Sulla falsariga dei maggiori Paesi europei, la patente digitale arriverà presto anche in Italia. In fede alle aspettative (e alle richieste della comunità degli automobilisti), sarà disponibile su smartphone. Detto altrimenti, basterà avere sul proprio telefonino la celeberrima app istituzionale IO, il cui potenziale lo abbiamo sin qui sperimentato solo in parte. Con il passare del tempo il software verrà sottoposto a continui aggiornamenti, così da semplificare pure le procedure burocratiche. Lungo la nostra penisola, le pratiche amministrative rappresentano una nota dolente e mica da oggi. L’esecutivo si è prefissato di cambiare la situazione e presto ce ne renderemo conto in pieno. Attraverso il sottosegretario dell’innovazione Buzzi, ha fatto presente alla popolazione l’intenzione di dare una netta svolta, andando, così, ad accorciare il gap con i nostri vicini di casa del Vecchio Continente.
Le fondamenta erano già state gettate dal Governo precedente, capeggiato da Mario Draghi, e ora è giunto il momento di dare concretezza ai buoni propositi. I lavori sarebbero a uno stadio avanzato, al punto da prefigurare un lancio anticipato entro la fine dell’anno. Se così fosse, sarebbe una tappa importante quella percorsa dalle nostre autorità. Con IO vi sarà peraltro occasione di consultare pure la tessera sanitaria e il certificato elettorale, sebbene il punto focale sia da ricercarsi nella patente digitale. Che consente di espletare ulteriori procedure, ad esempio a mo’ di carta d’identità mentre si sta per salire a bordo degli aerei. Nei paragrafi seguenti ci interrogheremo sulle caratteristiche e i concreti benefici associati.
Patente digitale: cos’è e cosa cambia rispetto alla cartacea
La patente digitale – scrive il Sole 24 Ore nel suo articolo di approfondimento – sarà in buona parte simile a quella tradizionale, presente in formato cartaceo. Sotto il piano della comodità avremo, però, degli enormi vantaggi, da qui gli sforzi compiuti dalle autorità preposte in materia. In futuro avremo la facoltà di accedervi con l’app iO, il cuore centrale del processo di digitalizzazione ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Che ci semplifichi di parecchio le operazioni ce ne siamo accorti negli ultimi anni, durante lo scoppio dell’emergenza sanitaria da Covid 19. Le (inevitabili) numerose misure restrittive emanate, allo scopo di contenere la diffusione del contagio, ci hanno stravolto la quotidianità. Perlomeno abbiamo saputo fare tesoro dell’esperienza, con una decisa accelerata al processo di digitalizzazione. Che, pur essendo da tempo previsto, è stato notevolmente abbreviato in termini di tempistiche. Occorreva sveltire le operazioni, dati i disagi avvertiti dai cittadini e l’applicazione, scaricabile sui moderni dispositivi, ha contribuito al progresso.
Le parti chiamate a occuparsene confidano di snellire il fardello di procedure da ottemperare, per un enorme risparmio di tempo e di spazio. Inoltre, verrebbero di gran lunga ridotti i rischi di furto, smarrimento o clonazione. In buona sostanza, verrà resa maggiormente sicura, andando a fermare sul nascere i tentativi di malintenzionati di accedere ai nostri dati. In definitiva, l’app IO ci toglierà parecchie apprensioni. Con pochi comandi ce la caveremo in qualunque situazione, al fine di limitare pesantemente le probabilità di cadere vittima dei “furbetti”, pronti ad approfittarsi di ogni nostro passo falso nei modi più disparati.
Di certo saprete già come ricorrervi, tuttavia non fa mai male rinfrescare un po’ la memoria. Il log-in al rispettivo profilo richiede l’inserimento delle credenziali Spid o Cie (Carta d’identità elettronica). In precedenza sono stati digitalizzati la carta di certificazione e il certificato di proprietà del veicolo, mediante il nuovo Du, ossia il Documento unico di circolazione e proprietà. Adesso giunge il momento di compiere l’ennesimo balzo in avanti, inerente alla patente.
