Premessa: sono ignoti i responsabili che, il 18 giugno 2024 sera, hanno bruciato tre Tesla (fra Model Y e Model 3) a Berlino. Ne dà notizia la Bild (vedi le sue foto). Si sa solo che l’incendio è doloso, ossia qualcuno ha causato tutto di proposito. Magari si scopre che il problema è un altro. O che il Nerone teutonico era di destra. C’è chi ipotizza che i colpevoli possano essere gli ecotalebani di sinistra: gli stessi i quali hanno protestato contro la GigaBerlin dormendo nella foresta in difesa del verde, o i cuginetti del Vulkan Gruppe. Codesto movimento sinistroide, il 5 marzo 2024, ha appiccato le fiamme a un traliccio ad alta tensione di servizio alla fabbrica di batterie berlinese perché Tesla “divora terra e risorse, persone e manodopera per sputare fuori 6.000 Suv a settimana, macchine assassine e monster truck”. Qualunque cuor di leone abbia distrutto col fuoco le tre Tesla, ha fatto uno spot pubblicitario gratuito per Musk. Il motivo? Batterie intatte, nessuna esplosione, nessun dramma: i Vigili del fuoco tedesco hanno tenuto tutto sotto controllo con la massima intelligenza. Una dimostrazione di forza e di sicurezza delle auto elettriche della Casa texana.
Inquinamento stellare
In compenso, se sei verde e bruci un’auto a favore dell’ambiente, in quell’istante inquini come un demonio infervorato: polveri sottili, sostanze acide nell’aria e nell’acqua. E rovini la salute specie dei deboli (bimbi, anziani e donne incinte) che respirano quelle porcherie nell’aria nei minuti successivi e nei giorni a venire.
Uno dei temi più scottanti, è proprio il caso di dirlo, riguarda gli incendi delle auto elettriche: come trattarli, quale protocollo seguire, quali ripercussioni e successive esplosioni nei giorni successivi. A livello mondiale, i massimi esperti non hanno ancora trovato la quadra. Ma questi involontari esperimenti da parte di gentiluomini con l’accendino sono preziosi.
Proprietari nei guai
Infine, una considerazione sui danneggiati. Fra prima e dopo l’incendio delle Tesla, per Musk nulla cambia: era, è e sarà uno degli uomini più ricchi al mondo (ha appena intascato 56 miliardi di dollari), che si diverte facendo auto elettriche, rivoluzionando il settore automotive, e studiando come andare su Marte e migliorare la connessione fra i nostri neuroni. Cambia invece, e parecchio, per i proprietari tedeschi delle tre Tesla. Se non hanno la polizza assicurativa Furto e incendio, sono rovinati. Magari erano auto comprate a rate. Addebiti mensili che proseguiranno a scattare. Se hanno la garanzia Furto e incendio, sono un po’ fregati: ci sono franchigie in euro e scoperti in percentuale che restano a loro carico. Più i massimali, il massimo risarcibile. In definitiva, per gli sciocchini che hanno bruciato le Tesla, duplice soddisfazione: più inquinamento e tre privati cittadini nei guai.