Gli ecobonus soddisfano a metà, se siete ottimisti. Che lasciano l’amaro in bocca a metà, se guardate il bicchiere mezzo vuoto. Ovviamente, è un bene che, come in tutti gli altri Paesi europei, anche in Italia ci siano incentivi. Tuttavia, quasi solo i privati potranno accedere ai gettoni statali: errore gravissimo secondo l’Unrae (Unione Case estere). Ma andiamo con ordine.
Ecobonus: cosa succede
Il 6 aprile 2022, è stato adottato il DPCM (decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi) attuativo del decreto Energia del 1° marzo. Dentro, gli incentivi. Ma si attende che entrino in vigore: serve la piattaforma online del ministero dello Sviluppo Economico. Massimo 5.000 euro di sconto alle elettriche. Con rottamazione contemporanea. Poi sconti più bassi per auto meno pulite.
Problema pesante, dice l’Unrae: l’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi con la sola eccezione del car sharing: tutto il noleggio (incluso quello a privati) e tutti i veicoli aziendali.
Errore strategico trascurare le aziende
he tipo di errore è? Strategico, per l’Unrae. Avrà inevitabili conseguenze negative, rallentando il processo della transizione energetica. Penalizzati proprio i canali che negli ultimi anni hanno garantito maggiormente l’acquisto di veicoli a zero e a basse emissioni e un più celere ricambio del parco circolante.
Insomma, non si dà la spinta al noleggio, cuore pulsante dell’elettrificazione. Un bel mistero italiano. Un groviglio burocratico-amministrativo da cui si esce solo con un altro decreto.
In più, c’è poca detraibilità sull’auto aziendale. E c’è scarsa deducibilità. Oltre a un’IVA fortissima. Quindi, un Fisco aggressivo, come di rado si vede in Europa per le vetture dei professionisti.
Tutto questo danneggia anche il noleggio lungo termine a clienti privati, una soluzione che pochi anni fa non esisteva nemmeno, e che ora ha invece raggiunto l’invidiabile quota del 17,4% sul totale del mercato nolo: nel primo trimestre 2022, i contratti a privati sono saliti del 19% mentre quelli a società sono rimasti stabili.
Niente è immodificabile. Infatti, l’Unrae ha presentato al Governo alcune proposte con l’obiettivo di rivedere queste misure, stimolando l’acquisto di veicoli di ultima generazione con impatti importanti sull’ambiente e sulla sicurezza stradale.