Come funziona e i benefici
Non bisogna nemmeno pensare che la patente digitale sarà giusto una “conversione” della cartacea. Grazie alle idee sviluppate dagli ingegneri incaricati di definirne le peculiarità, avremo dei considerevoli benefici, su cui ci andremo ora a soffermare. In primo luogo, l’autentificazione sarà a dir poco sicura, visto che, come abbiamo detto in precedenza, è necessario accreditarsi mediante l’identità digitale, effettuabile con lo Spid o la Cie. Non esiste nessuna differenza di sorta, pertanto regolatevi in base alle vostre specifiche preferenze.
Entrambe le modalità rispondono ai rigorosi criteri fissati dagli enti delegati in materia. Qualora si venisse fermati dagli agenti a un posto di blocco, il membro delle Forze dell’Ordine (o equivalente) riuscirà ad accertare il possesso di idonea licenza di guida con il qrcode. Nel giro di pochi minuti avrà un prospetto completo del soggetto interpellato. Le parti avranno la facoltà di esaminare la posizione del guidatore, riducendo al minimo il rischio di falsificazione.
Quelli appena illustrati sono i vantaggi principali, ma non sono tutti. Anche se a primo acchito magari lo ignoriamo, dall’innovazione avremo diversi vantaggi aggiuntivi. Tanto per cominciare, a differenza del tipo cartaceo, la patente digitale verrà aggiornata in tempo reale. Nella prospettiva del possessore sarà davvero conveniente, poiché avrà il quadro dettagliato della sua situazione. Dati essenziali quali il numero di punti rimasti (comprensivi dei bonus per la mancanza di infrazione per un tot di tempo e i malus dettati dalle violazioni al Codice della Strada) e le scadenze saranno visibili nell’immediato. Un riepilogo completo e accurato alla portata di una sola applicazione, che non impone di accedere a siti tipo il Portale dell’Automobilista.
Onde evitare di dimenticare le funzioni da ottemperare in qualità di guidatore, avremo la possibilità di attivare le notifiche push. Così, pure laddove la memoria dovesse tirarci dei brutti scherzi (purtroppo, capita più spesso di quanto immaginiamo), ne verremo messi al corrente. Lo stesso vale nel caso delle sanzioni derivanti da infrazioni al C.d.S. e le tasse, a partire dal bollo. Pagare in ritardo implica, infatti, la corresponsione degli interessi e, specie nel periodo attuale, diremmo proprio che non è il caso, no?
In aggiunta, la patente digitale avrà validità lungo l’intero territorio dell’Unione Europea e non esclusivamente entro i confini italiani. A promuovere in prima persona la digitalizzazione dei processi sono, infatti, le istituzioni europee, che hanno dato una sveglia pure al Belpaese, solitamente lento nell’adattarsi al cambiamento. Oltretutto, il rilascio della patente digitale non impedirà di stampare la versione cartacea, che può rivelarsi preziosa in determinate circostanze, ad esempio se il traffico dati della nostra compagnia telefonica non funziona per un qualsiasi motivo. A maggior ragione, avranno di che dirsi soddisfatti gli utenti meno pratici con i device di ultima generazione. Il digitale non andrà, insomma, a soppiantare l’analogico, bensì lo affiancherà, in maniera da offrire l’imbarazzo della scelta sul canale da impiegare.
Data di rilascio
I portavoce ufficiali del Governo hanno comunicato, in forma ufficiale, che la patente digitale diverrà realtà nel 2023. Stabilire un esatto periodo è, però, attualmente prematuro, sicché le parti hanno preferito non lanciarsi in previsioni. Detto altrimenti, non si escludono degli incidenti di percorso o, comunque, dei lievi rallentamenti, in grado di fermarne l’immediata adozione.
In ogni caso, ormai ci siamo quasi. Ancora un po’ di pazienza e sarà attiva, reperibile tramite l’app IO, un servizio fantastico, soprattutto per chi ha una buona dimestichezza con i mezzi concessi dalla tecnologia. I requisiti minimi di sistema li scopriremo strada facendo, all’avvicinarsi dell’uscita. Intanto, è possibile farsi un’idea guardando alle condizioni attualmente necessarie per eseguire il download su smartphone. Con ogni probabilità i paletti posti non saranno inaspriti, sicché la finalità è di facilitare le operazioni a un gruppo di persone il più esteso possibile.