Porsche 911 GT3 R rennsport: elogio dell’esasperazione e della passione

Natale LiVecchi Autore Auto
Viene proposta in edizione limitatissima la nuova Porsche 911 GT3 R rennsport, basata però sulla 911 GT3 R della generazione attuale ovvero la 992
911 GT3 R rennsport

Viene proposta in edizione limitatissima la nuova Porsche 911 GT3 R rennsport, basata però sulla 911 GT3 R della generazione attuale ovvero la 992. Sebbene guardi ad un approccio orientato al design, il beneficio tecnico dovuto alle esperienze nel motorsport appare ancora più corposo. La sportiva è stata presentata al WeatherTech Raceway di Laguna Seca, dove è in programma il raduno internazionale del costruttore, Rennsport Reunion 7, fino a domani.

Una delle caratteristiche più interessanti della 911 GT3 R rennesport, in edizione limitata a sole 77 unità proposte dal costruttore, è sicuramente l’impostazione stilistica della carrozzeria e del suo design sicuramente iconico e di notevole interesse tecnico.

La Porsche 911 GT3 R rennsport combina l’aspetto tipico di una vera auto da corsa ad alte prestazioni con elementi di design moderni. Allo stesso tempo, si rifà alla storia degli sport motoristici del costruttore senza cadere in un look retrò. I principali valori prestazionali proposti dalla 911 GT3 R da cui deriva, come la capacità di mitigare la resistenza dell’aria e la possibilità di produrre ottimi valori di carico aerodinamico, rimangono in gran parte intatti anche su questa variante più esasperata. Essendo una vera e propria vettura da corsa, la forma della Porsche 911 GT3 R rennsport continua a seguire i dettami proposti dalle funzionalità specifiche, ma lo fa in modo estremamente emozionante e attraente.

“La nuova Porsche 911 GT3 R rennsport ti fa venire la pelle d’oca ogni volta che la guardi e combina la migliore tecnologia del motorsport con un linguaggio di design tipico di ogni Porsche”, ha ammesso Thomas Laudenbach, Vice Presidente del comparto Motorsport di casa Porsche. Alla gestazione della Porsche 911 GT3 R rennsport hanno lavorato Grant Larson e Thorsten Klein i quali sono concordi nell’ammettere che si tratta di una vera e propria auto da corsa. Klein ha aggiunto che lo stile adottato ha permesso di contribuire ad aumentare la larghezza complessiva, incrementando anche la lunghezza sfruttando un’altezza particolarmente ridotta in accordo con cerchi ruota dal “design accattivante”.

911 GT3 R rennsport

Il design di questa Porsche 911 GT3 R rennsport risulta fortemente distintivo

Possiamo dire che sulla Porsche 911 GT3 R rennsport soltanto il cofano e il tetto sono stati ripresi da quelli della 911 GT3 R standard; ogni altro elemento della carrozzeria è stato rivisto e modificato. Il team di sviluppo ha preso comunque in prestito la geometria del frontale, intervenendo sulle prese d’aria e sui condotti di raffreddamento intervenendo anche sui flap ai lati del paraurti e su una deriva utile anche a proteggerli in caso di urti. La forma modificata dei pannelli di ingresso e uscita dell’aria nella zona dei passaruota anteriori sottolinea l’ulteriore ricerca aerodinamica praticata in ogni area.

Gli specchietti retrovisori esterni convenzionali sono stati eliminati e sostituiti da tre telecamere integrate nella carrozzeria e da schermi presenti all’interno dell’abitacolo. Le modifiche alla parte posteriore visibili su questa Porsche 911 GT3 R rennesport hanno un carattere particolarmente distintivo. L’enorme ala posteriore è il componente dominante per la corretta gestione del flusso d’aria. Il suo design ricorda quello della leggendaria Porsche 935/77 di Brumos Racing con la quale l’americano Peter Gregg, insieme all’olandese Toine Hezemans e al tedesco Rolf Stommelen, ottenne la settima vittoria assoluta per una Porsche alla 24 Ore di Daytona del 1978.

