Patente di guida, come cambiano le regole dai 18 agli 80 anni

giacomo mazzarella
Patente

Sicuri di sapere tutto sul come funziona la patente di guida in Italia? Una domanda che molti dovrebbero porsi, perché ciò che a volte si crede, potrebbe essere diverso dalla realtà. E così che per esempio, tutti sanno che la patente si consegue a partire dai 18 anni. Ma parliamo della patente categoria B. La patente di guida è quel documento fondamentale che qualsiasi persona che voglia guidare un veicolo deve avere per non essere considerato un illegale. La patente è suddivisa in diverse categorie segnate da delle lettere dell’alfabeto. Ed in base alla categoria che cambia il veicolo che si può guidare con quel documento. Ma molto cambia anche in base all’età del guidatore, e non solo come età utile al conseguimento. Anche sul rinnovo infatti l’età è fondamentale. Perché cambiano gli adempimenti e la durata del documento.

La patente di guida, cosa conoscere del fondamentale documento

Quindi, a seconda del veicolo che si deve guidare, esiste una determinata categoria di patente. La già citata patente categoria B, che si può prendere a partire dai 18 anni di età, serve per guidare una auto. Un veicolo commerciale invece non può essere guidato da chi ha solo la patente di categoria B, ma serve la C. A prescindere dalla categoria, il documento si ottiene previo superamento di un esame, sia teorico che pratico. L’esame di teoria riguarda soprattutto il Codice della Strada e le sue regole. E si tratta di un test a risposta multipla superato il quale si può accedere all’esame di pratica. Ed in questo caso la prova consiste in una guida su strada con il veicolo oggetto della patente che si intende prendere, con istruttore a fianco.

Il documento non è per sempre, ecco quando va rinnovato

Patente B

La patente dura in genere 10 anni. Infatti si parla di rinnovo decorsi 10 anni dal suo rilascio. Chi consegue la patente B per la prima volta, è considerato neopatentato non per età, ma per data di anzianità della patente. Una distinzione quella tra patentati normali e neopatentati che riguarda soprattutto la potenza del veicolo da guidare. Infatti esistono delle limitazioni di potenza di un veicolo che può essere guidato da un neopatentato per i primi tre anni di patente. La patente di guida scade dopo 10 anni ed occorre rinnovarla. Per farlo serve un nuovo esame medico e nuovi versamenti. In genere la spesa da sostenere si aggira intorno ai 100 euro.

La durata della patente di guida è collegata all’età

Però superata una certa età il rinnovo va fatto prima, perché si accorcia la validità della patente. Infatti per gli over 50, la patente di guida una volta rinnovata, vale per soli 5 anni. E quindi il rinnovo scatta prima. E si accorcia a 3 anni se il rinnovo è per chi ha superato i 70 anni di età. Dopo gli 80 invece, scadenza e rinnovo ogni 2 anni. Se la scadenza della patente è a 49 anni, il rinnovo resterà di 10, perché cade prima di aver compiuto i 50 anni di età. Una precisazione inevitabile questa per spiegare un funzionamento che potrebbe causare problemi e incertezze.

La patente e il Codice della Strada

Essendo un documento necessario per guidare, la patente di guida diventa uno dei documenti più presenti nei contribuenti maggiorenni italiani. Il Codice della Strada è l’insieme delle regole che ogni automobilista deve rispettare per non prendere multe e incorrere in sanzioni. La multa è pecuniaria, perché il trasgressore deve versare soldi come “punizione” per aver commesso una infrazione al Codice della Strada. Poi ci sono le sanzioni accessorie, che riguardano da vicino anche la patente di guida. Perché esistono delle infrazioni che se commesse, portano nella migliore delle ipotesi alla perdita di determinati punti sulla patente. Infatti la patente in Italia è a punti. Ogni infrazione commessa, in base alla sua gravità, porta a perdere determinati punti patente. Così come ogni biennio passato senza infrazioni, fa guadagnare dei punti. La patente viene rilasciata con 20 punti di saldo. E può arrivare massimo a 30 punti.

Revoca e sospensione della patente

Una volta che il saldo punti si azzera, la patente viene sospesa. Una condizione che però può sopraggiungere anche se l’automobilista commette una violazione del Codice della Strada talmente grave, che tra le sanzioni accessorie a quelle pecuniarie, ha la sospensione della patente. Sospensione diversa dalla revoca, perché quest’ultima è la situazione più grave a cui può andare incontro un automobilista. Evento che si verifica quando la violazione del Codice della Strada prefigura le ipotesi di reato per esempio. O nel caso di sinistri con feriti gravi o decessi. O ancora, per sinistri gravi dove il responsabile era alla guida in stato di ebrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Revoca e sospensione, con le loro differenti regole, prevedono la necessità di rifare l’esame di guida. Con ulteriore aggravio di spese quindi.

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