Prezzi auto mostruosi: disastro Unione europea

Ippolito Visconti Autore News Auto
Le preoccupazioni sulla sopravvivenza dell’industria automobilistica europea stanno aumentando se i produttori non riescono a trovare modi per ridurre i prezzi.
Prezzi auto mostruosi

Allarme JATO Dynamics: le paura sul futuro dell’industria automobilistica europea aumentano, perché i prezzi delle auto termiche salgono. Parliamo soprattutto di tutte le macchine a benzina, di qualsiasi ibrido (leggero, medio, classico, full ecc.) e delle vetture diese. Perché il costo di listino delle termiche vola?

  • Sono più sicure, e gli Adas costano.
  • Inquinano meno, con dispositivi cari.
  • Più sono care, meno appetibili risultano. Così si vende in teoria qualche elettrica in più (costosissima) e qualche mezzo a benzina in meno. Risultato: meno possibilità di prendere le multe Ue.

    Nove mesi pessimi

    Le immatricolazioni di nuove vetture nei 28 mercati europei hanno totalizzato solo 9,74 milioni di unità durante i primi 9 mesi del 2024. Numeri molto al di sotto dei 12,11 milioni di unità nello stesso periodo del 2019, con un divario che aumenta ulteriormente a 2,55 milioni di unità rispetto ai livelli del 2018. Felipe Munoz, analista globale di JATO Dynamics, ha commentato: “L’Europa è un mercato automobilistico maturo e quindi anni di crescita estrema sono un evento del passato. Le attuali deboli prestazioni e i prezzi elevati non sono una risposta naturale ad anni di crisi, ma piuttosto la prova di un problema più radicato”.

    Tre punti chiave

    • Il mandato Ue 2035 impone a tutte le auto nuove vendute di essere a zero emissioni.
    • La velocità con cui ciò può essere raggiunto sarà dettata dalla forza economica del settore. Attualmente questa regolamentazione sta causando l’aumento dei prezzi delle auto in tutta la regione.
    • La Cina è in grado di produrre elettriche a prezzi competitivi in ​​Europa. Dei 7,2 milioni di Bev comprate a livello globale tra gennaio e settembre 2024, circa 4,1 milioni sono stati consegnati nel Paese orientale e 3,7 milioni da produttori cinesi. 

    Quanti soldi per l’auto

    Ecco i dati su cui basarsi per farsi un’idea. Il prezzo medio al dettaglio di un’auto in Germania oggi è di 56.735 euro. Questa cifra è superiore a quella che un dipendente tedesco medio guadagna in un anno prima delle tasse (51.900). In Francia, la media è stata di quasi 49.000 euro. In Spagna di 54.000. n Italia di 56.000.  Nel Regno Unito, il prezzo medio al dettaglio di un’auto nuova di zecca è di 49.451 sterline, pari a 59.360 euro al tasso di cambio di novembre 2024.

    • In Germania, mentre i prezzi delle elettriche sono aumentati del 5,2% tra il 2019 e il 2024, quelli dei termici sono saliti del 26,1%.
    • In Spagna, i prezzi delle Bev sono aumentati dell’1,9%, mentre quelli dei Ice Termici) sono aumentati del 17,7%
    • Nel Regno Unito, i prezzi Bev sono saliti del 16,5% e del 29,4% per gli Ice.
    • In Francia, i prezzi delle auto elettriche sono diminuiti del 6,4% in questo periodo, mentre i veicoli con motore a combustione sono aumentati del 10,4%.
    • L’unica eccezione è l’Italia, dove gli aumenti dei prezzi dei Bev (31,5%) hanno superato quelli delle auto Ice (18,4%).

    Munoz ha continuato: “A dieci anni dalla scadenza del 2035, è allarmante che le elettriche rappresentino ancora solo il 15% delle immatricolazioni totali di vetture in Europa. C’è una disconnessione tra coloro che stabiliscono le politiche e coloro che lavorano nel settore automobilistico”. Incapace di abbassare i suoi prezzi elevati, il mercato automobilistico dell’Europa occidentale ha perso l’equivalente di 3,3 milioni di unità di vendite di auto nuove tra il 2019 e il 2023. 

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    Le Case faranno ancora soldi?

    Munoz ha concluso: “Fino ad ora, gli OEM europei potrebbero essere stati in grado di rimanere redditizi nonostante i prezzi più alti. Tuttavia, l’emergere della Cina come superpotenza automobilistica ha cambiato le carte in tavola e ora devono cercare nuovi modi per ridurre i loro prezzi in un mercato sempre più competitivo, o rischiare l’estinzione“.

    Consumatori distrutti, e anche ambiente e sicurezza

    Paradossale. Si voleva in teoria, a parole, l’auto green sicura e moderna. Ma – siccome le vetture nuove costano un botto – ci si rifugia verso macchine vecchie. Il record in Italia coi diesel over 10 anni. Così abbiamo molte usate, a discapito della sicurezza stradale e dell’ambiente. Con inevitabili ricadute sui costi sociali dei sinistri e sulle polizze Rc auto. Pasticcio totale e assoluto della politica sinistroide Ue. Intanto, la Cina sogghigna. Sulla carta, ci sarebbero le auto elettriche cinesi, ma Bruxelles ha imposto extra dazi: anche quelle macchine sono care.

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