Gli incentivi auto elettriche sono un tale flop da risultare finiti in otto ore, con acquirenti ignoti (zero truffe, ma meccanismo inaffidabile): così Tesla rimedia e fa regali agli esclusi dai bonus. Un modo per rimediare a una burocrazia elefantiaca che lascia a bocca asciutta tantissimi privati, i quali avrebbero voluto dare dentro il rottame sporco pericoloso e inquinante per una macchina elettrica nuova, ma sono stati sorpassati chissà da chi. Ecco l’omaggio a scelta. opzione uno: 3 mila euro. Opzione due in alternativa: due anni di Supercharger gratis.
Tesla ha scritto ai delusi esclusi beffati. Facendo loro proposte. Uno: mantenere l’ordine, da cui verrà stralciato l’ecobonus. Pertanto sconto della Casa texana di 3.000 euro e zero sconto statale. Dice Tesla: “Riceverà un nuovo contratto d’ordine in cui sarà eliminato il Contributo statale Ecobonus, ma le sarà riconosciuto da parte di Tesla uno sconto di € 3.000 come gesto di buona volontà. Il contributo è vincolato alla consegna del veicolo entro il 30 giugno 2024”. Perché la consegna così rapida? Le Tesla hanno tutto di serie in genere, mentre le opzioni sono pochissime. Per questo a un ordine in genere corrisponde una vettura pronta consegna. Non è che la fai con gli optional e la fabbrica la crea su misura in tanto tempo. O due: annullare l’ordine ed effettuarne uno nuovo, con una super promo, cioè due anni (o 20.000 km) di ricariche gratuite presso la rete Supercharger. Le due offerte sono valide a una condizione: l’auto va consegnata entro il 30 giugno 2024.
Resta inteso che il cliente può cancellare l’ordine, chiedere il rimborso dell’anticipo, e ottenerlo. Sono 250 euro. Ecco la Casa: “Ove legalmente previsto verrà effettuato il rimborso dell’anticipo. Le chiediamo di rispondere a questa comunicazione indicando l’opzione scelta entro e non oltre il 13 giugno. Se non riceveremo risposta, ci riserviamo il diritto di cancellare l’ordine”.
Il giudizio sull’incentivo Tesla
Fra i due, ossia sconto o ricarica Supercharger, meglio lo sconto. Perché non vincolato. Viceversa, il pieno alle colonnine del costruttore creato da Elon Musk ha il limite di 20.000 km. Meglio lo sconto di 3.000 euro anche perché, con la mia media di “consumo di 188”, per fare 20.000 km servirebbero 3.760 kwh. Al prezzo di 0.42 euro al kwh, fa 1.580 euro. Metà dello sconto. Piace lo sconto da solo, non legato al prestito, alla finanziaria con tassi e costi dell’operazione. Comunque, non è un regalo molto consistente: non è un taglio molto eccitante rispetto al listino di partenza. D’altronde, sempre meglio che niente. Tesla non è un ente di beneficenza, ma un’azienda per fare profitti: ci guadagnerà anche con lo sconto o con la ricarica gratis. La Casa texana o ha margini o ha auto nei piazzali. Tutto normale, lecito, logico.
Attesa dopo l’annuncio di Giorgetti di nuovi incentivi per auto elettriche
Dopo annunci per sei mesi del ministro delle Imprese Urso su incentivi 2024, iniziati il 3 giugno, e dopo la fine clamorosa dei bonus elettrici sbranati, ecco la mezza promessa con annuncio del ministro dell’Economia Giorgetti: forse chissà altri bonus statali per l’elettrico. Pertanto, le vendite di macchine full electric torneranno a paralizzarsi. Tutti attendono altri sconti statali.
Il commento di Tesla sul meccanismo bonus elettriche
Sentiamo Tesla: “La dinamica di esaurimento dei fondi non ci permette di fornire alcuna garanzia in merito alla riuscita della prenotazione”. Insomma, qui c’è il caos. Tutto senza previsioni o progetti.