Ammettiamolo, con l’arrivo della Chevrolet Corvette Stingray (detta anche C8) i fans di questo iconico modello si sono spaccati in due correnti: quelli che reputano la scelta di adottare il motore in posizione centrale qualcosa di sbagliato, poiché la Corvette lo ha sempre avuto in posizione anteriore, e quelli che pensano che questa novità possa portare la Corvette al pari delle rivali come Audi, Honda e McLaren.
Nonostante le ovvie posizioni di ciascuno, Chevrolet ha voluto osare con la nuova Corvette Stingray visto che oltre al posizionamento del motore ha cambiato diversi elementi e caratteristiche della vettura. La nuova Chevrolet Corvette Stingray ha veramente pochissimo da spartire con il vecchio modello del 2014. Ciò che colpisce subito è ovviamente il muso corto, forse uno dei cambiamenti più visibili visto che proprio questa parte della vettura era divenuta un vero e proprio marchio di fabbrica.
Tutta nuova è anche la fiancata dove spicca anche una grande apertura per il raffreddamento del motore e le maniglie delle portiere nascoste. Anche il tetto si allunga di meno verso il posteriore della vettura che possiede grandi prese d’aria e gli scarichi posti ai lati del fascione.
Il motore V8 da 6.2 litri deriva dal suo predecessore anche se cambiano la testata, ha un serbatoio dell’olio di raffreddamento più grande e un albero in posizione più bassa. La potenza è ora salita a 497 cavalli, un bell’incremento rispetto ai 466 cavalli della versione precedente. Ma si possono raggiungere facilmente i 502 cavalli installando uno scarico ad alte prestazioni compreso nel pacchetto Z51.
Il cambio invece è un robotizzato doppia frizione a 8 marce con comandi al volante e porta via la possibilità di avere un cambio manuale. Tuttavia i maggiori sforzi sono stati rivolti al telaio in alluminio, riprogettato, che grazie alla nuova posizione del motore segna un +10% di rigidità.