Prezzi assicurazioni Rc auto stellari: “Dare gli utili agli automobilisti”

Ippolito Visconti Autore News Auto
Per l’Ivass, ci dev’essere la possibilità per l’assicurato di vedersi riconosciuti parte degli utili guadagnati dalla compagnia grazie al comportamento virtuoso come automobilista.
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Per i contratti sottoscritti nel mese di ottobre 2024, l’indagine Ivass rileva che il prezzo medio della Rc auto è di 416 euro, in aumento su base annua del +7,2%. Automobilisti italiani devastati dai prezzi assicurazioni Rc auto: per i contratti sottoscritti nel mese di ottobre 2024, l’indagine Ivass rileva che il prezzo medio della Rc auto è di 416 euro, in aumento su base annua del +7,2%.

L’Istituto che vigila sul settore fa notare tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo su base annua, compresi tra il +1,5% di Reggio Calabria e il +11,5% di Roma. Ecco la soluzione Ivass: siccome il sistema Bonus/Malus ha perso negli anni la sua efficacia e i suoi due obiettivi principali (misurare il rischio e incentivare alla guida prudente) e il 90% dei guidatori è in classe 1, sarebbe opportuno introdurre un attestato di rischio ampliato e contratti che prevedano, in caso di mancati incidenti, la possibilità per l’assicurato di vedersi riconosciuti parte degli utili guadagnati dalla compagnia grazie al suo comportamento virtuoso come automobilista (fonte Ansa).

Assoutenti all’attacco

L’Ivass sul sistema Bonus/Malus Rc Auto non convince Assoutenti. L’Istituto di vigilanza propone di introdurre meccanismi per redistribuire gli utili delle compagnie assicurative ai guidatori virtuosi. “Una mossa di dubbia efficacia, se non accompagnata da una reale volontà di riformare un mercato ormai dominato da oligopoli e vessazioni nei confronti degli assicurati. L’Ivass sembra essersi svegliata da un lungo letargo, dimenticando di aver aderito a tutte le proposte delle compagnie assicurative per anni. Suggerire oggi la redistribuzione degli utili è quasi grottesco, se pensiamo ai 10 miliardi accumulati dalle compagnie negli ultimi 10 anni solo nel settore Rc auto. Se vogliono fare sul serio, perché non cominciano a redistribuire gli utili a partire dal passato recente? Sarebbe un atto di giustizia e coerenza”.

Cosa succede alla Rca

“Il sistema Bonus/Malus non funziona più, con il 90% degli automobilisti in prima classe, rendendo vano il principio meritocratico alla base del sistema. Tuttavia, proporre soluzioni cosmetiche come un attestato di rischio ampliato e contratti che redistribuiscano parte degli utili – evidenzia Assoutenti – rischia di essere solo fumo negli occhi. Le vere priorità? Un mercato più trasparente, concorrenziale e giusto per i consumatori. Questo significa eliminare le clausole vessatorie, riformare il risarcimento diretto, incentivare l’ingresso di operatori esteri per rompere l’oligopolio assicurativo, e rivedere radicalmente il ruolo di Ivass. Serve un organismo di vigilanza autonomo, slegato dalla Banca d’Italia e dal sistema assicurativo che finora ha vigilato più sugli interessi delle compagnie che su quelli degli assicurati”. Questo dice Assoutenti. Attendiamo le repliche di Ivass e compagnie: daremo spazio a tutte le risposte.

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Prezzi Rca pazzeschi

Intanto, il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 267 euro, in aumento del +11,7% su base annua: in Campania, il costo delle polizze è devastante perché ci sono tanti sinistri a livello statistico (più probabilità di incidente) e proliferano le frodi (impatti inventati di sana pianta). Tutto questo in media. Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo medio è del +10,3%, a fronte di un aumento del +6,4% per gli assicurati in prima classe. C’è da rovinarsi appena causi un incidente (malus) e la tua categoria (il tuo curriculum, la tua pagella) peggiora.

Scatola nera, incubi neri

In quanto alla scatola nera, che doveva far risparmiare, è un flop colossale. Infatti, le regole verranno cambiate: paralizza il cliente, imponendogli di restare in quella data assicurazione per non pagare penali pesantissime. Emerge un quadro drammatico, con l’automobilista spennato mentre i Gruppi assicurativi fanno profitti colossali. Illegalità e irregolarità? Zero. Trattasi di società per macinare utili, e se le leggi e il legislatore consente questo, e se le authority lo permettono, allora è tutto in regola.

La soluzione di Federcarrozzieri

Davide Galli, leader di Federcarrozzieri (Federazione carrozzieri indipendenti, a tutela anche degli automobilisti), è propositivo: “Il problema delle polizze Rc auto va risolto puntando sulla mobilità degli assicurati attraverso rimedi drastici come la portabilità delle polizze, al pari di quello che avviene nella telefonia. Per abbattere le tariffe e migliorare il settore, è necessario favorire la concorrenza tra compagnie e introdurre nuove misure”. Insomma, serve una regola per scappare dalla compagnia come e quando vuoi, per pagare meno, come nella telefonia.

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