Il target del governo Meloni è ambizioso: il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) presentato a Bruxelles mira a 4,3 milioni di auto elettriche circolanti nel 2030 in Italia. Grosso modo, come il Piano di esecutivi precedenti. Ce la farà? Oggi siamo a 227.000 vetture del tutto a corrente che viaggiano nel nostro Paese.
Auto elettriche circolanti: sei problemi
A ostacolare il Piano, sei problemi. Primo: pochi incentivi e concepiti male. I soldi degli ecobonus di oggi non se li fila nessuno, perché l’importo è debole. Gli incentivi nuovi 2024 ancora non ci sono. Secondo: esistono solo 51.000 punti di ricarica pubblici. Un numero molto basso. Anche perché almeno il 15% è fuori uso, non allacciato. Poi ci sono quelli rotti e vandalizzati. Terzo: il costo dell’energia elettrica schizza alle stelle. Quarto: le immatricolazioni full electric da inizio anno sono pari a 13.226 unità, con un calo del -19,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il quinto problema sulle auto elettriche circolanti è forse fra i più grossi. “Accanto agli incentivi ai privati, per i quali è essenziale accelerare sulla messa a terra delle risorse, un’altra leva molto importante su cui poter intervenire è quella delle flotte aziendali”, dice l’associazione Motus-E. Infatti, la maggiore deducibilità per l’elettrico sta già dando ottimi risultati nei maggiori mercati europei: abbatte le emissioni di auto con percorrenze elevate e alimenta un mercato dell’usato elettrico estremamente utile per consentire a tantissimi cittadini di avvicinarsi a questa tecnologia.
Sesto: il valore futuro residuo fa paura. Uno compra un’elettrica oggi a 50.000 euro e magari fra tre anni il mezzo vale 5.000 euro. Mentre nessuna concessionaria ritira quell’usato a batteria.
Elettrico in Italia, cosa dice Transport&Environment
Appena il 4% delle auto vendute nella prima metà del 2023 era elettrico in Italia, molto al di sotto della media europea del 13%. Secondo le proiezioni di T&E, i veicoli elettrici, da noi, rappresenteranno solo il 48% delle vendite nel 2030. Per colmare questa lacuna, servirebbero politiche efficienti come l’introduzione di un una riforma fiscale della tassazione sulle auto. Ma anche un mandato di emissioni zero al 2030 per le nuove auto aziendali, un meccanismo di incentivi più coerente a sostegno dei soli veicoli elettrici. Resta il tema dell’introduzione di un leasing sociale per i veicoli elettrici. Più un credito per l’elettricità rinnovabile caricata dai veicoli.