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Porsche, boom in Borsa: supera anche Volkswgen

Della quotazione di Porsche se ne è parlato tanto durante gli ultimi mesi. Una svolta storica per il marchio di lusso tedesco, che fin qui aveva evitato di entrare in gioco nel mercato borsistico. Un atto di coraggio, ancora più notevole se si pensa al periodo geopolitico attuale, parecchio complicato. Non è ancora dato ben sapere quali saranno gli sviluppi dell’industria automotive. Da due anni, con lo scoppio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, il mondo è cambiato e gli stessi operatori della filiera ne hanno dovuto prendere atto. Ora, però, le complicazioni principali derivano dai conflitti internazionali, a partire dallo scontro bellico tra Russia e Ucraina. Inoltre, tiene banco la crisi energetica, il che, manco a dirlo, non favorisce a sua volta il regolare svolgimento del servizio.

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Porsche: meglio perfino di Wolfsburg

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Adesso, alla luce delle difficoltà incontrate, Porsche ha dato prova di coraggio nel quotarsi, comunque, nella Borsa di Francoforte, il principale mercato di compravendita di titoli tedesco. Un celebre detto dice che la fortuna aiuta gli audaci. Parlare di fortuna sembra poco (o per nulla) appropriato in tal caso. Ma l’audacia ha già portato a risultati eccellenti.

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Mettendo la freccia sulla controllante Volkswagen, la Porsche è diventato il brand automotive del Vecchio Continente con la maggiore quotazione azionistica. Il Costruttore di Zuffenhausen ha guadagnato più del 3 per cento a 91 euro, per una capitalizzazione di mercato superiore a quota 82,5 miliardi di euro. Sebbene, il prezzo di ciascuna azione sia di 132 euro, con un incremento attorno all’1,5 per cento, il colosso di Wolfsburg ha una valutazione globale di poco inferiore agli 82 miliardi.

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Il risultato ottenuto dalla Porsche è in grado di soddisfare a pieno le aspettative di investitori e azionisti, alla luce del ‘valore’ generato negli scorsi giorni di negoziazione delle azioni. L’esordio non è stato granché incoraggiante, al punto da portare i titoli sotto la soglia di collocamento, poi il Costruttore ha iniziato a galoppare e da lì in avanti non c’è stato più niente per nessuno.

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