Un adempimento a cui sono chiamati tutti coloro che acquistano o vendono un veicolo è il passaggio di proprietà. Quando un veicolo cambia proprietario, si effettua il passaggio di proprietà. Si tratta di quell’adempimento con cui effettivamente un veicolo cambia proprietà al pubblico registro automobilistico, cioè al PRA. Di fondamentale importanza questo passaggio per quanto riguarda il proseguo della vita del veicolo anche dal punto di vista della tassazione, cioè dal punto di vista del bollo auto. La pratica di passaggio può essere fatta tramite le agenzie di pratiche automobilistiche dislocate sul territorio nazionale se riconosciute a livello legale, ma anche facendo tutto da soli. Nulla vieta al diretto interessato di fare tutto in autonomia, tramite il PRA e la Motorizzazione. Un passaggio di proprietà viene completato nel momento in cui agli uffici competenti in materia finisce tutta la certificazione relativa al cambio di proprietà di un veicolo. Ecco una sintetica ma dettagliata guida alla pratica, in modo tale da fare tutto a norma di legge.
Passaggio di proprietà veicoli, ecco come fare ed a cosa prestare attenzione
Come si legge sul sito della “leggepertutti.it”, il passaggio di proprietà è “il trasferimento della titolarità del veicolo dal vecchio al nuovo proprietario” ed è una procedura obbligata per legge e riguarda la trascrizione nel Pubblico registro automobilistico (PRA). L’adempimento relativo al passaggio di proprietà diventata di fondamentale importanza quando si va ad acquistare un veicolo di seconda mano. Naturalmente se l’acquisto è fatto presso una concessionaria tutta la pratica di passaggio viene espletata direttamente dal venditore. Se invece l’acquisto riguarda un veicolo di seconda mano con passaggio tra privati e privati, è l’acquirente che deve adoperarsi per effettuare tutta la procedura rivolgendosi ad un’agenzia di pratiche automobilistiche o facendo tutto da solo.
Il costo del passaggio tra cifre fisse e variabili
Il passaggio non è una pratica gratuita anzi. Si tratta di una pratica che è a pagamento e quantificare il totale da pagare non è nemmeno una cosa facile da fare. Infatti ci sono tante cosa da considerare, tante le variabili. Ciò che possiamo dire è che le voci fisse sono in genere l’imposta di bollo, l’emolumento Aci e i diritti Motorizzazione civile. Non è fissa ma variabile invece l’imposta provinciale di trascrizione, la cosiddetta IPT. Una imposta che varia da Provincia a Provincia, oltre naturalmente alle variazioni in base alla potenza del veicolo. In effetti il passaggio di proprietà ha nei CV (cavalli) o nei KW (Kilowatt) una discriminante. Fare da soli porta a risparmiare naturalmente. Perché verrebbero meno gli emolumenti dell’agenzia di pratiche automobilistiche che evidentemente lavorano dietro pagamento e dietro un guadagno.
Il passaggio di proprietà, la procedura in sintesi
Come già detto, se il passaggio è fatto per il tramite di una agenzia automobilistica, sarà quest’ultima a disbrigare il tutto. Se invece l’interessato fa tutto da solo, la procedura va spiegata meglio. Si parte dall’autentica delle firma da parte di chi vende. In pratica il venditore deve firmare l’atto di vendita con firma autenticata da un ufficiale autorizzato (per esempio l’Ufficio anagrafe del Comune). Entro 60 giorni dall’autentica della firma sull’atto di vendita, si fa la richiesta di rilascio del Documento unico di circolazione, da effettuarsi presso lo Sportello telematico dell’automobilista, si esso dell’ACI o della Motorizzazione Civile.
I costi del passaggio di proprietà, ecco quanto si spende per l’intera procedura
La documentazione necessaria, oltre naturalmente all’atto di vendita sopracitato e con firma autenticata, parte dal modello TT2119. Si tratta del vero e proprio modello di passaggio di proprietà che deve essere compilato e firmato dall’acquirente. Bisogna portare anche il libretto di circolazione, il CDP se ancora esistente, le copie di tessera sanitaria e documento di riconoscimento di acquirente e venditore. Tornando al costo dell’operazione. va ricordato che già per autenticare la firma sull’atto di vendita serve una marca da bollo da 16 euro. Poi, bisogna mettere in conto l’imposta di bollo da 32 euro. La marca da bollo serve per la presentazione dell’atto di compravendita al PRA. E naturalmente per il rilascio del nuovo certificato di proprietà. Un’altra imposta di bollo da 16 euro si paga poi per il rilascio del documento unico. Gli emolumenti per la delegazione ACI sono pari a 27 euro. Per la Motorizzazione invece, i diritti ammontano a 10,20 euro. Per l’IPT variabile da Provincia a Provincia, si parte da 150,81 euro fissi e da 3,51 euro in più ogni Kw oltre i 53. Questa cifra può essere più alta, perché la Provincia può decidere di aumentare fino a 4,56 euro l’importo del Kw oltre i 53 prima citati.
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