Vittoria facile facile delle assicurazioni in Italia: sempre più ricche e sempre meno sanzionate dalle autorità di settore (Ivass). Lo afferma Assoutenti. Nel 2023 il risultato di esercizio del settore è salito a 8 miliardi di euro, con utili in crescita abnorme del +249% rispetto all’anno precedente. Rc auto a mezzo miliardo circa. Nello stesso periodo sono stati trattati dall’Autorità di vigilanza appena 130 provvedimenti verso compagnie di assicurazioni e intermediari, di cui 56 conclusi con sanzioni pecuniarie, 50 non pecuniarie e 24 con l’archiviazione. Le sanzioni pecuniarie irrogate ammontano a 7 milioni di euro, appena lo 0,0875% degli utili raccolti dalle imprese assicuratrici.
C’è chi sale (i profitti) e c’è chi scende (le ammende)
L’attività sanzionatoria dell’Ivass ha avuto un crollo verticale rispetto al 2022, quando i provvedimenti furono 245, con 85 sanzioni pecuniarie e 119 non pecuniarie. Il numero di sanzioni è quindi sceso in un anno del 34%, quello dei provvedimenti addirittura del 47%.
“Le imprese assicuratrici da un lato sono sempre più ricche, dall’altro sempre meno multate dall’Ivass – afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso -. Si potrebbe obiettare che il calo dei provvedimenti sia riconducibile a una maggiore correttezza delle compagnie verso i propri clienti, ma purtroppo non è così: aumentano le clausole vessatorie e le pratiche scorrette, a partire dall’obbligo di far riparare le vetture incidentate presso le carrozzerie indicate dalle imprese fino alle perizie sui danni realizzate tramite Intelligenza Artificiale, pratiche tese a ridurre la concorrenza e aumentare i profitti delle compagnie, a tutto danno degli assicurati”. Materia soggettiva: si attende la risposta di assicurazioni e Ivass. Magari dell’Ania, che rappresenta le compagnie.
Chi tutela gli automobilisti?
“A fronte di tali numeri viene da chiedersi: chi tutela realmente i consumatori dagli illeciti assicurativi?”, si chiede retoricamente Melluso, con risposta implicita. Intanto, arrivano altri quattrini. A maggio i prezzi medi delle polizze sono saliti del 6% attestandosi a una media di 400 euro a polizza. Ancora una volta Napoli e Prato, con un prezzo medio di 580 euro, si confermano le province italiane dove l’Rc auto costa di più, seguite da Caserta (515 euro) e Pistoia (503 euro). Ma la famigerata scatola nera che doveva far crollare i prezzi Rca? Un flop totale.