Mentre lo staff di Land Rover si prepara a consegnare la presentazione statica della nuova versione ad alte prestazioni della Range Rover Sport alla fine di questo mese, il team di ingegneri dietro le quinte sta testando il suv ai suoi ritmi dinamici finali al Nurburgring. La pista tedesca per eccellenza è spesso la più gettonata, soprattutto tra le compagnie tedesche, le quali la scelgono nella larga maggioranza dei casi per effettuare i test di collaudo. Tuttavia, l’esempio in questione evidenzia che non è una semplice questione di patriottismo. Al di là della storia (molto affascinante, che vi suggeriamo caldamente di recuperare, laddove non la conosciate), le caratteristiche del circuito la rendono parecchio invitante.
Le numerose sfide da affrontare permettono di spingere al limite le qualità del mezzo, in maniera tale da stabilire se abbia o meno i numeri adatti per far fronte alle esigenze di pubblico. Sostenere e superare il battesimo di fuoco sul famigerato inferno verde significa avere tra le mani una proposta di eccellente fattura. Di conseguenza, viene sfruttata soprattutto per quelle uscite che ancor prima di sbarcare in commercio promettono delle prestazioni esaltanti. Perché in una vettura di grosso calibro non basta la mera potenza, bensì conta pure l’handling, altrimenti per la quasi totalità dei potenziali acquirenti sarebbe una sorta di incubo mettersi al volante.
Range Rover Sport SV: test al Nurburgring
Land Rover ha già confermato che svelerà il nuovo modello il 31 maggio e l’ammiraglia sarà accompagnata dalla dicitura SV, invece di SVR, andando a sovvertire le previsioni iniziali. La società potrebbe semplicemente cambiare la sua politica, ma una spiegazione più plausibile è che stia passando a un formato a due livelli. Porsche ha i suoi marchi Turbo e Turbo S, quindi sembra ragionevole di ottenere la Range Rover Sport SV ora e una SVR più estrema alcuni mesi dopo, anche se è la supposizione prevalente della stampa e degli appassionati. Per stabilire se sarà davvero così, occorrerà aspettare, come di consueto, il pronunciamento dei portavoce ufficiali. Fino ad allora ci muoveremo soltanto nel campo delle ipotesi e non potrebbe essere altrimenti.
A ogni modo, cerchiamo di ripescare i valori della proposta uscente, poiché consentono di avere un’idea di massima sulle capacità della new entry. Ebbene, il modello più potente dell’attuale gamma Sport, la P530, sviluppa 530 CV dal suo V8 biturbo derivato dalla BMW da 4,4 litri. Rispetto a tale esemplare, la SV supererà tale soglia e probabilmente andrà a superare le capacità dell’ultima SVR, ritirata dal commercio. Che, lo ricordiamo, eroga 585 CV tramite un V8 sovralimentato da 5,0 litri
Una potenza di 625 CV di una BMW X5 M-spec 4.4 V8 sembra probabile, e a giudicare da quanto abilmente il prototipo SV gestisce il Nurburgring nelle immagini del filmato visibile qui sotto, i tecnici impiegati dall’azienda lavoreranno sodo, affinché il risultato finale ripaghi le aspettative. Nel mirino finiranno i freni e le sospensioni, così da garantire la migliore esperienza possibile, senza correre dei rischi, nel momento di incrementare la potenza.
Oggi Sport è già dotata di sospensioni pneumatiche e una delle innovazioni introdotte per il suv di terza generazione lo scorso anno sono state le molle pneumatiche a volume commutabile che, insieme agli ammortizzatori adattivi a doppia valvola, promettono risposte più rapide in confronto alla vecchia SVR.
Visivamente, la SV 2024 si distinguerà dalle sportive minori con una nuova griglia superiore e una rete a nido d’ape sulle due griglie inferiori più due prese d’aria maggiorate negli angoli del paraurti. Ci saranno anche gli emblemi SV e un set di quattro terminali di scarico rotondi sul retro presenti in nessun altro modello. Per quanto riguarda i prezzi, possiamo solo speculare per ora, ma dovremmo sempre aggirarci nell’ordine delle 130 mila sterline (circa 150 mila euro al tasso di cambio attuale).