Possono salire da 6 a 8 le ore di guida obbligatorie per la patente

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il ministero delle Infrastrutture ha allo studio la modifica della norma con un decreto specifico già previsto dalla riforma del Codice della Strada 2024.
Il ministero delle Infrastrutture ha allo studio la modifica della norma con un decreto specifico già previsto dalla riforma del Codice della Strada 2024.

Oggi, sono 6 le ore di guida obbligatorie per prendere la patente B delle auto; ma domani potrebbero diventare 8: il ministero delle Infrastrutture ha allo studio la modifica della norma. Obiettivo teorico un po’ ambizioso, far sì che l’allievo impari meglio a stare al volante, e che quindi la sicurezza stradale aumenti. Ma davvero 2 ore in più obbligatorie aumentano la sicurezza? Mah, nutriamo qualche dubbio. Il tutto si inserisce nella recente riforma del Codice della strada 2024, in vigore dal 14 dicembre

Cosa serve

Affinché la regola diventi realtà, serve un decreto (come per altre norme): adesso, c’è solo uno schema con i contenuti che Porta Pia sta valutando. La revisione dei criteri di esame prevede l’inserimento di 2 ore di guida obbligatorie in più. È un compromesso tra il ministero e gli operatori del settore che spingono per un’equiparazione delle norme italiane a quelle europee: altrove, l’obbligo di guida per la patente oscilla tra le 10 e le 12 ore. Appunto: 12 ore, non 8. Allora sì che la sicurezza magari sarebbe cresciuta un po’ di più.

Il rovescio della medaglia

Se oggi per 6 ore paghi un tot all’autoscuola, domani con 8 ore pagherai di più. Quanto? Diciamo che siamo attorno a 40 euro l’ora: dipende dalla scuola guida. Quindi, un aumento totale di 80 euro. Comunque, dopo le ore obbligatorie, è sempre consigliabile fare tante ore facoltative: a nostro giudizio non bastano né 6 né 8 ore. Non scherziamo: si deve imparare bene a guidare.

Cosa dice la legge

In futuro, col decreto, l’aspirante al conseguimento della patente di guida di categoria B può esercitarsi solo dopo aver effettuato esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e in condizione di visione notturna. A seguito dello svolgimento di tali esercitazioni di guida in tali condizioni, l’aspirante dovrà avere con sé la certificazione rilasciata dall’autoscuola che comprova l’assolvimento di tali obblighi. L’articolo rinvia quindi ad uno o più decreti del ministro delle Infrastrutture l’individuazione del numero minimo [attuali 6 ore] delle ore di esercitazione da effettuarsi presso un’autoscuola con istruttore abilitato e autorizzato cui l’aspirante al conseguimento della patente di guida della categoria B è tenuto, il numero di quelle necessarie per le esercitazioni, nonché la disciplina e le modalità di svolgimento delle medesime esercitazioni. Chiunque guida senza tale certificazione è soggetto alle sanzioni di 430 euro (anche per l’istruttore).

Il ministero delle Infrastrutture ha allo studio la modifica della norma con un decreto specifico già previsto dalla riforma del Codice della Strada 2024.

Neopatentati, la nuova regola

Invece, dal 14 dicembre 2024 è già in vigore una norma norma: ai titolari di patente di guida di categoria B, per i primi tre anni dal rilascio, non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, anche elettrici o ibridi plug-in, ai fini di cui al primo periodo, si applica l’ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’articolo 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano, inoltre, se a fianco del conducente si trova, in funzione di istruttore, persona di età non superiore a sessantacinque anni, munita di patente valida per la stessa categoria, conseguita da almeno dieci anni, ovvero valida per la categoria superiore. 

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