Intelligente idea della Cina per evitare la guerra commerciale: prezzo minimo di 30.000 euro per l’auto elettrica cinese fatta nel Paese del Dragone e venduta in Ue (fonte Reuters). Così, gli orientali non avrebbero subito inondato il mercato europeo con veicoli economici, distruggendo la concorrenza. Ma Bruxelles dice no. Quasi sdegnata e offesa alla proposta ragionevole. Si dà un assist d’oro al Vecchio Continente per non morire nella battaglia di dazi ed extra dazi, ed ecco la risposta negativa. Si vuole affondare, amen. Assurdo: affinché l’economia prosperi, serve pace commerciale arrivando a un compromesso. La rigidità porta a guerra e a povertà, specie se sei molto più debole e diviso di chi hai davanti.
Auto elettriche cinesi: attrazione fatale
Le auto elettriche costano in media meno della metà in Cina rispetto a Europa e Stati Uniti, secondo i dati del 2023 della società di dati JATO Dynamics. Le Case automobilistiche del Paese beneficiano di una serie di vantaggi in termini di costi, come l’accesso locale a materie prime e batterie. Ci sono pesanti sussidi di Pechino? Questo lo dice l’Ue. Anche la Cina sostiene che ci siano sussidi per i prodotti europei venduti nell’ex Celeste Impero. Il prezzo medio al dettaglio di un’auto elettrica a batteria in Cina era di circa 32.000 euro nella prima metà del 2023, inclusi modelli come la Seagull di BYD che vengono venduti a meno di 10.000 euro.
Al contrario, il prezzo medio al dettaglio di un’elettrica in Europa era di 66.000 euro. La maggior parte dei modelli più economici in fase di sviluppo, a circa 20.000 euro, non dovrebbero arrivare sul mercato prima del 2025, con la Volkswagen che punta a un veicolo da 20.000 euro nel 2027.
SAIC (MG) e BYD stanno fissando il prezzo dei loro modelli EV appena sopra i 30.000 euro in Europa, nonostante li vendano a una frazione del prezzo nel loro mercato interno, evidenziando la loro flessibilità. La Seagull di BYD, una EV più piccola che dovrebbe arrivare in Europa l’anno prossimo, potrebbe avere un prezzo di poco inferiore ai 20.000 euro.
Pasticcio Green Deal
Prima l’Ue ha introdotto il Green Deal, poi i dazi sulle elettriche: caos totale dei Verdi. Le tariffe fino al 45% sui veicoli elettrici costruiti in Cina saranno imposte dal 31 ottobre per cinque anni a meno che entrambe le parti concordare un piano B. Martedì, la Cina ha imposto misure anti-dumping temporanee sulle importazioni di brandy dall’UE, colpendo marchi francesi tra cui Hennessy e Remy Martin, pochi giorni dopo che il blocco dei 27 stati ha votato per i dazi sui veicoli elettrici. Siccome le Case cinesi non alzeranno i prezzi delle elettriche dopo i dazi Ue, ora c’è da attendersi che i produttori Ue non alzino i prezzi delle merci dopo i dazi cinesi. O no?