Si accendono di nuovo i riflettori sulla Range Rover Evoque. L’azienda britannica è stata sorpresa con un prototipo del suv compatto di fascia premium completamente mimetizzato, un modello che ha già compiuto tre anni e mezzo dalla sua presentazione. Mentre secondo la strategia produttiva di altre Case si tratta di un intervallo breve, questo non vale per un modello di tale caratura, oltretutto presente in un segmento pregno di new entry. Vivere di rendita è un lusso insostenibile, qualunque sia il brand in questione. La qualità progettuale delle Range Rover è rinomata a livello internazionale, ma ciò non toglie che sia necessario aggiornarne le caratteristiche. Il momento giusto per presentare miglioramenti è ormai arrivato.
Giusto fra qualche mese vedremo lo stesso esemplare nei concessionari del produttore. Lo sbarco non è previsto quest’anno, bensì nella prossima. La più piccola dei modelli Land Rover verrà rispolverata nel 2024, insieme a novità degne di nota. Con la sessione di collaudo pizzicata dai “paparazzi delle quattro ruote” del magazine spagnolo Motor.es la voce di corridoio ha adesso i crismi dell’ufficialità. Saprà tenere testa ai competitor? Di sicuro ci sperano i progettisti, al lavoro da mesi sul facelift, affinché nessun dettaglio, nemmeno quello in apparenza marginale, venga trascurato.
La prima generazione della Range Rover Evoque è stata presentata nel 2011 e ha catapultato verso la fama il marchio britannico, che aveva solo la Freelander come opzione più piccola nella sua gamma di sport utility nella sua stretta accezione. I sentieri off-road rappresentavano già l’habitat naturale, tuttavia venivano affrontati mediante delle differenti soluzioni. A furor di popolo, ha deciso di buttarsi pure nel segmento, conforme allo stile di sempre. Gli addetti ai lavori di Land Rover sapevano che era giunto il momento di unirsi alla grande effervescenza di un corpo vetture di indiscutibile fascino, in grado di soddisfare a pieno le esigenze stilistiche e funzionali dell’attuale platea di consumatori.
Così ha pensato di scommettere sull’ampliamento delle proposte dei modelli di maggior blasone con l’emblema Range Rover. Un brand che, lo ricordiamo, va ora incontro a una rivoluzione, sotto il profilo del marketing. I piani alti del gruppo, che comprende la Jaguar, hanno, infatti, sancito di creare una rete di sotto-brand. Una decisione figlia del feedback positivo da parte del pubblico di riferimento in merito a certi esemplari, che quasi si vendono da soli, data l’ottima reputazione guadagnata in passato.
Vendute delle proposte con carrozzeria a tre e cinque porte, oltre che Cabrio, con la seconda generazione della Range Rover Evoque, presentata a fine 2018, l’organigramma ha deciso di puntare su una sola carta, l’opzione più versatile, e su uno stile estetico più affine a quello della Velar. Così facendo hanno saputo creare un nuovo corso stilistico, che, a giudicare dai dati di immatricolazione, ha funzionato. Un esperimento andato a buon fine, ancora una volta, a conferma delle bontà delle strategie societarie adottate dall’organigramma.
Adesso si avverte, però, l’esigenza di apportare un lieve aggiornamento. Le immagini ritraenti la Range Rover Evoque Facelift del 2024 mostrano una concept car che, nonostante abbia una scocca completamente rivestita in vinile, sappiamo che è di colore bronzo. Con ogni probabilità sarà presente insieme in listino insieme a diverse altre opzioni, così da permettere al conducente la massima personalizzazione della vettura. Di norma, con gli interventi di metà carriera la tavolozza cromatica si arricchisce di ulteriori scelte. Staremo a vedere se varrà pure in tal caso.
La parte posteriore della Range Rover Evoque Facelift 2024 mostra una nuova illuminazione nella luce di posizione
In seguito al facelift, la Range Rover Evoque conserva i suoi sottili fari anteriori ma ha cambiato la forma della luce offrendo una striscia continua sulla falsariga della Velar. Inoltre, la calandra ottiene in dote pure una nuova cornice decorativa con aperture strette e fini in sintonia con il fratellone. Anche il paraurti è stato rinnovato, con inedite prese d’aria più piatte alle estremità. Degli accorgimenti miglioramenti minimi, ma più che sufficienti per fornire uno stile più sofisticato, come accade altresì al posteriore. I fari rimangono intatti, alla pari dei fanali ma, anche qui, la luce di posizione evolve, seguendo la stessa forma delle luci anteriori.
Relativamente alla piattaforma, la scelta ricadrà sull’architettura modulare elettrificata EMA, in grado di offrire sufficiente spazio per accogliere un massimo di cinque persone, lungo le due file di sedili.
La Range Rover Evoque avrà nuove funzionalità nella primavera del 2024
La Range Rover Evoque offrirà pure miglioramenti interni, sia nel design che negli equipaggiamenti, con l’upgrade dei sistemi ausiliari alla guida, che tenga conto delle recenti innovazioni apportate nel settore. Inoltre, i rivestimenti dell’abitacolo dovrebbero salire di livello e l’ergonomia consentirà di sentirsi a proprio agio, in completo relax. Inoltre, ci saranno degli accorgimenti inerenti al feeling dinamico del telaio e ottimizzare i suoi motori benzina e diesel già dotati di tecnologia microibrida a 48V. Si prevede inoltre che l’ibrido plug-in disponibile riceverà una batteria di capacità superiore, che aumenterà la sua autonomia rispetto ai 55 km già assicurati. Stando alle ricostruzioni delle testate d’oltreoceano, i guidatori avranno modo di percorrere fino a circa 100 km in modalità full electric. Comunque, si tratta di semplici speculazioni, anche se parecchio interessanti.
La proposta a trazione 100 per cento elettrica saprebbe, invece, garantire una percorrenza di oltre 480 km con una singola carica. Data peraltro l’inflazione, si ipotizza un ritocco verso l’alto dei prezzi, a 55 mila euro circa, visto che il listino attuale parte da 50 mila. In ogni caso, le migliorie non tarderanno ad arrivare. Difatti, il suo esordio è previsto entro la fine dell’anno e la sua commercializzazione nella primavera del 2024.