Quale futuro negli Usa per la svedese Volvo della cinese Geely dopo il caso TikTok

Ippolito Visconti Autore News Auto
Rapporto complicato fra la Cina e gli Usa dell’ex presidente Biden, con possibili ripercussioni anche per la svedese Volvo del Gruppo cinese Geely
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Stando a The Economic Times, la svedese Volvo del Gruppo cinese Geely potrebbe incontrare qualche ostacolo negli Usa dopo il caso TikTok. Da anni, aziende e app a elevato contenuto tecnologico Made in China sono considerate come una minaccia per la sicurezza nazionale in terra yankee. Era così con Sleepy Joe. Vedremo con Trump. A mo’ di esempio, vedasi la lista nera del Pentagono che coinvolge CATL. La Casa del Nord Europa rischierebbe di violare le nuove regole statunitensi sulla tecnologia automobilistica.

Paradosso Volvo: sicurezza totale

Volvo è un marchio rinomato per la sicurezza stradale. E lodato negli Usa per i suoi valori. Se lo merita, essendo un gran costruttore che fa auto con rapporto eccezionale fra qualità e prezzo. Ma dal 2027 le nuove normative progettate per impedire alla Cina di spiare i cittadini statunitensi o di effettuare un attacco informatico potrebbero anche avere ripercussioni – paradossalmente – proprio sulla Casa svedese di proprietà cinese. Le auto moderne sono computer sofisticati su ruote, e creano vulnerabilità gustose per gli hacker.

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New Volvo XC90 T8 – dynamic

Cosa c’entra la Cina con Volvo

La svedese Volvo ha sede a Göteborg ed è quotata alla borsa Nasdaq di Stoccolma, ma Geely ha acquisito la Casa da Ford per 1,8 miliardi di dollari nel 2010. Con successiva gestione straordinaria del know-how scandinavo. Le norme del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, finalizzate negli ultimi giorni dell’amministrazione Biden, proibiscono vendita e importazione di veicoli connessi contenenti apparecchiature avanzate e software di guida automatizzata, se questi sistemi sono progettati o prodotti da entità cinesi (o russe). Punto due: le società automobilistiche possedute, controllate o soggette alla giurisdizione o alla direzione dei cinesi (visti come rivali o nemici) sono escluse dalla vendita di veicoli connessi negli Stati Uniti, indipendentemente da chi li abbia progettati. Morale: la Suv elettrica Volvo EX90 potrebbe non ottenere un lasciapassare anche se è costruita in uno stabilimento nella Carolina del Sud con circa 2.500 dipendenti. Conta il Made by China, non il Made in China.

Se ne riparlerà

È troppo presto per fare ipotesi sulle potenziali conseguenze. Di certo, Volvo collaborerà con gli Stati Uniti su tutti gli aspetti tecnici della norma. Geely, controllata dal miliardario cinese Li Shufu, ha affermato di non avere nulla da aggiungere. Gli Usa per l’azienda europea valgono oro. Lì dove i consumatori sono davvero esigenti, ha venduto circa 125.000 veicoli nel 2024, ovvero circa il 16% delle sue consegne totali. Se emergessero problemi, sarebbe arduo per Geely ridurre la sua quota del 79% in Volvo: più facile persuadere l’amministrazione Trump che non è una minaccia per la sicurezza. 

Non solo Volvo per Geely

Volvo è il caso più importante. Comunque, Geely affronta questioni analoghe per la sua galassia di marchi, che ha comprato con uno shopping di notevole livello. Polestar, la cui maggioranza è di proprietà di Li e alias di Geely; Lotus Technology Inc. Possibili guai per tutti i Gruppi e per tutte le Case nel mondo, visto che la tecnologia cinese invade il globo terracqueo. Eppoi, senza le auto con componenti cinesi, i consumatori Usa potrebbero magari avere macchine più care e di qualità inferiore sotto il profilo tecnologico e in tema di batterie auto elettriche.  

Massima tutela

Volvo si descrive come una società svedese indipendente soggetta alla legislazione svedese e alle regole del governo aziendale. E con autonomia come entità legale autonoma. Ha avuto il tempo di prepararsi a potenziali problemi relativi alla sua proprietà cinese: il suo prospetto di IPO del 2021 ha avvertito che l’incorporazione di tecnologie e servizi di informazione e comunicazione (ICTS) forniti da società collegate a Geely nei veicoli statunitensi potrebbe comportare restrizioni all’importazione. Per fortuna, la decisione di quotare le azioni in Svezia piuttosto che fondersi con Geely Automobile Holdings Ltd. (a listino a Hong Kong) è stata previdente. Volvo ha partnership tecnologiche con aziende statunitensi come Google di Alphabet Inc., Qualcomm Inc. e Nvidia Corp. E pone massima attenzione per la salvaguardia della privacy dei dati. 

Cina chiave della transizione, ma ostacolata in Usa ed Europa

La transizione green passa per le auto elettriche cinesi nel mondo. Eppure, la Cina affrontava qualche criticità negli Usa di Biden (con Trump la partita è aperta). Mentre deve difendersi dall’attacco dell’Ue, che ha piazzato dazi anti auto elettriche Made in China, colpendo anche le Case europee che producono nel Celeste Impero. E trovando come bersaglio il cliente medio, impossibilitato ad acquistare elettriche del Regno di Mezzo low-cost, e a proteggere il pianeta dalla CO2.

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