Una delle ultime tendenze in fatto di design automobilistico, è rappresentato dal recupero di vecchi modelli del passato, naturalmente cercando di riadattarli e armonizzarli con il gusto odierno. Un trend che, però, a Peugeot sembra non piacere affatto.
È la stessa casa transalpina, per bocca del responsabile per il design, Matthias Hossann, ad affermare la sua totale mancanza di interesse nel seguire una tendenza molto sfruttata al momento dalla concorrenza, che non condivide assolutamente. Sottolineando che più dei design retrò, l’azienda intende fare in modo da presentare al grande pubblico modelli futuristici, magari con qualche richiamo alla storia, ma pur sempre proiettati verso il futuro.
Peugeot guarda al futuro, non al passato
Il passato è bello, soprattutto perché profuma di gioventù. Le atmosfere di revival sono molto popolari nell’arte, a partire dalla musica, ma rischiano di lasciarci intrappolati in una dimensione che non è l’attuale. Molto meglio guardare al futuro, cercando magari di anticiparlo e indirizzarlo nella direzione voluta. Questo è il pensiero predominante all’interno di Peugeot.
Ad affermarlo è Mattias Hossann, responsabile per il design della casa francese. Lo ha fatto ricordando come uno dei concept più spettacolari presentati nel corso degli ultimi anni da Peugeot sia stato rappresentato da E-Legend Concept. Per poi aggiungere l’intento stilistico che caratterizza l’azienda, ovvero la volontà di lanciare un vero e proprio ponte verso il futuro. Sempre ricordando, comunque, la storia in cui affonda le proprie radici.
L’E-Legend Concept è stato svelato nel corso del 2018, traducendosi in un design ispirato all’iconica 504. Nonostante l’accoglienza positiva da parte della critica, quel concept non ha comunque influenzato il disegno dei modelli Peugeot da strada e non ha alcun bisogno di diventare retrò.
Il motivo è in fondo molto semplice: “Penso che a volte sia una buona idea fare design retrò quando devi rilanciare un marchio, perché crea una sorta di punto culminante per il marchio a un certo punto. Penso che non sia proprio questo il caso, per il momento, alla Peugeot”. Affermazione rilasciata nel corso di una conversazione intrattenuta con Autocar.
La direzione futura è esplicitata nella Inception Concept
Alla luce di questa affermazione, è del tutto logico chiedersi quale sia la direzione stilistica che la casa francese intende percorrere, verso il futuro. Una domanda la cui risposta è contenuta nella Peugeot Inception Concept, svelata nel corso dell’anno passato. Un concept esplicitato in una spettacolare berlina a quattro porte basata sulla piattaforma Stellantis STLA Large EV, la quale presenta elementi che richiamano il passato del marchio, tra cui il grande parabrezza che si estende molto più in avanti di una normale berlina. Cui aggiunge spunti stilistici ispirati agli attuali modelli Peugeot, tra cui le luci a forma di artiglio di gatto nella parte anteriore.
Presentata in anteprima al CES a gennaio, il prototipo futuristico ha fatto il suo debutto pubblico a livello europeo nel corso del recente Salone di Parigi, strappando pareri molto positivi. Il modello dovrebbe fare il suo debutto sul mercato nel corso del 2026 o nell’anno successivo proponendo un doppio motore elettrico da 680 cavalli di potenza complessiva ed una batteria da 100 kWh, per un’autonomia dichiarata dalla casa transalpina di circa 800 chilometri. Altra particolarità, la Inception Concept viene ricaricata ad induzione, garantendo il recupero di circa 30 chilometri ogni 5 minuti.
Al riguardo, è stato lo stesso Hossann ad affermare: “Quello che stiamo dimostrando oggi, ad esempio, con l’Inception è che Peugeot è uno dei marchi automobilistici più antichi al mondo, in effetti, ma allo stesso tempo siamo davvero proiettati verso il futuro e il futuro”.
Per poi aggiungere: “Quando progettiamo una Peugeot come team, diciamo inventiamo davvero il futuro, ma allo stesso tempo abbiamo delle solide fondamenta. Abbiamo una storia fantastica. Quindi, non sto dicendo che non guarderemo mai alla nostra storia, e la E-Legend è un esempio perfetto, ma allo stesso tempo, come possiamo trasformarla in qualcosa che, alla fine, sia davvero futuristico? Penso che questa sia la sfida principale”.