Non c’è due senza tre. Anzi, quattro. Dopo la 3 e la 2, rispettivamente un SUV e una berlina, la Polestar 4 si accinge ad uscire anche in Europa nel 2024. Lanciata inizialmente in Cina, terra di “mamma” Geely (proprietaria pure di Volvo), la new entry in listino è una Sport Utility votato alle prestazioni. Se sentivate l’assenza di un veicolo high-performance nel portafoglio prodotti del brand scandinavo, sarete lieti di scoprire le caratteristiche del modello. Perché è proprio questo il suo obiettivo: far sognare i conducenti attenti al rendimento su strada.
Le proprietà tecniche hanno la priorità su tutto il resto. Che non delude nemmeno, giusto per essere chiari. In tal caso, il carattere dimostrato su strada ha, però, la meglio. Basata sul pianale modulare SEA, la SUV-Coupé diverte e rispetta l’ambiente, in quanto a trazione 100 per cento elettrica. Talvolta, sul conto delle BEV si sente dire che siano meno divertenti da guidare. Benché il rumore generato mentre sfrecciano su strada sia tuttora da definire, il feeling al volante è un punto di forza della Polestar 4, di cui sarà nostro piacere andarvi a raccontare le caratteristiche.
In maniera approfondita, andremo a scoprire, innanzitutto, gli esterni, facendoci accompagnare dalle immagini pubblicate dall’azienda stessa alla première mondiale. Dopodiché, ci soffermeremo sugli interni, nel tentativo di stabilire se sia o meno degna degli ottimi predecessori. Analizzeremo sia la spaziosità sia le tecnologie implementate, la cui importanza si equipara oggi. Addirittura, la seconda prevale, nella prospettiva delle nuove generazioni di conducenti, parecchio sensibili agli sviluppi compiuti sul fronte dell’hi-tech, inclusi i sistemi ADAS. In conclusione, andremo a vedere la gamma motori, i prezzi e le principali concorrenti.
Indice Show
Polestar 4: gli esterni
Da cosa abbia preso ispirazione il centro stile è evidente già al primo sguardo: la Polestar 4 richiama sotto parecchi aspetti la 3, identica nella lunghezza (4.839 mm) e nel passo (2.999 mm), mentre l’altezza diminuisce di 7 cm, da 1.610 a 1.540 mm.
Di seguito, condividiamo le dimensioni:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
Polestar 4 2024 | 4.839 mm | 2.139 mm | 1.544 mm |
Non bisogna, comunque, nemmeno credere che ai progettisti sia bastato eseguire il compitino. Se ne avete avuto il sospetto, vi rassicuriamo subito: la carrozzeria sa distinguersi dalla sorella. Oltre alle ovvie modifiche di tetto e coda, l’estetica è stata ripensata nel complesso. Guardate il differente taglio del frontale, con i nuovi gruppi ottici sdoppiati Dual Blade, e ne avrete la conferma. Uno spunto che ben si sposa al trend del momento, facile da trovare altrove.
In merito al “lato B”, gli accorgimenti attuati per la coda conferiscono slancio alla silhouette, sulla falsariga di quanto visto in passato, nella showcar Precept. Maximilian Misson, Head of Design di Polestar, ne sottolinea la diretta discendenza.
L’alto funzionario sottolinea che la Precept presentata in anteprima si prefigurava di garantire agli occupanti la migliore esperienza di bordo possibile. La rimozione del lunotto e l’arretramento della testa posteriore, essenziale in termini di sicurezza, erano i punti salienti. Adesso i passeggeri nella zona posteriore hanno l’opportunità di vivere un’esperienza unica.
Ai fini aerodinamici rispondono una serie di soluzioni applicate nel look, quali la vetratura a filo con i finestrini privi di cornice, le maniglie delle porte a scomparsa, le lamelle aerodinamiche posteriori e il flusso d’aria ottimizzato intorno alla barra dei fanali.
