Paura di incendi delle auto elettriche in Sud Corea: le Case fanno i nomi

Ippolito Visconti Autore News Auto
Dopo che un veicolo elettrico Mercedes scollegato ha preso fuoco sotto un complesso di appartamenti a Incheon all’inizio di questo mese, ecco le novità.
Paura di incendi delle auto elettriche in Sud Corea 1

Dopo che un veicolo elettrico Mercedes scollegato ha preso fuoco sotto un complesso di appartamenti a Incheon all’inizio di questo mese, ecco le novità indicate da Bloomberg. L’incidente ha portato all’evacuazione di 200 famiglie e ha innescato richieste di misure governative più severe sui veicoli elettrici. Come richiesto dall’esecutivo , Mercedes e BMW rivelano i produttori di batterie. Così da cercare di attenuare le fortissime paure di macchine full electric in fiamme con effetti su altre vetture, cose, palazzi. 

No, non è una fake news. Se non ci fosse allarme, se non ci fosse paura, se non ci fossero stati più incendi, allora Seoul non avrebbe fatto nessuna domanda ai costruttori. Invece, la questione è molto seria e pesante. Riguardando tutto il mondo, visto che l’incendio di un’elettrica in Corea è identico a quello di un’elettrica a New York, Napoli, Pechino e Mosca. La bufala casomai è di chi cerca di sminuire un problema grave.

Episodi anomali: si indaga sulle elettriche

Solo per chiarire. Il maxi episodio clamoroso è la goccia che fa traboccare il vaso. Già stracolmo. Il quartier generale di Seoul Metropolitan Fire & Disaster in un rapporto pubblicato a febbraio 2024 ha affermato che tra il 2013 e il 2022 si sono verificati 1.399 incendi nei parcheggi sotterranei in Corea del Sud, col 43,7% attribuito ai veicoli. Per i dati da paura del 2023 e 2024, si attendono inedite statistiche. Di recente, la crossover elettrica coreana Kia EV6 con le batterie del produttore di batterie sudcoreano SK On è andata in fiamme in un parcheggio.

Qui parliamo addirittura di indagine sulla sicurezza a livello nazionale. Non tanto sicurezza stradale, quanto sicurezza relativa all’incolumità delle persone, e alla conservazione dei beni, dei veicoli, delle strutture. 

Il sì dei tedeschi fa seguito al sì delle coreane Hyundai e Kia, che hanno condiviso i nomi dei loro produttori di batterie negli ultimi giorni. In una riunione di oggi, il governo ha affermato che chiederà a tutti i produttori di veicoli elettrici di divulgare volontariamente i nomi dei fornitori di batterie e di offrire ispezioni gratuite ai proprietari. 

Farasis Energy: chi è?

Per quanto possibile, le Case automobilistiche con sede in Corea del Sud stanno adottando misure preventive. È tuttavia rara divulgazione completa dei produttori di batterie per veicoli elettrici: le informazioni sono solitamente tenute riservate in tutto il mondo. 

Mentre Mercedes non ha specificato quale azienda ha prodotto la batteria nell’auto coinvolta nell’incendio, i media locali l’hanno identificata come la cinese Farasis Energy. Il ministero dei Trasporti ha consigliato al gruppo tedesco di condurre un’ispezione speciale del veicolo in questione, secondo quanto riportato. Stoccarda offrirà ispezioni gratuite per tutti i suoi modelli di veicoli elettrici da domani. Separatamente, la società ha annunciato l’intenzione di donare circa 4,5 miliardi di won (3,3 milioni di dollari) per aiutare i residenti colpiti dall’esplosione, anche se le indagini sull’incendio sono ancora in corso. 

Farasis si è classificato al 15° posto tra i produttori di batterie globali, secondo una stima di Bloomberg sulla capacità produttiva tra il 2023 e il 2025. Ha iniziato a fornire batterie a Mercedes nel 2018 come parte di un contratto di otto anni con la Casa che è diventata un investitore strategico nell’azienda nel 2020. Farasis non ha commentato. 

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Che mazzata sulle elettriche

“È difficile dire a questo punto se le batterie Farasis siano il problema, ma c’è un sentimento generale che il rischio è più alto con i produttori di batterie più piccoli rispetto ai grandi produttori come CATL o i produttori coreani”, ha affermato Yoon Joonwon, un gestore di fondi presso DS Asset Management a Seoul.  “Finché il problema non sarà risolto, si prevede che il sentimento dei consumatori verso i veicoli elettrici rimarrà deteriorato per un po’ di tempo”. Insomma, un’altra mazzata sul full electric, la cui domanda è già in netto calo a livello mondiale.

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