911 GT3 R rennsport

L’audace interpretazione della parte posteriore introduce uno stile che si riflette anche nei dati relativi alla deportanza espressa dal corpo vettura; per garantire che il carico sull’ala rimanga entro i limiti definiti dallo standard, sono stati dotati di due supporti verticali aggiuntivi. In termini di funzione, ricordano gli elementi della Porsche 962 Le Mans da corsa e hanno quindi anche il compito di ridefinire il divario tra passato e presente. Una barra luminosa composta da sottili strisce di LED, che ora incorporano le lettere illuminate della scritta Porsche, caratterizza la sezione posteriore che appare nel complesso ancora più piazzata a terra. Ancora più in basso, il paraurti posteriore ampiamente aperto rinuncia alle coperture della griglia e ad alcune pannellature per ragioni di peso. Ciò permette anche di avere contezza dei componenti tecnici posti dietro di esso e quindi anche del sistema di scarico con i suoi doppi terminali di scarico posizionati centralmente.

Il design specifico della Porsche 911 GT3 R rennsport si riflette anche all’interno, dove troviamo un abitacolo leggermente rivisto. I monitor delle due telecamere esterne montate sul parafango si inseriscono armoniosamente su ciascun lato dell’abitacolo. La grafica speciale utilizzata dallo splash screen del display centrale e il numero di edizione limitata sul quadro strumenti hanno ripreso le forme della sportiva, mentre l’illuminazione ambientale adotta il tema dei fari principali regolabili in termini di cromia anche per gli interni. Tutte le caratteristiche di sicurezza sono conformi agli standard FIA applicabili fino ad oggi mentre il design particolarmente rigido del roll-bar consente l’installazione del solo sedile del guidatore. Come nel caso della 911 GT3 R, anche l’esasperata variante “rennsport” è un’auto da corsa monoposto.

911 GT3 R rennsport

Anche i cerchi da 18 pollici, prodotti da BBS nell’esclusivo design “racing”, attirano l’attenzione. Uniscono tutti i requisiti tecnici che un cerchio da competizione con dado singolo centrale deve soddisfare, compreso un elevato standard di design: sono disponibili di serie nella colorazione Dark Silver Metallic.

Si può personalizzare ampiamente

La Porsche 911 GT3 R rennsport apre a nuove proposte di personalizzazione. Il costruttore propone la sportiva con la scocca verniciata in grigio agata metallizzato e carrozzeria in fibra di carbonio pura. In ogni caso la 911 GT3 R rennsport sarà disponibile, franco fabbrica, in sette colorazioni differenti comprese le tonalità Star Ruby e Signal Orange. Inoltre, sono disponibili tre esclusivi design di verniciatura che rendono possibile un’ulteriore possibilità di personalizzazione. 

Il cosiddetto “Rennsport Reunion Design” si basa sui tradizionali colori utilizzati da Porsche nel motorsport e lancia la possibilità di plasmare con i colori le superfici esterne della carrozzeria. Il suo scorrere ricorda la leggendaria combinazione di curve che caratterizzano il tracciato di Laguna Seca, il luogo scelto per la prima mondiale Porsche 911 GT3 R rennsport. Questo omaggio sottolinea le proporzioni del veicolo e della sua ala posteriore, ulteriormente accentuate dalle superfici in carbonio lasciate a vista. Ciò insieme ad una scelta di schemi di verniciatura opzionali, generalmente ricoperti da uno strato di vernice trasparente semilucida. Con la sua combinazione di colori rosso e bianco, il “Flacht Design” presenta i colori tradizionalmente utilizzati dalle sportive più iconiche di casa Porsche Motorsport; il termine “Flacht” è dedicato al quartiere all’interno del Centro di Sviluppo Porsche Weissach, dove si trova il dipartimento degli sport motoristici. La terza opzione è “Speed ​​Icon Design”. Si basa su diverse tonalità di blu, che si concentrano principalmente sulla larghezza pronunciata del veicolo.

911 GT3 R rennsport

Il propulsore risulta ancora più potente

Sappiamo quindi che la Porsche 911 GT3 R rennsport si basa sulla GT3 da corsa di casa Porsche, ma riesce ad andare oltre i requisiti più severi imposti dai regolamenti: a cominciare dalla necessaria omologazione, fino al temuto Balance of Performance. Il team di sviluppo è stato in grado di convertire queste libertà di operare in una sportiva ancora più emozionante ed esasperata dal punto di vista tecnico. Si parte da una maggiore potenza espressa dal propulsore e da un peso più ridotto alla bilancia.

