Conosciuta con il nome di Grandland X fino al 2021, la Opel Grandland ha avuto un impatto positivo nella gamma commerciale del marchio tedesco. Introdotto dal Blitz nel 2017, il suo percorso è intrecciato con quello del gruppo PSA, successivamente confluito in Stellantis assieme a Fiat Chrysler Automobiles.
L’idea iniziale prevedeva due modelli basati sulla partnership tra le parti del conglomerato francese, considerando l’animo sempre più francofono della potenza dei motori, guidata, non a caso, da Carlos Tavares, di origini transalpine. Ma non approfondiamo le polemiche, concentriamoci invece sulla proposta della compagnia tedesca, “gemella separata alla nascita” della Peugeot 3008. Svelata ufficialmente al Salone di Ginevra sette anni fa, la Grandland X ha subito saputo distinguersi grazie al design moderno e sportivo, caratterizzato dal frontale con il Vizor, la griglia Opel e i fari a LED. Le basi gettate hanno permesso l’introduzione di concetti stilistici ai quali oggi siamo abituati.
Prima di lei, l’azienda era ancora alla ricerca di un’identità unica e distintiva, al fine di differenziarsi rispetto ai concorrenti. Al suo debutto prevedeva motorizzazioni a benzina e diesel, abbinati a un cambio manuale o automatico a sei marce. Erano disponibili quattro allestimenti: oltre alla versione base, erano presenti le edizioni Business, Design e Ultimate. Nel tempo, il veicolo ha subito aggiornamenti, come l’introduzione di ulteriori motori e sistemi di sicurezza avanzati. Nel 2021 ha poi ricevuto un restyling di metà carriera, volto a raffinare l’estetica, valorizzare gli interni e introdurre la variante plug-in hybrid, segnando così un primo passo nella transizione energetica del marchio.
Ora, in occasione della seconda serie, la macchina compirà un passo significativo poiché il powertrain sarà al 100% elettrico, in linea con il piano Dare Forward 2030 annunciato da Stellantis. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire quali saranno le tappe compiute dalla vettura, a cominciare dagli esterni, che continuano ad avere un’importanza cruciale nella valutazione complessiva di un’automobile. Successivamente, esamineremo gli interni, sia in termini di spazio sia di dotazioni. Infine, analizzeremo la gamma motori, il listino prezzi e le concorrenti.
Opel Grandland 2024: gli esterni
La Opel Grandland 2024 dovrebbe essere rivista sensibilmente sul fronte degli esterni, votati alla modernità, all’eleganza e alla sportività. Mediante un approccio fatto di linee fluide e sinuose, il SUV tedesco pare avrà un aspetto dinamico e accattivante, esaltato da dettagli curati e da materiali di alta qualità, a sottolinearne l’animo sofisticato.
Secondo le voci di corridoio, il frontale sarà dominato dal nuovo Vizor e una mascherina di generose dimensioni, integrante i fari a LED Matrix IntelliLux. Ciò aiuterà pure i conducenti nella circolazione su strada, illuminando al meglio la strada. Spesso le cattive condizioni di visibilità costituiscono un potenziale pericolo, perciò le compagnie tentano di apportare dei correttivi, attente alle innovazioni di sistema. Avendo, oltretutto, una società importante alle spalle, che gli permette di mettere a segno delle economie di scala, il Fulmine coglie la palla al balzo. Il paraurti anteriore sembra verrà ridisegnato, impreziosito da nuove prese d’aria e un’iniezione di carattere ulteriore.
Osservata di profilo, la Opel Grandland 2024 vanterà, poco ma sicuro, linee pulite e scolpite, adibite a risaltare i passaruota muscolosi e i cerchi in lega di taglia generosa. Dietro, infine, si paventano dei fari a LED rivisti con forma a “L” e il paraurti ridisegnato con un diffusore integrato. L’ampio portellone faciliterà il carico e lo scarico del vano bagagli. La lunghezza prevista è di 4,5 m, la larghezza di 1,86 m e l’altezza di 1,66, in maniera da garantire un passo allungato di 2 cm, a tutto vantaggio dell’abitabilità interna, sulla quale torneremo fra poco. Non scordiamoci le tonalità, che, salvo imprevisti, saranno anche bicolore, a offrire un interessante contrasto tra il tetto e la carrozzeria.
Gli interni
L’abitacolo della nuova Opel Grandland del 2024 dovrebbe essere completamente riconcepito per offrire un ambiente più raffinato e tecnologico. Presumibilmente, i materiali impiegati saranno di ottima qualità, tra cui pelle e alluminio, mentre ci si attende assemblaggi precisi e curati. L’ergonomia verrà sicuramente ottimizzata e i comandi resi facilmente accessibili.
Per quanto riguarda la plancia, sembra che sarà adottato un nuovo impianto di infotainment Pure Panel, composto da due schermi digitali da 10 e 12 pollici di diagonale. Il monitor del cruscotto mostrerà tutte le informazioni utili alla guida, mentre il display centrale, touchscreen, consentirà di gestire i contenuti multimediali e il clima. È presumibile che sarà compatibile sia con Android Auto sia con Apple CarPlay, con la speranza dei fan di vedere un’opzione wireless. I sedili anteriori saranno comodi e offriranno un buon supporto laterale. Considerando i progressi compiuti dagli esperti di ergonomia, ci si aspetta un ottimo comfort per evitare l’affaticamento della schiena. Inoltre, è probabile che siano presenti funzioni di regolazione elettrica e riscaldamento almeno per i sedili anteriori per mettere gli occupanti completamente a loro agio.
Il vano bagagli sembra avrà una capacità minima di circa 520 litri, espandibile fino a circa 1.600 litri abbattendo il divano posteriore. Il portellone elettrico faciliterà le operazioni di carico e scarico. Tra le tecnologie avanzate, ci si aspetta l’implementazione di un tetto panoramico apribile, di un sistema di accesso e avviamento senza chiave e di assistenti alla guida, come la frenata automatica d’emergenza e il mantenimento della corsia.
Motori e prezzi
Assegnata ancora una volta allo stabilimento di Eisenach, in Germania, la nuova Opel Grandland avrà per la prima volta la piattaforma STLA Medium, lanciata negli scorsi mesi con la Peugeot 3008. Considerata la base tecnica comune, il powertrain elettrico potrebbe avere le stesse capacità della cugina francese, ovvero mossa da motore singolo da 210 CV o doppio da 320 CV con trazione integrale, alimentata da una batteria da 73 kWh. Sulla E-3008 ci sarà spazio in un secondo momento anche per un propulsore da 230 CV, abbinato a un accumulatore da 98 kWh che assicura 700 km di autonomia.
La Grandland avrà pure delle unità a combustione interna: il candidato ideale è l’ultimo 3 cilindri 1.2 mild hybrid a 48 volt con 136 CV e trasmissione a doppia frizione. Il listino prezzi lo scopriremo al debutto: una cifra plausibile d’accesso ruota intorno ai 30.000 euro. Che salirebbero inevitabilmente laddove la scelta ricadesse sul full electric. Al di là della già menzionata Peugeot 3008, della quale riprenderà la meccanica, ci saranno la Ford Kuga, la Volkswagen Tiguan, la Renault Kadjar, la Hyundai Tucson e la Kia Sportage.