Il 2022 ha rappresentato una ottima annata per il costruttore tedesco. Porsche ha infatti battuto ancora una volta i record di profitto, raggiungendo cifre praticamente da record. Tuttavia, anche durante questa prima parte dell’anno, il costruttore non sta andando male nonostante abbia venduto meno auto rispetto al recente passato. Tuttavia, ci sono cattive notizie per i clienti del marchio visto che proprio Porsche ha già annunciato un aumento significativo dei prezzi del suo listino prodotti.
Fortemente impegnato nell’elettrificazione, il marchio più sportivo fra quelli del quartetto tedesco vende meno auto ma ha aumentato i suoi margini di profitto tanto che, lo scorso anno, ha già raggiunto cifre davvero da record. Il primo trimestre di quest’anno non va troppo male per il costruttore tedesco che porta l’utile operativo, ante imposte, a oltre 1.650 milioni di euro e l’utile complessivo a 8.900 milioni di euro.
Un apporto sicuramente molto sufficiente, ma non tanto per finanziare le tecnologie in cui Porsche è immersa oggi né per raggiungere il suo obiettivo principale per quest’anno: un ritorno sulle vendite pari almeno al 19%, ovvero pari al 2% in più rispetto al dato dello scorso anno. Questo è il motivo fondamentale, insieme all’aumento del costo delle materie prime necessarie per la produzione dei suoi modelli, che ha portato il costruttore a prendere una misura drastica: appunto alzare i prezzi.
Bisognerà sborsare qualche cosa in più per acquistare una nuova Porsche a partire dal prossimo anno
Durante la seconda metà di questo 2023 Porsche alzerà i prezzi dei suoi modelli per valori compresi fra il 4% e l’8%, senza specificare se l’aumento riguarderà tutti allo stesso modo o alcuni modelli più di altri e se riguarderà allo stesso modo Europa e Stati Uniti. Va detto anche che quando Tesla ha annunciato la riduzione del prezzo dei suoi modelli, il CEO del Gruppo Volkswagen, Oliver Blume, ha annunciato un aumento di prezzo per i modelli alimentati da propulsori elettrici. È chiaro quindi dove andranno a finire i benefici conseguiti da questo annunciato aumento dei prezzi, ovvero ai futuri modelli elettrici del marchio.
Il costruttore tedesco è obbligato a mantenere il suo alto status sul mercato e, nonostante riceva un pacchetto di investimenti da Volkswagen su base annuale e poiché tutti i marchi del Gruppo ricevono una royalty dei loro profitti per la ridistribuzione dopo la cessione, è molto più “amico” del proprio finanziamento. Una strategia che ha cercato di attuare in numerose occasioni per tutto il Gruppo e che ha portato a un confronto importante con il precedente consiglio di amministrazione guidato da Herbert Diess.
Quindi, l’utenza interessata all’acquisto di una nuova Porsche prima di questo rialzo dei prezzi, che si sa avverrà solo durante la seconda metà dell’anno e, prevedibilmente, a partire dalla fine dell’estate, deve per forza di cose sbrigarsi. Non si ha quindi molto tempo per pensarci e, inoltre, non ci sarà pietà per alcuno dal momento che nemmeno i modelli che sono alla fine della loro vita commerciale, come la Porsche Macan o la Porsche Panamera, si libereranno del già previsto rialzo del listino dei prezzi.