Nuvole su Stellantis: indaga la Guardia di Finanza

M Magarini
La magistratura e la Guardia di Finanza indagano sul patrimonio di Exor, l’azionista di maggioranza del gruppo Stellantis
Stellantis

La magistratura e la Guardia di Finanza hanno aperto un’indagine su John Elkann, presidente di Stellantis, e la sua famiglia. Tutto è partito dall’esposto presentato dalla madre, Margherita Agnelli, figlia di Gianni Agnelli e Marella Caracciolo, riguardante il presunto occultamento di una parte del patrimonio della madre, l’illegittimità dei suoi testamenti svizzeri e la contraffazione delle pratiche sulle sue ultime volontà.

La Guardia di Finanza indaga sul patrimonio di Exor, l’azionista di maggioranza di Stellantis

Stellantis Melfi

L’attenzione delle autorità – riferisce Tuttosport – si è concentrata in particolare su tre soggetti. Il primo è lo studio di Gianluca Ferrero, consulente di lunga data della famiglia e attuale presidente della Juventus. Il secondo è quello del notaio Remo Morone, che ha redatto il testamento dell’Avvocato. Infine, i riflettori sono stati puntati sugli uffici della Fiduciaria Nomen, del gruppo Ersel, che gestisce attività finanziarie e partecipazioni riconducibili anche agli Elkann. Nel registro degli indagati figura anche John Elkann, capo di Stellantis. Per evitare il reato di false comunicazioni borsistiche, dovrà ora dimostrare alla Consob di aver rispettato i requisiti di equità, trasparenza e buona fede.

Mentre la Juventus non corre alcun rischio, le operazioni attualmente in corso potrebbero avere un impatto rilevante su Stellantis e Ferrari. In un momento delicato per il settore automobilistico, la possibile scoperta di materiale incriminante potrebbe creare instabilità nel gruppo italo-franco-americano, già alle prese con dure sfide, tra cui i rapporti tesi con il Governo. Un piccato botta e risposta provocato dalle minacce di Carlos Tavares, pronto a ridimensionare gli stabilimenti in Italia (a partire da Mirafiori e Pomigliano d’Arco), se l’esecutivo non concedesse ricchi sussidi.

Stellantis

Dal canto suo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha puntato il dito contro il colosso automobilistico. Le basse vendite finora registrate nel comparto delle vetture ecologiche, secondo l’onorevole, dipendono esclusivamente dalle decisioni societarie. Intanto, il caso giudiziario potrebbe, almeno sulla carta, mettere in discussione la posizione di John Elkann in qualità di presidente di Stellantis, se fosse coinvolto direttamente nelle vicende. Non è che Ferrari abbia da dormire sonni tranquilli. Al contrario, si teme un eventuale danno d’immagine in caso di uno scandalo. L’incertezza è un potenziale deterrente per la stipula di nuovi accordi commerciali e bisogna capire se ci sarà o meno un impatto sulla quotazione in Borsa.

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