Per pagare meno di tasse, c’è anche chi immatricola la propria vettura privata come autocarro, ovvero come veicolo da lavoro. A poterlo fare sono tutti coloro che hanno la partita iva, dopodiché basta montare sul veicolo una paratia (sbarre o griglia divisoria) a ridosso dei sedili posteriori. Infine, si farà cambiare il codice dell’omologazione da M1 (trasporto persone) a N1 (trasporto merci). Una volta fatto ciò il veicolo dovrebbe essere utilizzato per fini di lavoro, ma in molti usano l’auto per scopi privati. Ma tutto ciò è consentito?
Con un provvedimento del 2006, l’agenzia delle Entrate ha disciplinato il trasporto di persone per fini privati su autocarri di massimo 3,5 tonnellate, il che contraddice l’articolo 54 del codice della strada. In sede legale questa contraddizione probabilmente prevarrebbe, come dimostrano numerose sentenze, nonché la multa fatta dall’Antitrust a Madza e Toyota per pubblicità ingannevole, perché essendo omologati come autocarri, i pick-up Toyota Hilux e Madza BT-50 non possono essere utilizzati per attività extra-lavorative; eppure le rispettive pubblicità lasciavano intendere il contrario.