Qualcomm, maggiore specialista americano di semiconduttori per smartphone sta ottenendo un ruolo sempre più importante nel mondo automobilistico. Una svolta descritta durante la sua giornata per gli investitori per la filiale automobilistica, che si è svolta a New York.
Qualcomm parla del suo futuro nel settore automobilistico
Infotainment, strumentazione digitale, connettività 4/5G e cloud, C-V2X (comunicazione tra veicoli), posizionamento GNSS (tramite più reti satellitari), ausili alla guida (ADAS), anche guida autonoma: sono tutte caratteristiche che saranno sempre più integrate nei veicoli in futuro. ciò richiede un’immensa capacità di calcolo e gestione di display grafici (CPU e GPU) in un supercomputer di bordo.
Questo è ciò che offre Qualcomm, con quello che chiama il suo chassis digitale Snapdragon. Quest’ultimo ammonta a ben 31 miliardi di dollari di ordini da un impressionante elenco di costruttori di tutti i tipi. Tra questi c’è Stellantis, che lo adotterà dal 2024. In un videomessaggio trasmesso durante l’evento di New York, Carlos Tavares usa una parabola sportiva per spiegare come ” Snapdragon ci darà i cavalli di cui abbiamo bisogno per vincere la gara”.
Anche GM sta adottando questa soluzione, inaugurata con la Cadillac Lyriq, 100% elettrica e 100% basata su chassis digitale di Qualcomm. Ma altri marchi stanno facendo lo stesso, come Renault, Honda, BYD, Great Wall o Volvo, compresi quelli che hanno adottato il sistema operativo Android Automotive di Google.
Tra gli annunci di questo evento, la partnership rafforzata con Mercedes-Benz si concretizzerà a partire dal 2023 con il lancio della nuova generazione della Classe E. L’auto sarà dotata del cockpit digitale potenziato con intelligenza artificiale, oltre alla telematica Snapdragon.
Per quanto riguarda la parte di guida autonoma, il lavoro di sviluppo della guida di livello 3 con BMW per la Neue Klasse (2025) servirà come riferimento per Qualcomm per gli sviluppi futuri in quest’area; progressi che possono poi essere applicati ad altri produttori.
Lo specialista di chip prevede inoltre di attaccare il mercato dei veicoli a due ruote motorizzati e altri VAE con un’estensione semplificata dei sistemi di sicurezza automobilistici. Ma assicura che non ha intenzione di intraprendere la produzione di sensori come radar e lidar, complementi “naturali” a qualsiasi sistema di assistenza alla guida. Almeno per il momento.
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