Il motore è il “solito” boxer a sei cilindri da 4,2 litri della 911 GT3 R, un propulsore che raggiunge i 9.400 giri/min di rotazione e beneficia in particolare dell’eliminazione delle restrizioni imposte dal regolamento: raggiunge ora una potenza di picco fino a 456 kW, pari a 620 cavalli erogati. Ciò corrisponde a una potenza di ben 148 cavalli per litro di cilindrata che è molto probabilmente un record per un motore aspirato di un’auto da corsa GT. Risulta quindi un’unità notevolmente più potente rispetto a quanto espresso dal propulsore originale, che nella 911 GT3 R può sviluppare fino a 416 kW, ovvero 565 cavalli, a seconda della potenza stabilita dal BoP. Il motore a quattro valvole raffreddato a liquido con iniezione diretta di benzina è stato progettato per funzionare con carburanti E25; questi includono i carburanti a bioetanolo e i cosiddetti reFuel, oltre agli e-fuel prodotti in modo rigenerativo, che rendono possibile un funzionamento quasi a zero emissioni di carbonio. Questi permettono una maggiore compressione nelle sei camere di combustione. I pistoni e gli alberi a camme sviluppati appositamente per il motore della Porsche 911 GT3 R rennsport offrono prestazioni migliorate, soprattutto quando si utilizzano questi carburanti E25; in ogni caso il motore può funzionare anche con carburanti convenzionali.

911 GT3 R rennsport

La trasmissione della potenza erogata viene indirizzata alle ruote posteriori, in accordo con un cambio sequenziale a sei marce a maglie costanti derivato dalla 911 GT3 R con l’apporto di alcune necessarie piccole modifiche. I cambi di marcia vengono effettuati tramite i paddle al volante che controllano un attuatore elettronico del cambio mentre il rapporto di trasmissione della quarta, quinta e sesta marcia corrisponde a quello dell’assetto Daytona della sportiva da corsa di classe GT3. In sesta marcia, con un regime del motore pari a 9.000 giri/min, conferisce alla vettura una velocità massima superiore di circa 20 km/h rispetto al rapporto più corto omologato FIA disponibile sulla GT3 R.

Nella versione senza silenziatore, l’impianto di scarico racing con doppi terminali di scarico posizionati centralmente offre un suono del motore autentico ed estremamente emozionante. Per i circuiti con limitazioni di rumore sono disponibili due versioni più silenziose dotate di silenziatori e catalizzatori.

Anche il telaio risulta sostanzialmente identico a quello della GT3 da corsa. Tuttavia sull’asse anteriore viene ancora utilizzata una disposizione all’avanguardia delle sospensioni dotate di doppio braccio oscillante con sospensione multi-link incorporata invece nella parte posteriore. Gli ammortizzatori da corsa regolabili in cinque direzioni di casa KW hanno una necessaria funzione di scarico. Porsche Motorsport consegna la nuova Porsche 911 GT3 R rennsport con un assetto di base specifico. Ulteriori regolazioni alla sospensione possono essere effettuate utilizzando degli appositi spessori. Il vantaggio è legato alla possibilità di effettuare regolazioni precise senza la necessità di lunghe misurazioni della sospensione. Un altro punto di forza unico dell’auto è legato agli pneumatici da corsa offerti da Michelin esclusivamente per i clienti della nuova 911 GT3 R rennsport. Questi pneumatici beneficiano di una nuova costruzione associata ad una nuova mescola del battistrada che permette di migliorare il riscaldamento e la guidabilità rispetto alle unità di tipo Michelin Pilot Sport M S9 (S9M). Inoltre, il design appositamente sviluppato sul fianco dello pneumatico si integra perfettamente con il design espresso dalle linee della 911 GT3 R rennsport.

Il sistema frenante è costituito da un monoblocco in alluminio, proposto da AP, ed è dotato di pastiglie freno con piastre di supporto in titanio derivato dalle unità da corsa. L’intero sistema frenante permette un risparmio di peso nell’ordine di un chilogrammo per ciò che riguarda le masse non sospese. Anche il nuovo serbatoio di sicurezza FT3.5, con una capacità totale di 117 litri, contribuisce a ridurre il peso, essendo più leggero di un chilogrammo rispetto alla versione precedente; la stessa unità in futuro potrà essere utilizzato anche nella 911 GT3 R per l’impiego in gara. Un’altra caratteristica in termini di risparmio di peso è legata all’eliminazione dell’impianto di climatizzazione. La ventilazione del conducente è assicurata dal concetto di raffreddamento del sedile della 911 GT3 R. Nel complesso, gli sviluppatori puntano a raggiungere per questa nuova Porsche 911 GT3 R rennsport un peso a vuoto di 1.240 chilogrammi. Ciò equivarrebbe ad un rapporto peso/potenza pari all’impressionante rapporto di 2,0 kg/CV.

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