Oggi sono scattati i dazi USA del 25% sui veicoli importati da Messico e Canada: le tariffe cancellerebbero 5,88 miliardi di euro di guadagni a Stellantis e Volkswagen, come riferisce Bloomberg. Infatti, i due costruttori hanno fabbriche in terra messicana ed esportano negli States. Il Gruppo euroamericano (proprietario dei marchi Jeep, Ram, Chrysler e Dodge) potrebbe importare circa 417.000 veicoli negli Stati Uniti quest’anno dai due Paesi.
Possibile dialogo futuro
Supponendo che gli USA non introducano misure di mitigazione, si prevede che 3,44 miliardi di euro di Stellantis e 1,77 miliardi di euro di guadagni Volkswagen siano in bilico. Bisogna vedere se fra Trump e i due Gruppi auto possa nascere un dialogo fruttuoso.

Poco spazio di manovra
C’è un margine limitato per trasferire questo costo aggiuntivo sugli acquirenti tra gli sconti sui prezzi negli Stati Uniti in aumento. Che in media ammontano a 2.000 dollari. L’improbabile scenario di un’intera imposta trasferita agli acquirenti si tradurrebbe in un aumento dei prezzi di 6.000-10.000 dollari.
Giù in Borsa
Stellantis ha guidato le azioni delle Case auto europee al ribasso nelle contrattazioni, con le sue azioni quotate a Milano in calo di oltre il 6% al minimo dal 2 dicembre. Le privilegiate di Volkswagen sono scese di oltre il 4% a Francoforte, ma anche BMW AG e Mercedes-Benz Group AG ne hanno risentito.
Seconda puntata
In futuro, dal 2 aprile 2025, potrebbero scattare anche i dazi USA anti UE sulle auto, ma questo è un altro discorso, tutto da vedere nelle prossime settimane.