Mantenere un’auto, a prescindere dalla sua motorizzazione, costa. E tra quelli che preoccupano sempre di più i conducenti di ogni parte del mondo ci sono gli oneri collegati alla manutenzione. Tanto da spingere anche i produttori a cercare costantemente innovazioni in grado di andare incontro ai timori dei propri utenti. E proprio questa rinnovata attenzione delle case dovrebbe essere presa in considerazione nella fase di scelta della propria auto. A consigliarlo il fatto che ci sono autoveicoli i quali consumano maggiormente i pneumatici, rispetto a quelli concorrenti. Sapere in anticipo quali siano questi modelli può in effetti contribuire a limitare la spesa collegata al mantenimento dell’auto e ad alleviarne il peso sul bilancio familiare.
I pneumatici sono una delle maggiori voci di spesa, per la manutenzione di un’auto
I pneumatici sono uno degli elementi che vanno incidono maggiormente sulla spesa collegata alla manutenzione della propria auto. A renderli tali anche il fatto che perlomeno ogni 40mila chilometri è necessario procedere al cambio gomme, in modo da eliminare o almeno ridurre i rischi derivanti dalla loro usura.

Occorre però sottolineare che ci sono veicoli i quali consumano maggiormente i propri pneumatici rispetto ad altri. A cercare di dare vita ad una preziosa graduatoria in tal senso è stata una catena di manutenzione britannica, Kwik Fit, la più grande del Regno Unito dall’alto degli oltre 600 centri gestiti. La società ha infatti elaborato uno studio estremamente preciso sulle auto che consumano maggiormente le coperture delle proprie ruote. Le quali, di conseguenza, proprio a causa di una più rapida usura necessitano di essere sostituite prima.
Per riuscire nell’intento di partenza, Kwik Fit ha instaurato una collaborazione coi suoi seicento negozi, chiedendo loro di fornire i dati relativi alle auto che più frequentemente transitano nei loro stabilimenti al fine di acquistare nuove coperture. L’indagine ha potuto far conto su una base vastissima, formata da più di due milioni di veicoli. E, naturalmente, al fine di non penalizzare i best-seller, ovvero i modelli più popolari, hanno anche valutato il volume di quelli immatricolati.
Le conclusioni dello studio sono abbastanza sorprendenti
Lo studio della catena britannica ha preso in esame veicoli a benzina, diesel ed elettrici e, in definitiva, ha prodotto conclusioni che dovrebbero essere tenute nel debito conto da chi si appresta ad acquistare un nuovo veicolo cui affidare i propri movimenti su strada. Tra i primi tre modelli con il consumo di pneumatici più elevato, ci sono due modelli Tesla, ovvero Model 3 e Model Y. Il secondo gradino del podio è invece occupato dalla Citroën Berlingo industriale.
Ecco comunque la top ten di questa non certo lusinghiera graduatoria:
- Tesla Model 3
- Citroën Berlingo
- Tesla Model Y
- Mercedes CLA
- La Volvo XC40
- BMW Serie 4
- BMW Serie 2
- Jaguar XE
- Kia Niro
- Skoda Karoq
Se la graduatoria viene fatta tenendo conto dei produttori le cui auto consumano maggiormente i pneumatici, la lista è guidata da Tesla, seguita da Citroën e, curiosamente, da BMW al terzo posto, con Mercedes e Volvo che si attestano ai piedi del podio.
Lo studio in oggetto va preso naturalmente anche come un invito, quello a effettuare una corretta manutenzione in tema di pneumatici E al proposito andiamo a ricordare alcuni degli accorgimenti che possono aiutare in tal senso i conducenti, con benefici di non poco conto a livello di spesa.
La manutenzione dei pneumatici non va sottovalutata
Prendersi cura dei propri pneumatici può rivelarsi decisivo per riuscire ad averne sempre sotto controllo lo stato di salute. E, per tale via, contribuire ad allungarne la vita. E tra i primi accorgimenti da adottare c’è la loro rotazione, partendo da una premessa: di solito, nelle auto a trazione anteriore sono quelli anteriori a logorarsi prima. Ruotarli al cambio può tradursi in uno stato di usura uniforme e nel conseguente aumento della longevità.

Così come può rivelarsi importante investire in prodotti di elevata qualità. I pneumatici premium, infatti, sono il risultato di tecnologie sempre all’avanguardia e vengono realizzati facendo ricorso a gomma di livello superiore.
E, ancora, occorre curare al meglio allineamento ed equilibratura. Questi interventi non solo attenuano notevolmente l’usura delle gomme, ma anche quella di assi, sospensioni e altre componenti del telaio. Per capire quando è il momento di intervenire, un segnale è da ravvisare nelle vibrazioni del volante. Il tutto in linea con una massima sempre valida: prevenire è meglio che curare.