Porsche Taycan Turbo S: il segreto per essere più veloce. L’aggiornamento che fa la differenza

M Magarini
La Porsche Taycan Turbo S va ancora più veloce col nuovo aggiornamento al software: in cosa consiste il lavoro.
Porsche Taycan Turbo S

Porsche non è mai stata una compagnia amante dei cambiamenti, come ha dimostrato in innumerevoli occasioni, anche quando la clientela desiderava novità radicali. La solidità e il pragmatismo tedesco hanno sempre prevalso sulla moda del momento a Zuffenhausen. Tuttavia, piccole migliorie apportate senza clamori sono riuscite a portare a risultati sorprendentemente significativi. È quanto accaduto nell’ultimo biennio con la Porsche Taycan Turbo S, la prima BEV della Casa automobilistica. Con questo modello prestazionale, era da aspettarsi che i tecnici lavorassero per esaltare il suo profilo meccanico.

Porsche Taycan Turbo S: con l’aggiornamento va ancora più veloce

Porsche Taycan Turbo S

E in effetti così è stato, come dimostrano alcuni test ai quali enti terzi hanno sottoposto la vettura. Rispetto al 2021, la velocità massima della Porsche Taycan Turbo S è maggiore, raggiungendo i 241 km/h, come riportato da Car and Driver. L’accelerazione ha raggiunto picchi mai toccati prima: da 0 a 90 miglia orarie (145 km/h), 120 mph (193 km/h) e 132 mph (212 km/h). Il quarto di miglio è stato completato in 10,3 secondi, rispetto ai precedenti 10,5 secondi a 130 mph (209 km/h).

Tuttavia, sorprendentemente, la Porsche Taycan Turbo S copre lo “0-100” nello stesso tempo. Come ciò sia possibile è presto spiegato: dipende dal meccanismo di “overboost”, che ha contribuito allo sviluppo delle prestazioni. L’azienda era consapevole della capacità di overboost al lancio della Taycan Turbo S; tuttavia, era altresì consapevole dei rischi associati. Un uso prolungato avrebbe potuto infatti deteriorare il powertrain elettrico. Pertanto, per precauzione, ha limitato l’utilizzo a soli tre secondi per volta.

Con la raccolta dei dati sul comportamento dei conducenti al volante della Porsche Taycan S, l’azienda ha guadagnato fiducia nei propri motori. Di conseguenza, da tre secondi iniziali Porsche è passata a offrire 10 secondi di overboost. Ecco perché il passaggio da 0 a 100 km/h avviene ancora in 2,8 secondi. Sarebbe interessante conoscere il motivo dell’approccio silenzioso adottato dalla compagnia.

Potrebbe essere dovuto a un approccio low-profile? Una risposta potrebbe essere fornita direttamente dal marchio stesso, uno dei pochi in grado di resistere alla recente crisi che ha coinvolto il Gruppo Volkswagen. Mentre Audi (con la quale condivide alcuni progetti) sta avendo difficoltà a trovare la quadra, la potenza di Stoccarda sembra navigare in buone acque. Le sue proposte piacciono molto, soddisfacendo un pubblico eterogeneo, sia con veicoli elettrici che a combustione.

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