Oltre 350mila italiani hanno firmato la petizione online per rendere permanente l’ora legale tutto l’anno, anche per ridurre gli incidenti stradali: per adesso, è scattata in via provvisoria nella notte fra il 29 e il 30 marzo 2025, alle 2 che sono diventate 3, con lo spostamento in avanti della lancetta. Ha effetti positivi molteplici, come evidenza la Società italiana di medicina ambientale (Sima) con Consumerismo No Profit ha avviato una raccolta firme chiedendo al governo l’ora legale permanente. Con l’ora legale, migliora la qualità del sonno, così che al volante i guidatori siano più reattivi. E ne beneficia l’umore, comunque importante per le performance del conducente. Si hanno conseguenze positive sulla capacità di concentrazione e di reazione. Va tuttavia rilevato che questa è l’opinione prevalente, mentre una parte minoritaria di esperti reputa come l’ora solare faccia meglio alla salute di quella legale. D’altronde, la medicina si divide su tutto, come sempre.
Un miglioramento della sicurezza si traduce in minori costi sociali e polizze Rc auto meno care, in quanto le assicurazioni effettuano meno risarcimenti alle vittime. L’ora legale resterà in vigore fino all’ultimo weekend di ottobre, quando si tornerà all’ora solare.
Ora legale permanente, meno incidenti stradali: si può fare
È certificata una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l’incremento di incidentalità stradale e sul lavoro, e viceversa, dice la Sima. Nei periodi di ora legale è stata registrata una diminuzione fino al 13% degli incidenti a danno di pedoni connessa all’aumento della visibilità lungo le strade nelle ore serali. L’Italia può imporre nei propri confini l’ora legale permanente, in virtù della Direttiva 2019 UE che lascia discrezionalità agli Stati. Parliamo di ora legale permanente, per sempre. Chiaro che invece nei primi momenti successivi all’ora legale gli incidenti salgano: si dorme meno. Ma è uno scotto da pagare una volta sola per sempre, in funzione dell’ora legale permanente.

Colpo di sonno e incidenti: cautela
Di una mano a far calare i sinistri l’Italia ha davvero bisogno. Secondo l’Istat, il 2023 è caratterizzato da una stabilizzazione nella mobilità rispetto al 2022, con addirittura 3.039 morti in incidenti stradali (-3,8% rispetto all’anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%). Le vittime aumentano nel 2023 per i conducenti di monopattini e di biciclette e biciclette elettriche, stabili i pedoni e in diminuzione gli altri utenti. Su strade urbane, autostrade e strade extraurbane gli incidenti stradali e i feriti risultano in lieve aumento o stabili rispetto al 2022. Tra i comportamenti errati alla guida la distrazione: questa può essere messa in correlazione alla stanchezza, al sonno, alla incapacità di concentrarsi. Ecco perché è giusto a nostro avviso insistere per l’ora legale permanente.
Apnee notturne, sonno e incidenti in Italia: attenzione
Per la campagna “Dormi meglio, guida sveglio” che ha l’obiettivo di sensibilizzare sui rischi per la sicurezza stradale della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) – promossa dall’Automobile Club d’Italia (ACI) e della Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (Fisar) – dodici milioni di italiani sono a rischio di apnee notturne. Ma l’80% di loro non ne è consapevole, nonostante questo disturbo provochi ogni anno almeno 12.300 incidenti stradali e 250 morti. Le apnee notturne causano brevissime e frequenti interruzioni della respirazione mentre si dorme. Anche per questo il miglioramento della qualità del sonno e del riposo con l’ora legale è prezioso.
Ora legale: fattore luce per la sicurezza stradale
Con l’ora legale, c’è più luce quando si guida di ritorno dal lavoro verso casa, e in generale per i primi spostamenti serali verso i locali o per andare a fare sport in auto.