Quando e come fare ricorso all’Autovelox

Walter Gobbi

L’autovelox è lo strumento che negli anni successivi alla sua introduzione nelle strade ha portato un numero considerevole di automobilisti a contestare la multa per alta velocità ricevuta.

Ci sono casi in cui la contestazione è solo un pretesto per non pagare la multa consapevoli di aver ricevuto perché infranto i limiti di velocità posti sulla strada.

Fermo restando che sulle strade i segnali sui limiti di velocità servono esclusivamente ad evitare incidenti e aumentare la sicurezza, in alcuni casi anche i dati rilevati dall’autovelox possono essere errati: rilevamento infrazione in orari impossibili o mentre l’auto era parcheggiata in garage sono alcuni dei casi più contestati.

Ci sono dei casi in cui il ricorso per multe da autovelox è possibile.

Secondo la legge in Italia le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità sulle strade devono essere ben visibili impiegando la cartellonistica ed i dispositivi di segnalazione luminosa opportuni. Quando per esempio l’autovelox è posto all’uscita di una curva, oppure messo in postazioni civette poco visibili, sono casi che non rispettano questa legge e sono da intendersi contestabili.

Sia autovelox che segnale indicatore devono essere alla giusta distanza per la visibilità: non possono essere coperti da vegetazione, dietro una curva o in tutti quei posti dove l’automobilista non può constatarne la presenza.

Il segnale di preavviso autovelox deve rispettare le distanze indicate dal Codice della Strada.

Completezza del verbale, in quanto la pattuglia deve contestare la multa nell’immediato, e se ciò non avviene è proprio nel verbale che deve essere spiegato perché non si è proceduto al fermo.

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