Per Porsche un 2025 difficile costellato di segni meno

Ippolito Visconti Autore News Auto
Porsche avverte che vendite inferiori e costi elevati danneggeranno le prospettive, facendo scendere le azioni.
Porsche avverte che vendite inferiori e costi elevati danneggeranno le prospettive, facendo scendere le azioni.

Allarme rosso Porsche: ha avvertito che vendite inferiori, costi elevati e preoccupazioni commerciali danneggeranno gli utili del 2025. Tutto questo a prescindere da un possibile aumento delle tariffe statunitensi sulle importazioni dall’UE. Risultato, le azioni potrebbero scendere. Belli i tempi in cui l’industria auto tedesca sorrideva prima del Green Deal 2019. Il produttore di auto di lusso aveva avvertito il mese scorso che i profitti avrebbero subìto un colpo a causa di una spesa di 800 milioni di euro per nuovi modelli con motore a combustione interna e ibridi. Come la casa madre Volkswagen, è nel mezzo di una campagna di tagli delle spese: 4.000 posti di lavoro in meno con la pianificazione di ulteriori sforbiciate, riferisce la Reuters. Il piano comprende una riduzione della forza lavoro, con il taglio di circa 1.900 posti entro il 2029. Più altri 2.000 addetti in meno attraverso la scadenza dei contratti di lavoro a tempo determinato. Quindi, un ulteriore pacchetto strutturale previsto per la seconda metà dell’anno.

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Giù le vendite nel 2024

Le immatricolazioni sono diminuite del 3% nel 2024. Saranno ancora più basse nel 2025. Con il deprezzamento dei recenti investimenti che riduce i suoi margini a solo il 10-12%. Abbassato il suo obiettivo di margine a medio termine al 15-17%, dal 17-19%. Le azioni sono scese del 4% nelle contrattazioni mattutine, il calo maggiore in termini percentuali sull’indice DAX tedesco e al punto più basso dalla quotazione nel settembre 2022, poiché gli analisti dubitavano che Porsche sarebbe stata in grado di compensare il calo del volume delle vendite con prezzi più alti.

Dazi, altra legnata

Il fatturato Porsche è stato di 40,1 miliardi di euro, mentre l’utile operativo è sceso a 5,6 miliardi di euro (da 7,3 miliardi). Il flusso di cassa netto delle attività automotive è stato invece di 3,7 miliardi di euro. La previsione di margine, basata su un fatturato di vendita previsto che è all’incirca pari al 2024 a 39-40 miliardi di euro, non tiene conto delle nuove tariffe che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe imporre sulle importazioni di auto europee. I dazi minacciano di minare le vendite di Porsche nel suo più grande mercato nazionale. La Casa automobilistica stava valutando di trasferire tali tariffe, che potrebbero arrivare fino al 25%, ai consumatori, ma sperava che prevalesse un regime tariffario “ragionevole”, ha affermato il CFO Jochen Breckner. 

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Cina, sono dolori

Porsche è caduta in disgrazia dal suo debutto in borsa, lottando in particolare in Cina, dove le vendite sono calate del 28% nel 2024. Perché i marchi locali sono troppo forti. Il suo utile operativo è sceso del 22,6% lo scorso anno a 5,6 miliardi di euro, producendo un ritorno sulle vendite del 14,1% nonostante i ricavi siano rimasti più o meno al livello dell’anno precedente, poiché il rinnovo di cinque su sei delle sue linee di modelli ha pesato sugli utili. La società manterrà il suo dividendo per il 2024 al livello dell’anno precedente nonostante un calo del 30,4% dell’utile netto. 

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Altro che solo elettrico

Con la domanda di veicoli elettrici in calo, ha promesso di offrire una gamma di modelli con motore a combustione, ibridi o elettrici “fino al 2030”. Il termico come salvezza per tutti. Sebbene la Macan resta solo elettrica, entro la fine del decennio arriverà un nuovo SUV con motori termici e powertrain ibridi: lo ha detto Oliver Blume, ceo Porsche, presentando i dati finanziari del 2024 e illustrando le strategie future. La Casa di Zuffenhausen sostiene che ci sia la necessità di adattarsi all’andamento del mercato: addio al target del passato (80% delle vendite con BEV entro il 2030). Quindi, sì a Cayenne 2026 con motorizzazioni termiche e ibride, oltre che elettrica. Fra l’altro, anche una 911 in serie limitata heritage, ispirata agli anni 1970. Quindi, una Cayenne termica, anche se dal 2026 verrà lanciata in versione elettrica nella sua prossima generazione. Varianti plug-in hybrid in parallelo a quelle puramente a batteria fino al 2030. 

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