Carlos Tavares Carlos Tavares

Nuovo buyback da 1,5 miliardi: Stellantis fa sognare gli investitori

Sarà anche bersagliata dalle critiche, ma Stellantis vola in borsa: gli analisti sono concordi circa il futuro luminoso del gruppo

Il titolo Stellantis, uno dei giganti dell’industria automobilistica mondiale, è sotto i riflettori degli analisti, che hanno rivisto al rialzo i loro target price dopo la presentazione dei conti del 2023 e l’annuncio di un nuovo buyback.

Advertisement

HSBC ha portato il proprio obiettivo da 22 a 23,5 euro, mentre UBS è passata da 22 a 26 euro. In Borsa, il gruppo, nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe, viaggia in territorio positivo a 23,73 euro, sostanzialmente stabile rispetto alla seduta precedente.

Stellantis: un successo giustificato da vari fattori

Stellantis
Advertisement

L’ottimo rendimento segnalato è frutto di una strategia dura, ma efficace. In Italia, vanno avanti in maniera incessante le polemiche a tal proposito, provocate dalle parole del CEO, Carlos Tavares, pronto ad avvertire circa un possibile disinvestimento dalla penisola. Qualora il governo eviti di concedere interessanti sussidi per la transizione ecologica, allora sarebbero pronti a ridurre l’impegno nel territorio. Quindi, risale a qualche ora fa la decisa virata dello stesso top manager, ex uomo PSA e visibilmente legato alla metà francese.

Nei confronti del Belpaese non è mai apparso avere un trattamento di riguardo, nonostante le origini del conglomerato. Ai microfoni, ha in questa occasione riconosciuto l’impegno della classe politica per favorire la diffusione delle BEV lungo lo Stivale. Poi, l’ennesima pungente frecciata: il fallimento della 500e finora riscosso sulla scena locale sarebbe figlio dei pochi incentivi erogati.

Stellantis logo
Advertisement

Una visione con la quale è in profondo disaccordo Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. Se Stellantis ha da biasimare qualcuno circa il deludente rendimento commerciale delle vetture a basse e zero emissioni, allora quella è sé stessa. Non è una semplice questione di disinteresse delle autorità locali, e spacciarlo come tale denoterebbe un approccio miope, così da scaricare le responsabilità.

Il nuovo buyback di Stellantis da 1,5 miliardi di euro è ritenuto un segnale di fiducia, l’ennesimo, da parte della dirigenza nella capacità del conglomerato di generare cassa e di remunerare i portatori d’interesse. I ritocchi al target price rifletterebbero le aspettative positive degli analisti in materia sulle prestazioni da qui in avanti.

Lo suggerisce il buon posizionamento societario nel segmento dei veicoli elettrici e dei SUV. Il proposito, racchiuso nel piano Dare Forward 2030, è di proporre una gamma composta esclusivamente da vetture completamente elettriche entro la fine del decennio in corso in Europa, mentre negli Stati Uniti dovrebbe attestarsi al 50%.

Advertisement

Inoltre, suscita ottimismo la forte posizione finanziaria e un management esperto, che ha già dato prova di saper gestire efficacemente le sfide in un contesto volatile. In definitiva, le revisioni al rialzo dei target price e i numeri favorevoli nel mercato borsistico denotano la forte fiducia nutrita dagli investitori in Stellantis.

X