 sarà incentrato sulla semplicità delle linee. Niente soluzioni troppo elaborate, ree di far schizzare alle stelle il costo di produzione. Il target a cui si rivolgerà saranno, del resto, le famiglie in possesso di disponibilità economiche limitate. Per mantenere un buon margine di guadagno toccherà fare di necessità virtù.
Attirati gli sguardi con lo stand parigino, adesso verrà il momento di guardare pure al portafoglio. E poi il carattere della Renault 4 stonerebbe, in qualche modo, con il carattere originale del veicolo, in cui la praticità e la solidità la facevano da padrone. A dispetto delle dimensioni compatte, l’architettura elettrica si tradurrà presumibilmente in una cinque posti e in una generosa capienza del vano bagagli, almeno in rapporto alle dirette concorrenti.
La qualità dei materiali tenderà piuttosto verso il basso, anche se non saremmo nemmeno troppo negativi in proposito. Ok, la compagnia dovrà ottimizzare le uscite e ormai lo abbiamo capito. D’altro canto, la possibilità di mettere a segno delle economie di scala aiuterà a raggiungere il compromesso ideale, tale da rendere felici sia gli azionisti sia la clientela.
A proposito di economie di scala, la forza del Gruppo Renault permetterà di integrare delle soluzioni in linea con i gusti e le esigenze dell’odierna generazione di utenti. Cosa vogliamo dire con questo? È presto detto: il bagaglio di risorse a disposizione consentirà di applicare delle idee già viste altrove. Ad esempio, ci sono discrete chance di assistere alla messa in pratica di idee ammirate sulle Dacia. Il brand rumeno, rinato sotto l’egida della Losanga, ha raggiunto delle soglie di popolarità oltre qualunque immaginazione.
Crediamo abbia solo da imparare sul valore dei soldi, in quanto è sul rapporto qualità-prezzo che il Costruttore dell’Est Europa ha costruito le relative fortune. Non ci diremmo sorpresi se alla fine si optasse in favore di un supporto per smartphone, nonché su un cockpit digitale di fattezze ridotte. Inoltre, per spopolare saranno forse impiegati i materiali riciclati. Oltretutto, si risponderebbe alla domanda degli ecologisti, desiderosi di qualcosa di meno impattante sull’ambiente.
Dopo averlo martoriato a lungo, è il caso di prendere delle scelte consapevoli e rispettose. La strategia ricalcherà il piano attuato dalla connazionale Citroen, rivale per antonomasia, e in futuro destinato a essere seguito da ulteriori compagnie.
Motori e prezzi
Anticipata dalla 5, in arrivo nel corso del 2024, la Renault 4 ne condividerà diverse soluzioni sotto il piano meccanico. La piattaforma sarà, tanto per cominciare, la CMF-BEV, dedicata alle vetture elettriche del segmento B, derivata dal pianale CMF-B di Captur e Clio. Per quanto riguarda il motore, la potenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 140 cavalli, mentre la batteria, agli ioni di litio, sarà di 42 kWh.
Ai microfoni di Auto Express hanno confermato l’impiego del pianale, il che automaticamente esclude il ricorso all’accumulatore super sottile della sorella maggiore, la Megane E-Tech Electric, la quale si basa sulla più grande e costosa architettura CMF-EV. I portavoce non si sono sbilanciati sul possibile prezzo di partenza.
Dato che mancano ancora un paio d’anni al lancio, e il mercato è quantomai difficile da leggere oggi, i progettisti non se la sentono di esprimersi sul costo finale del piccolo sport utility. Viste le soluzioni volte a contenere le uscite di cassa, potrebbe costare all’incirca quanto la Citroen C3 a zero emissioni, ovvero sotto la soglia dei 25 mila euro. Ciò costituirebbe di per sé un notevole progresso rispetto alla precedente generazione di bev, le quali sono sempre state più onerose nelle spese.