Il capo di Tesla, Musk, ha detto su X (che è sua): “La civiltà ha bisogno di petrolio e gas per un bel po’ di tempo”. È clamoroso? No. È normale. Ovvio. Infatti l’imprenditore prosegue: “Non penso che dovremmo demonizzare un’industria essenziale per il funzionamento dell’umanità.
Tuttavia, come sapete, la produzione e il consumo di energia sostenibile stanno crescendo molto rapidamente e stanno superando l’uso degli idrocarburi. Ciò accadrà, qualunque cosa faccia Trump”. Anche in passato il pirotecnico Elon ha detto cose simili, e preupponiamo le dica anche in futuro. Tutto in linea coi suoi progetti e pensieri. Il motivo? Se vuoi auto elettriche, serve elettricità; se vuoi elettricità devi produrla; per produrla, servono petrolio e gas. O il nucleare. In teoria, ci sarebbero le rinnovabili, ma serve tempo: e comunque le rinnovabili non sono gratis, fanno schizzare alle stelle il prezzo di elettricità e gas.
Ma 4 cose vanno messe in chiaro
Nessun pregiudizio anti auto elettrica. È necessario tuttavia mettere in chiaro 4 punti.
1) L’elettricità inquinava, inquina, inquinerà. Perché per farla, si deve sporcare il pianeta.
2) La batteria delle auto elettriche inquinava, inquina, inquinerà: dalla nascita alla morte. Produrla e smaltirla sporca la Terra.
3) L’auto elettrica inquina. Un dato recente fornito da Green CAP dice che un’auto con batteria tra 50 e 60 kw/h produce emissioni di CO2, nel suo ciclo di vita, pari a 7 milioni di tonnellate.
4) Morale: è da idioti strumentalizzare le parole di Musk dicendo che ora Elon è contro l’auto elettrica, contro Tesla e le altre Case le quali fanno macchine a corrente. Ma è altrettanto da idioti sostenere che l’auto elettrica sia a emissioni zero. Lo è in viaggio: forse, seppure. Perché ti raccomando lo schifo che alzano le gomme e i freni in città. Non lo è dalla nascita alla morte nel ciclo vita. Questo tentativo di ammantare di green e di pulito sotto ogni profilo l’auto elettrica è squallida: ci sarebbero pure considerazioni sulla filiera di minerali e metalli necessari a fare le batteria a partire dall’Africa e da altri luoghi dove ci sono le miniere.
Auto elettrica a corto raggio: è un grande sì
A latere, vi è il discorso sui soldi. Visti gli investimenti delle Case per auto elettriche efficienti e con autonomia decente, quelle vetture costano care come il demonio. Quindi, l’auto elettrica non è il futuro pulito e non è neppure il futuro delle famiglie. Al massimo, va bene per chi ha tanti soldi, nessuna fretta (in Italia solo 46.790 punti di ricarica pubblici attivi, ripeto: attivi), tanto tempo a disposizione per fare rifornimento se viaggia, una wallbox. Tesla è un mondo a sé vincente, con Supercharger, ossia ecosistema pre produzione delle vetture. Il mezzo elettrico è perfetto per il corto raggio: le flotte delle aziende che si muovono dal punto A al punto B entro 10 km massimo. Ottimo anche per i veicoli commerciali che fanno consegne nei centri urbani, purché le società abbiano colonnine di ricarica veloce.