Gli interni
L’atmosfera percepita a bordo è unica nel suo genere. Difatti, il tradizionale lunotto scompare, lasciando ampio spazio al tetto in vetro che si estende oltre il divano posteriore. Previo esborso di un extra, è possibile avere anche la funzione elettrocromatica. In parole povere, permette di cambiare modalità in opaca o trasparente a piacimento, basandosi sui propri gusti ed esigenze. Gli occupanti della zona posteriore trovano facilmente comfort, grazie alle sedute reclinabili, al display centrale per la configurazione del “clima” e ai sistemi multimediali.
Al di là del powertrain “amico dell’ambiente”, la causa green si declina in più materiali riciclati e a basse emissioni di carbonio, sostituendo le soluzioni tradizionali. Tra questi, il tessuto a maglia su misura composto al 100 per cento da PET riciclato, i rivestimenti in pelle Nappa e il vinile MicroTech bio-attributed. Tutto ciò è accompagnato da certificazioni relative al rispetto del Pianeta e degli animali.
Sul tessuto a maglia, una prova era stata fatta con la sopra menzionata Precept, frutto della sinergia tra i designer della Casa e la Scuola Svedese di Tessile. Inoltre, sul risultato finale ha inciso l’opinione dei fornitori, partecipi al progetto, definendo ad hoc la Polestar 4 2024 senza produrre ritagli e scarti.
In PET di seconda mano sono gli inserti dei tappetini, mentre le parti restanti sono state ottenute in Econyl, comprensivo di reti da pesca riciclate. Date le difficoltà nello smaltimento, la plastica vergine viene ridotta del 50 per cento nel caso dei pannelli delle portiere ricavate in NFPP, che comportano, oltretutto, una riduzione fino al 40 per cento del peso.
Collocato davanti al piantone dello sterzo, uno schermo da 10,2 pollici riassume le informazioni utili nel viaggio su velocità, batteria e autonomia. Si sviluppa orizzontalmente lo schermo adibito alla fruizione dei contenuti multimediali, basato su Android Automotive OS e sulla Snapdragon Cockpit Platform. Gli aggiornamenti avvengono via OTA ed è incluso Apple CarPlay.
Al fine di ridurre le possibilità di distrazioni, sul parabrezza un head-up display da 14,7 pollici, collocato davanti all’automobilista, trasmette le informazioni chiave sul veicolo, sulla telefonia e sulla navigazione. In caso di scarsa visibilità, il conducente può cambiare il colore dal bianco al giallo mediante la funzione snow mode.
Sottoposto agli stessi test degli altri modelli della gamma, il pacchetto di sicurezza include fino a nove airbag. Con le nuove partnership stipulate, la Polestar 4 annovera anche il Sistema di Supervisione Advanced Driver Assistance di Mobileye.
Dodici sensori a ultrasuoni, un radar e dodici telecamere assicurano una protezione ai massimi livelli, base di una ricca lounge di ADAS.
Motori e prezzi
La Polestar 4 di serie definisce un nuovo record di velocità dell’azienda per quanto riguarda le sue proposte di serie. La Single Motor Long Range genera 200 kW (272 CV), 343 Nm di coppia motrice massima e un’autonomia fino a 600 km nel ciclo WLTP. Il picco delle performance viene raggiunto dalla Dual motor, capace di sviluppare 400 kW (544 CV) e 686 Nm, per uno “zero-cento” in appena 3,8 secondi. La precisione dello sterzo e della tenuta di strada aiutano nel compito. Quest’ultima viene arricchita dal selettore di guida con le modalità Range e Performance. A prescindere dalla versione selezionata, vige la trazione posteriore e la ricarica è prevista fino a 22 kW in corrente alternata e 200 kW in corrente continua.
Su richiesta, è disponibile il Pilot Pack, comprensivo del Pilot Assist e delle funzionalità estese. Il Performance Pack esalta le performance della versione Long Range Dual Motor, con cerchi da 22 pollici, freni Brembo a 4 pistoncini e ulteriori dettagli esclusivi.
Il listino prezzi completo non è ancora stato rilasciato: si partirà indicativamente da 60 mila euro. La Polestar 4 sfiderà la Tesla Model Y, la Ford Mustang Mach-E GT, la Kia EV6 GT e la Porsche Macan.